Vitamina D, l’importanza dell’alimentazione

Autore: Prof. Michele Carruba

 

... ma anche di pesce e uova

I quantitativi più alti di Vitamina D sono però contenuti nel pesce, in particolare in quelli grassi come salmone, tonno, sgombro e sardine.
85 grammi di pesce forniscono il 100% del fabbisogno quotidiano di Vitamina D mentre una tazza di latte ne fornisce circa il 30%. Le uova sono un’ottima fonte di proteine ad alto valore biologico: la dose settimanale consigliata dalla Dieta Mediterranea è da 2 a 4. Per conservarne le proprietà nutrizionali, nel cucinarle, come per ogni alimento, è fondamentale non esporle durante la cottura ad una fonte di calore eccessiva. Ideale la cottura alla coque, in cui il tuorlo, fonte di Vitamina D, non viene cotto in maniera eccessiva.
Nel caso si soffra invece di Ipercolesterolemia non sono sicuramente uno dei cibi più indicati, infatti, in questi casi, sarebbe meglio consumarle con moderazione e cercare di utilizzare solamente l’albume evitando il tuorlo. Nel caso, infine, in cui si segua una dieta ipocalorica, il quantitativo può rimanere invariato, poiché l’uovo non è un alimento eccessivamente calorico.

Altre importanti fonti di Vitamina D

Non solo pesce, latte e uova contengono Vitamina D, infatti essa è presente anche nelle verdure e nella frutta a guscio.
Purtroppo solo 2 italiani su 10 consumano il giusto quantitativo di frutta e solo 3 su 10 quello corretto di verdura, nonostante pensino di mangiare adeguatamente questi alimenti, di cui le porzioni raccomandate giornaliere sono tra 4 e 5.
Le verdure ci permettono di assumere Vitamina D in piccole quantità. Consumarle crude ci permette di mantenere intatte tutte le proprietà nutrizionali dell’alimento. Gli spinaci, ad esempio, vengono consumati principalmente bolliti ma questo metodo di cottura determina lo scioglimento in acqua di molti dei componenti preziosi quali vitamine e sali minerali. Se si butta via l’acqua di cottura si finisce, perciò, per mangiare un cibo privato dei suoi contenuti nutrizionalmente più preziosi. Ciò non avviene invece se si consumano verdure e acqua di cottura insieme, come avviene per esempio nei minestroni.
Per quanto riguarda la frutta a guscio, invece, il consiglio è di consumarne, come indicato dalla piramide alimentare della Dieta Mediterranea, almeno 1-2 porzioni giornaliere.

Una vita in salute

Come indicato dalla piramide alimentare, l’organismo umano ha bisogno di tutti i tipi di nutrienti per funzionare correttamente; è perciò necessario assicurarsi quotidianamente le giuste dosi di vitamine, minerali, proteine e carboidrati. Oltre ad assicurarsi di avere un’alimentazione varia ed equilibrata, è fondamentale praticare regolarmente attività fisica per garantirsi una vita in salute. Vi consiglio perciò, se non siete sicuri della vostra alimentazione, di verificare le vostre abitudini collegandosi al sito www.curarelasalute.com per effettuare il Test della piramide alimentare che, a partire dalle linee guida della Dieta Mediterranea, genera come risultato una piramide personalizzata. Tale responso permetterà infine di rivolgersi in maniera consapevole al professionista della salute di riferimento, Medico o Farmacista, per chiedere un consiglio nutrizionale e di integrazione, qualora fosse necessario.


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