Ospedale San Raffaele - un nuovo microchip per combattere la cecità

Il nuovo dispositivo aiuterà i pazienti non vedenti a percepire nuovamente la luce e le forme degli oggetti

 

 L’Unità di Oculistica e Oftalmologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, una delle 18 strutture di eccellenza del Gruppo Ospedaliero San Donato, sarà il primo centro italiano a impiantare un avveniristico microchip all’interno dell’occhio: il nuovo dispositivo potrà restituire una certa capacità visiva a un paziente affetto da cecità. La modernissima apparecchiatura, destinata a persone che hanno perso la vista durante l’età adulta a causa di alcune gravi malattie ereditarie, come la retinite pigmentosa, può ripristinare la percezione della luce e delle forme di oggetti e persone circostanti. Si tratta del sistema di visione artificiale in assoluto più evoluto al mondo, che può restituire al paziente una visione indipendente da supporti esterni (come telecamere o occhiali). Il principio di funzionamento si basa sulla sostituzione delle cellule che servono per vedere (fotorecettori) con un microscopico apparato elettronico in grado di trasformare la luce in uno stimolo elettrico. Il microchip è grande circa 3 millimetri  e contiene 1500 sensori. Esso viene inserito al di sotto della retina, con un delicato intervento chirurgico, in modo da stimolare il circuito nervoso che naturalmente collega il cervello all’occhio: in questo modo sostituisce l’attività delle cellule malate, ormai non più funzionanti.
L’intervento sarà effettuato non appena si concluderà l’iter di screening dei candidati.