Autore: Dott.ssa Alessandra RossiDott.ssa Laura BazzichiProf.ssa Ombretta Di Munno

 

Favorire l’assorbimento di Calcio

Ci sono alcune regole che è consigliabile seguire per un migliore assorbimento di Calcio:

  • non esagerare con gli alimenti integrali o i supplementi ricchi di fibre, poiché queste ultime, se in eccesso, riducono l’assorbimento di Calcio;
  • non consumare verdura e frutta ricca di ossalati nello stesso pasto in cui si assume la quota più importante di Calcio;
  • evitare eccessive dosi di caffè, tè, alcool;
  • ridurre l’uso del sale e i cibi ricchi di sodio (salumi, dadi da brodo, alimenti in scatola o in salamoia), in quanto il sodio in eccesso favorisce la perdita di Calcio con l’urina. Insaporire quindi gli alimenti con le erbe aromatiche che sono ricche in Calcio;
  • il vino è ammesso, se consumato con moderazione, mentre è meglio evitare birra, aperitivi, bevande gassate e dolci, alcolici e superalcolici.

Peso corporeo e vitamina D

Anche il peso corporeo è uno dei principali determinanti della densità dell’osso e del rischio di frattura. È consigliabile mantenere un peso corporeo nella norma e possibilmente costante durante la vita perché le perdite di peso brusche favoriscono una diminuzione della massa ossea ed essere sottopeso è un fattore di rischio per le fratture.
Naturalmente anche un adeguato apporto di vitamina D è fondamentale per la salute delle ossa. La vitamina D è tuttavia poco presente negli alimenti: una certa quantità si trova nei pesci grassi, come aringhe, tonno e sgombri, l’olio di fegato di merluzzo ne è ricchissimo, mentre piccole quantità sono presenti anche nel tuorlo d’uovo.
La maggior parte della vitamina D viene infatti sintetizzata nella pelle grazie ai raggi ultravioletti della luce solare. La sua sintesi però varia considerevolmente per diversi fattori: colore della pelle, latitudine, età, uso di creme con elevato fattore di protezione contro i raggi UV. Ad esempio, la pelle delle persone anziane è più sottile e meno efficiente nel produrre vitamina D e fattori di protezione superiori ad 8 riducono di circa l’80% la capacità di sintesi cutanea di questa vitamina; si rende quindi necessaria una supplementazione farmacologica adeguata.
Le concentrazioni di vitamina D circolante considerate sufficienti sono uguali o superiori a 30 ng/ml (pari a 75 nmol/L): tali concentrazioni sono generalmente mantenute con una supplementazione giornaliera intorno alle 1000-1200 unità internazionali; naturalmente in chi è carente saranno necessarie integrazioni più elevate.  


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