Autore: Dott. Mauro Borchini

Quali attività?

Gli sport consigliati per chi ha subito un evento cardiovascolare rientrano nella sfera dell’attività fisica aerobica, come camminare, sia all’esterno che sul tapis roulant, praticare jogging, ciclismo (o cyclette), nuoto e sci di fondo.
Importante sarà alternare anche con l’attività anaerobica con l’obiettivo di migliorare la massa e la forza muscolare; si consigliano, ad esempio, set di ripetizioni di pesi leggeri, corsa veloce, ecc. Per ogni gruppo muscolare sono consigliate una decina di ripetizioni di esercizi, con un recupero di almeno un minuto tra una serie e l’altra.

La valutazione dello Specialista

Quanto esercizio praticare e quali controlli eseguire dipendono dalla severità dell’evento e dai postumi lasciati, per questo è importante il confronto e la valutazione insieme al proprio Specialista di riferimento. Gli esami di controllo dovranno comprendere la valutazione della capacità funzionale del cuore, con Ecocardiogramma, Elettrocardiogramma secondo Holter e Test da sforzo. Non solo, sulla base di quanto ritenuto necessario dal Cardiologo, possono essere richiesti anche esami ematochimici, per la valutazione dei farmaci prescritti e la tollerabilità di quelli assunti.

Sport agonistico

È importante ricordare che le attuali norme di idoneità all’agonismo non concedono il rilascio del certificato dopo eventi cardiovascolari come l’Infarto o a seguito di stent ed Angioplastica. Inoltre l’idoneità all’agonismo non viene rilasciata in presenza di lesioni che mettono a rischio la salute del cuore.

Cuore, età e sport

Partendo dal presupposto che non esiste un’età inadatta allo sport, ad ogni fase della vita corrisponde uno specifico fabbisogno di attività fisica sia in termini di sviluppo dell’apparato muscolo-scheletrico sia per la prevenzione di numerose patologie.
In base all’età può variare la quantità di ore da dedicare allo sport che tendenzialmente diminuisce con il passare degli anni.
Anche il tipo di attività consigliata può cambiare: alle persone giovani vengono raccomandati sport “completi” come ad esempio basket, pallavolo o calcio, tutte attività che aiutano a sviluppare il coordinamento motorio e l’armonia del sistema muscolo scheletrico. Essendo però sport da contatto, questi potrebbero aumentare il rischio di traumi nelle persone più fragili.

Sport in età adulta

In linea di massima, in età adulta, lo sport più adatto è quello finalizzato al potenziamento muscolare e all’allenamento del sistema cardiocircolatorio: corsa, bicicletta, nuoto, sci di fondo, ecc. L’importante è praticare questi sport in rapporto alle proprie condizioni fisiche e nella modalità più corretta per evitare possibili effetti negativi causati dal sovraccarico di allenamento, sia dal punto di vista cardiovascolare sia muscolo scheletrico. Il rischio, infatti, è quello di esporsi al sovrallenamento che può portare a difficoltà di recupero, progressiva perdita della performance sportiva e, a livello cardiovascolare, a una frequenza cardiaca più elevata a riposo rispetto al normale e ad un minor incremento della frequenza quando invece ci si sottopone allo sforzo fisico.
A questa condizione si aggiungono stanchezza, compromissione della qualità del sonno e alterazioni dell’umore (essere più stanchi e demotivati), calo delle difese immunitarie con possibili infezioni (respiratorie o gastrointestinali) ed esposizione ad un maggior rischio di infortuni traumatici e osteoarticolari.

Consigli per la terza età

Ricordando l’importanza dello sport in età avanzata, è consigliabile svolgere sedute di ginnastica a corpo libero, camminate, Pilates, bicicletta e nuoto per favorire il mantenimento della coordinazione motoria e del tono muscolare e prevenire l’insorgenza di patologie causate dalla sedentarietà, come l’Osteoporosi. Infine l’esercizio fisico, soprattutto se svolto in gruppo, può apportare un notevole beneficio psicologico allontanando ansia e depressione e contribuendo a mantenere a lungo lo status di autosufficienza della persona. L’attività sportiva è infatti un’ottima occasione per condividere momenti in un gruppo e per stimolare la personale volontà di superare i propri limiti.

Pianificare l’attività sportiva

Chi fa sport e ha avuto un evento cardiovascolare, per tornare a praticare attività fisica, deve fare riferimento a un team di Specialisti dedicati: dal proprio Cardiologo al Medico sportivo, lo Specialista adatto se si presentassero problemi specifici, dal Dietologo allo Specialista in Scienze motorie (il Fisioterapista). Con la loro professionalità è possibile studiare ritmi di allenamento adeguati e un’alimentazione adegu


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