Bocca sana, quale prevenzione?

Autore: Dott. Aldo Nobili

Quale prevenzione?

La prevenzione primaria, di fatto, si attua semplicemente attraverso un corretto stile di vita: la diminuzione del consumo di tabacco e di alcool e una equilibrata alimentazione possono portare a un’effettiva riduzione nell’incidenza del Cancro orale. A titolo esemplificativo occorre ricordare come sia stato dimostrato che la presenza, nella dieta, di frutta e verdura fresche assuma notevole importanza nella prevenzione della neoplasia per la presenza di sostanze che svolgono una attività protettiva. Determinante è, poi, la prevenzione secondaria che si realizza attraverso la diagnosi precoce in Pazienti asintomatici e controlli frequenti, soprattutto nel caso di soggetti a rischio.
Inoltre d’importanza fondamentale per la prevenzione del Carcinoma del cavo orale appare l’identificazione di tutte quelle lesioni definite “precancerose” che costituiscono i principali fattori di rischio specifico per il Cancro della bocca. L’incidenza delle lesioni precancerose è estremamente variabile (5-15%) con una distribuzione geografica sovrapponibile a quella del Carcinoma orale; tutte le lesioni precancerose sono più frequenti con l’aumentare dell’età.

Il ruolo dell’Odontoiatra

Per l’individuazione dei soggetti a rischio, la diagnosi e il trattamento precoce costituiscono il più importante presidio di prevenzione a nostra disposizione, facilmente attuabile attraverso periodici controlli dal proprio Dentista. Il front line della prevenzione secondaria è rappresentato dagli Odontoiatri che, ogni anno, visitando milioni di persone nel nostro Paese, sono in grado di rilevare i sintomi del Carcinoma orale. D’altra parte, vi è un numero elevato di italiani che non si recano dal Dentista se non per eventi traumatici o per necessità curative. Ancora oggi, purtroppo, la diagnosi è troppo tardiva al punto che la sopravvivenza a 5 anni è molto bassa rispetto ad altri Tumori.

 


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