Ipotesi aperture, il Prof. Garattini fa il punto sulle necessarie limitazioni

Autore: Intervista di Antonella Ciana al Prof. Silvio Garattini

Cosa ne pensa del fatto che bisognerebbe raccomandare un minimo di attività fisica a tutti, soprattutto agli over ’60, per scongiurare Obesità e Malattie cardiovascolari? Tutta questa immobilità forzata è controproducente…
Certamente è più che raccomandabile. Ma non è raccomandabile soltanto durante le chiusure perché è una cosa da fare indipendentemente. Del resto oggi nessuno proibisce di fare sport perché non è proibito andare in giro. Ma l’attività fisica si può fare anche a casa, è assolutamente consigliato, fa parte delle regole che si chiamano “buoni stili di vita” che prevedono non solo l’esercizio fisico, che è una parte molto importante, ma anche la raccomandazione che stando in casa non si mangi di più, perché è una delle cose che capitano frequentemente e portano all’Obesità. Ma chi raccomanda questo? Io non ho mai sentito raccomandazioni in proposito da parte del Ministero della Salute o di altri organismi che hanno a che fare con i problemi della salute. Non mi pare abbiano preso in considerazione nemmeno il fatto che stare in casa abbia aumentato la quantità di sigarette che si fumano; al contrario, lo Stato quasi lo incoraggia perché ha concesso il 10% di sconto anche su questi prodotti, è sufficiente usare un’app che paga con le carte di credito. Il problema, anche qui, sta nella mancata comunicazione corretta che deve prendere occasione per insegnare le buone regole per i buoni stili di vita, scongiurare l’Obesità, evitare le Malattie cardiovascolari, fumare di meno… Se ci fossero delle adeguate informazioni si potrebbe insegnare anche tutto questo. In ogni caso attualmente nessuno proibisce di fare attività fisica all’aperto che andrebbe anzi incentivata e incoraggiata con una comunicazione corretta.

Qual è il suo parere nei confronti del vaccino Johnson & Johnson?
Si tratta di un vaccino che ha una buona attività, è stato approvato dall’Ema e penso che andrà bene. Tra l’altro ha il grande vantaggio di essere monodose e quindi di richiedere una sola somministrazione e,  inoltre, non richiede la catena del freddo, tutto ciò che lo semplifica ulteriormente. È un vaccino come altri però con questi vantaggi dal punto di vista della logistica.

Ci sono a suo parere altri vaccini monodose accettabili?
Altri vaccini monodose non mi pare siano così vicini all’approvazione da parte delle autorità regolatorie. Io sono favorevole a tutti i vaccini monodose ma occorrono degli studi comparativi; e questi studi comparativi non sono stati fatti dato il tempo che avevamo a disposizione. Del resto, i vaccini vanno studiati in condizioni diverse, con parametri di misura diversi e su popolazioni diverse, perché il vaccino studiato in Sudafrica o in Brasile o in Inghilterra o negli Stati Uniti, dove le popolazioni sono diverse, presentano risultati non comparabili. Quello che è importante è che abbiano un’efficacia che, secondo le regole, deve superare il 50%. Con Johnson & Johnson viene superato ampiamente e, quindi, è più che accettabile. Il vero problema, però, è che ne continuiamo a parlare ma ci sono pochi arrivi, e quindi non siamo ancora riusciti a vaccinare tutti gli over ’80. Questo il vero problema.

 


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