Gelsomino, tutte le proprietà

Simbolo femminile per eccellenza, pianta associata alla dolcezza e alla sensualità, il Gelsomino svolge importanti azioni benefiche sia per il corpo che per la psiche 

Sin dall’antichità, le piante sono state utilizzate per la cura e prevenzione di varie malattie e alterazioni del metabolismo. I nostri antenati, pur non avendo le conoscenze scientifiche di oggi, provvedevano alla loro coltivazione e raccolta con la speranza che potessero essere utili ad alleviare varie condizioni di sofferenza. Queste convinzioni, tramandate da una generazione all’altra, talvolta attribuiscono ad alcune piante virtù terapeutiche, in realtà più leggendarie che reali.
Negli ultimi anni si è assistito a un aumento dell’interesse nei confronti di specie medicinali, per cui la Ricerca si è concentrata nello studio e nella conferma delle loro proprietà farmacologiche attraverso l’estrazione e la caratterizzazione di sostanze biologicamente attive, la maggior parte delle quali sono metaboliti secondari (composti chimici prodotti del metabolismo che non hanno una funzione diretta sulla crescita e sullo sviluppo della pianta). Tra le essenze di uso comune con tali caratteristiche ritroviamo il Gelsomino.

Il Gelsomino nella storia

Il Gelsomino è una pianta appartenente alla famiglia delle Oleaceae, che comprende oltre 200 specie, originarie per lo più di varie regioni dell’Asia. Simbolo di Damasco, chiamata, infatti, “Città dei Gelsomini”, è anche il fiore nazionale di Pakistan, Filippine e Indonesia.
Nonostante fosse una pianta conosciuta già nell’antica Grecia, il Gelsomino venne probabilmente importato in Italia solo nel XVI secolo, grazie all’interessamento di Cosimo I De’ Medici, che ne volle alcuni esemplari nel proprio giardino a Firenze; nel resto d’Europa, invece, venne introdotto soltanto successivamente, a opera di navigatori spagnoli.

Il genere “Jasminum”

Questo genere comprende molte specie di Gelsomino rampicante, adatte al clima mediterraneo, capaci di crescere anche spontaneamente allo stato selvatico, ma soprattutto suscettibili di essere utilizzate come ornamentali, sia come piante da appartamento, sia per adornare muri, archi, ringhiere e pergolati. Le foglie sono di colore verde scuro, dalla forma variabile, ma generalmente pennata; i fiori, piccoli, tubulosi alla base, ermafroditi, a forma di stella, sono riuniti in infiorescenze terminali o ascellari, e sono di colore prevalentemente bianco, come nel caso del “Jasminum officinalis”, il Gelsomino più comune in Italia. Esso fiorisce nei mesi caldi ed è in grado di sopportare temperature fin sotto lo zero. Simbolo di unione, il fiore viene utilizzato durante i matrimoni, come bouquet o per adornare i capelli della sposa. Rustica come poche piante, il Gelsomino non sembra oggetto di particolare attenzione da parte di organismi nocivi.

Particolari benefici per le donne

Attualmente il Gelsomino officinale viene coltivato per scopi cosmetici, ornamentali ed erboristici; recentemente hanno trovato attenzione da parte del pubblico persino gli usi alimentari, con ricette che prevedono la presenza di fiori di Gelsomino in sorbetti, gelati, granite, biscotti, salse per accompagnare le carni, e non solo.
I fiori sprigionano fragranza maggiormente durante le ore notturne (Giovanni Pascoli definì il Gelsomino “il fiore notturno”) e, probabilmente, è per questo motivo che erano considerati nelle antiche leggende arabe “stelle precipitate sulla terra”, legate a corpi astrali quali la Luna e Venere che governano il benessere femminile. Proprio sulle donne sembrano essere associati i maggiori benefici ottenuti dal Gelsomino, al quale si attribuiscono proprietà emennagoghe (termine utilizzato con riferimento a quei principi in grado di stimolare l’afflusso di sangue nell’area pelvica e nell’utero) e aumento della secrezione lattea.


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