Autore: Dott. Michele AntonelliDott. Davide Donelli

La Dieta Mediterranea e le sue derivazioni sono strumenti nutrizionali utili a prevenire e contrastare le Malattie cardiovascolari 

Le Malattie cardiovascolari, come Infarto e Ictus, costituiscono la prima causa di morte a livello globale e, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sono direttamente responsabili del decesso di circa 18 milioni di persone all’anno nel mondo. L’impatto di tali patologie è massimo nei Paesi industrializzati, dove oltre il 75% delle morti è attribuibile ad esse.
Negli ultimi decenni, la ricerca ha fatto passi da gigante nell’identificare quelle condizioni che pongono un individuo ad un rischio più elevato della media di avere problemi cardiocircolatori. Tra i fattori di rischio non modificabili è possibile individuare l’età avanzata, il sesso maschile e la familiarità, ovvero una predisposizione genetica.
Tra i fattori su cui è invece possibile agire, vi sono elementi legati allo stile di vita, come l’abitudine al fumo, la sedentarietà, l’eccessivo stress e una dieta scorretta, ma anche condizioni di salute come, ad esempio, l’Ipertensione arteriosa, l’Ipercolesterolemia, il Diabete mellito e l’Obesità. I fattori modificabili offrono una finestra utile per interventi ragionati di prevenzione clinica, con il fine ultimo di ridurre al minimo la probabilità che il rischio potenziale si trasformi in un evento cardiovascolare concreto.

L’importanza della dieta

Tra le misure dietetiche più importanti per la prevenzione cardiovascolare, vi è il controllo del consumo del sale da cucina (cloruro di sodio). Quest’ultimo, pur essendo essenziale per il buon funzionamento dell’organismo, qualora assunto in quantità superiori rispetto al fabbisogno fisiologico, può richiamare liquidi in eccesso, irrigidire le pareti vascolari e sovraccaricare il lavoro renale, contribuendo all’aumento della pressione arteriosa.
A tal proposito, l’OMS raccomanda agli adulti sani di non superare un introito complessivo di 5 grammi al giorno di sale (pari ad un cucchiaino da caffè). Purtroppo molti cibi, soprattutto quelli confezionati, contengono di per sé elevate quantità di sale “nascosto” e, infatti, la maggior parte delle persone tende ad assumere giornalmente circa 9-12 grammi di cloruro di sodio, quasi il doppio rispetto a quanto suggerito dall’OMS.
Studi epidemiologici hanno inoltre calcolato che si potrebbero prevenire oltre 2 milioni di morti all’anno nel mondo, se il consumo individuale di sale fosse contenuto entro i limiti di quanto raccomandato.
Un altro elemento a cui prestare attenzione è l’apporto glucidico. Nel tempo, una dieta ad elevato contenuto di carboidrati semplici favorisce lo sviluppo del Diabete mellito, una patologia metabolica che aumenta il rischio di Malattie cardiovascolari. Inoltre, un elevato consumo di cibi ricchi sia di zucchero, sia di grassi saturi, determina un alto apporto calorico, che può portare con facilità ad un eccesso ponderale, soprattutto se associato ad uno stile di vita sedentario. Il sovrappeso e, ancor di più, l’Obesità costituiscono un problema sanitario emergente in tutto il pianeta, che pesa negativamente sul rischio cardiovascolare degli individui, aumentando la probabilità di Infarti e Ictus anche tra i più giovani.

Dalla Dieta Mediterranea alla D.A.S.H.

La Dieta Mediterranea, da diversi anni patrimonio culturale dell’UNESCO, nasce dall’integrazione delle tradizioni culinarie dei popoli che si affacciano sul bacino del Mediterraneo. L’acronimo D.A.S.H. (“Dietary Approaches to Stop Hypertension”), invece, indica un insieme di raccomandazioni nutrizionali formulate, in tempi più recenti, sulla base di evidenze scientifiche con l’obiettivo di ridurre l’Ipertensione arteriosa o di prevenirne l’insorgenza (vedi box pagina precedente).
La dieta D.A.S.H. si ispira ai principi di quella mediterranea e si basa, come quest’ultima, sul consumo di cereali integrali, frutta e verdura (meglio se di stagione), noci, semi, latticini a basso tenore lipidico, pesce e modeste quantità di carne, soprattutto bianca. Vengono sconsigliati gli alcolici, gli alimenti ad elevato contenuto di grassi saturi (burro animale, olio di cocco o di palma), i cibi raffinati, i dolci e le bevande zuccherate. Nella dieta D.A.S.H. grande enfasi viene posta nel controllo del consumo dietetico di sale, mentre in quella mediterranea assume un ruolo caratterizzante l’utilizzo dell’olio d’oliva, nonché di alcune erbe e spezie (aglio, rosmarino, origano, basilico).
La dieta D.A.S.H. e quella mediterranea non sono necessariamente ipocaloriche, ma possono comunque essere adattate a soggetti in sovrappeso per favorire il calo ponderale, agendo sulle specifiche scelte nutrizionali in modo da ridurre l’apporto calorico giornaliero.


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