Con l’avvento dei vaccini assistiamo ad un importante calo dei contagi. Lei pensa che la virosi Covid-19 si estinguerà incontrando la barriera vaccinale?
È difficile rispondere a questa domanda perché dipenderà in gran parte dai nostri comportamenti. Possiamo solo ispirarci a quanto sta succedendo in Inghilterra e Israele, paesi in cui la vaccinazione è molto più avanzata rispetto al nostro paese. La presenza della cosiddetta “variante delta” (indiana) desta preoccupazione ed è presente in notevoli percentuali anche in chi ha fatto una sola dose di vaccino. Sono più protetti invece coloro che hanno realizzato le due dosi.
Tra le misure anti-contagio, sicuramente mantenere la distanza è considerata il presidio più efficace. L’uso delle mascherine è invece controverso; aldilà degli ambienti con presenza di malattia in atto, nelle altre circostanze e soprattutto all’aperto, gli Studi sull’impiego della mascherina dimostrano scarsa efficacia o addirittura nulla all’esterno. Qual è il suo parere di Scienziato?
Sono del parere che la prudenza non è mai troppa, soprattutto per le ragioni sopra esposte. È chiaro che ha scarso senso mantenere la mascherina se ci si trova soli o in ambienti poco frequentati. Ritengo invece che sia necessario mantenere la mascherina quando ci si trova a contatto con molte altre persone, come accade in questi giorni, nei bar, nei ristoranti e in altri luoghi di ritrovo. Teniamo presente che la mascherina ci ha aiutato a non avere un’epidemia di Influenza e perciò può avere un significato per proteggerci non solo dal Covid 19 ma anche da altre malattie infettive.
Ritiene che l’uso dei vaccini su ampia scala anche nei giovanissimi, soprattutto nel caso dei vaccini Covid-19 sperimentali, sia una procedura prudente o eccessiva?
Abbiamo dati per ritenere che si possano vaccinare i giovani con più di 12 anni. Naturalmente, in termini di priorità, è oggi fondamentale completare la vaccinazione nei soggetti over 60. Abbiamo ancora 2 milioni e mezzo di persone che non hanno ricevuto neppure la prima dose. Sono persone a rischio. Naturalmente anche i giovani adolescenti che hanno disabilità o fattori di rischio devono avere priorità nella vaccinazione.
Secondo il suo parere siamo vicini a un trattamento efficace e sicuro della virosi Covid-19? Ritiene probabile, in tempi brevi, nuovi farmaci anti-virali efficaci? Se sì, ce ne indica qualcuno?
Vi sono molti studi in corso per mettere a punto farmaci antivirali. I nomi sono ancora spesso rappresentati da sigle. Sono stati sviluppati ad esempio alcuni anticorpi monoclonali e miscele di anticorpi monoclonali che dovrebbero essere disponibili in aggiunta ai vaccini.
L’anno scorso discutevamo sull’origine naturale o sintetica del virus; restano molti dubbi e molte preoccupazioni poiché diversi Scienziati ritengono si tratti di un virus manipolato. La sola idea che qualche Governo studi armi batteriologiche, per noi Medici e Scienziati è un’idea inaccettabile e aberrante. Secondo lei potremmo fare di più per bloccare studi in queste direzioni?
Siamo in un campo in cui per il momento rispondono solo gli “indovini”. Vi sono in atto molte commissioni di inchiesta per valutare l’origine del SARS-CoV-2. Aspettiamo i risultati e poi si potranno fare i commenti.