Curcuma, un potente antiossidante

Autore: Prof.ssa Elisabetta MiraldiProf. Marco Biagi

Effetti sulla bile

Aumentare sia la produzione che il flusso biliare: questi effetti sono stati attribuiti ai componenti dell’olio essenziale e alla curcumina. Le proprietà stimolanti la muscolatura biliare e le proprietà carminative (di limitazione della formazione e ristagno di gas) ed antispastiche a livello intestinale sono ben documentate. Tuttavia, poiché la curcumina e gli altri curcuminoidi non vengono sufficientemente assorbiti in seguito alla somministrazione orale, e probabile che l’olio essenziale sia il primo responsabile di questa attività.

Attività antinfiammatoria

I primi studi clinici sull’uomo sembrano confermare la sua azione antinfiammatoria e antiartritica, anche se occorrono ulteriori conferme; in soggetti con Morbo di Crohn l’assunzione di curcumina ha permesso la riduzione del trattamento farmacologico, in alcuni casi di Colite ulcerosa si è dimostrata efficace nel mantenimento della remissione e in associazione con la piperina ha ridotto il livello di perossidazione lipidica in Pazienti con Pancreatite.

Attività antitumorale

L’osservazione che molti tipi di cancro sono più comuni in occidente che non in India, dove è noto l’alto consumo di curcumina con la dieta, ha fatto pensare ad una sua potenziale attività antitumorale: studi in vitro hanno dimostrato che la curcumina è in grado di ridurre l’angiogenesi in cellule endoteliali umane; inoltre sembrerebbe inibire l’espressione del gene p53, che svolge un ruolo fondamentale nell’evoluzione di diversi tipi di cancro. Per queste proprietà, la curcumina è stata testata sia come agente chemioterapico che chemiopreventivo in diversi modelli animali di carcinogenesi: da questi studi sono emerse le proprietà protettive della curcumina soprattutto a livello intestinale ed extraintestinale. Inoltre, risultati di un trial clinico, hanno suggerito che la curcumina, somministrata per via orale, può avere effetti chemiopreventivi sulla progressione di lesioni pre-maligne o ad alto rischio. Dosaggi compresi tra i 450 mg e i 3,6 g al giorno sono stati testati in Pazienti con Cancro colorettale. Sei mesi di trattamento con circa 1,5 g al giorno di curcumina sono risultati efficaci nella riduzione sia del numero che della dimensione dei polipi in Pazienti affetti da Poliposi adenomatosa familiare.
Nonostante siano circa 2500 gli studi in vitro e in vivo che hanno valutato le proprietà antitumorali della curcumina, gli studi clinici condotti perlopiù su piccoli numeri di soggetti sono solamente una quarantina. In generale essi hanno indicato che la curcumina a dosi elevate, fino a 15 g al giorno, assunte per bocca per un periodo di tempo inferiore ai tre mesi, è del tutto sicura.