Eventi e Notizie

Per chi desidera approfondire i vari argomenti legati al mondo della salute e della prevenzione, ecco una selezione dei prossimi appuntamenti:

L’Italia è uno dei Paesi più anziani dell’intero Pianeta e la Demenza è una malattia neurodegenerativa che può insorgere già tra i 40 e i 60 anni ma interessa maggiormente la terza età; compromette in modo più o meno grave l’attenzione, la memoria, il linguaggio, il pensiero, la percezione, le capacità esecutive, la velocità di elaborazione, il ragionamento e l’apprendimento. Senior Italia FederAnziani, insieme a Asi (Associazioni sportive sociali italiane) e Vitattiva, patrocina il nuovo progetto e-MemoryCare: si tratta di un metodo innovativo per contrastare le Demenze che ricorre all’uso delle nuove tecnologie informatiche e web. Attraverso una piattaforma digitale e quattro diverse App si possono svolgere degli appositi esercizi per "allenare" il cervello delle persone a rischio, mantenendolo attivo costantemente e stimolandone le funzioni più importanti per raggiungere un migliore benessere psico-fisico della persona, una migliore qualità delle relazioni e per rallentare il declino cognitivo. Sulla piattaforma si possono trovare diverse tipologie d’esercizi che vanno a stimolare la sfera conoscitiva, affettiva, sociale, comportamentale e relazionale del Paziente in modo non invasivo.

La piattaforma sarà disponibile anche per il personale sanitario e per le famiglia potendo così vedere l’andamento dopo ogni seduta.  L’iniziativa è sostenuta e promossa da Sin (Società italiana di Neurologia), Cnop (Consiglio nazionale Ordine psicologi), Sinpf (Società italiana di Neuropsicofarmacologia), Fimmg (Federazione italiana medici di Medicina generale), Sumai Assoprof (Sindacato unico Medicina ambulatoriale italiana e Professionalità dell’Area sanitaria) e Fnopi (Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche).

Per approfondire: https://ememorycare.it/

 

Il Programma R.I.S.P. (Rete Italiana Screening Polmonare) è uno studio di prevenzione multicentrico, patrocinato dal Ministero della Salute, che coinvolge 18 Centri distribuiti sul territorio nazionale e di cui è capofila la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. L’obiettivo è la diagnosi precoce del Tumore al polmone e delle Patologie croniche cardio-polmonari, che sono correlate al tabagismo. Il fumo di sigaretta è responsabile dell’85-90% di tutti i tumori polmonari e, al momento, per la diagnosi precoce non esiste ancora uno screening rivolto alla popolazione ad alto rischio. Questo fa sì che in circa tre casi su quattro la diagnosi venga effettuata in fasi avanzate con, purtroppo, una minore aspettativa di vita. Il Programma è rivolto a uomini e donne tra i 55 e i 75 anni, fumatori oppure ex fumatori da meno di 15 anni, con un consumo medio di 20 sigarette al giorno per 30 anni e si basa su un’analisi comparativa di strategie di utilizzo della Tomografia computerizzata a basso dosaggio(LDCT) associato a interventi di prevenzione primaria attraverso il supporto alla cessazione dal tabagismo. Evidenze scientifiche suggeriscono che la prevenzione e la diagnosi precoce con LDCT possono contribuire alla riduzione della mortalità per tumore polmonare. La cessazione dal tabagismo viene effettuata grazie all’utilizzo della citisina2, un principio attivo estratto dall’albero “Citisus laburnum”, noto come maggiociondolo. Questa sostanza agisce sui recettori cerebrali della nicotina, ingannandoli: ne mima infatti gli effetti, in modo che l’organismo non avverta la necessità di fumare durante il percorso di disassuefazione. Rispetto alla nicotina, però, non crea dipendenza.
Per iscriversi: www.programmarisp.it

Uno studio clinico pubblicato dal British Medical Journal dimostra come gli integratori di vitamina D possono ridurre il rischio di eventi cardiovascolari gravi, come l'Infarto, nelle persone di età superiore ai 60 anni. Lo studio è stato condotto da Rachel Neale del QIMR Berghofer Medical Research Institute, Population Health Program, in Australia. Si tratta del più grande trial clinico di questo tipo condotto finora.
In questo lavoro, i Ricercatori australiani si sono posti l'obiettivo di verificare se l'assunzione di dosi mensili di vitamina D potesse modificare il tasso di eventi cardiovascolari gravi. Il D-Health Trial è stato condotto dal 2014 al 2020 e ha coinvolto 21.315 australiani di 60-84 anni, che hanno ricevuto una capsula di vitamina D da 60.000 UI (10.662 partecipanti) o un placebo (10.653 partecipanti) da assumere per via orale all'inizio di ogni mese per un massimo di 5 anni. I dati sui ricoveri ospedalieri e sui decessi sono stati poi utilizzati per identificare gli eventi cardiovascolari, tra cui Infarti, Ictus e rivascolarizzazione coronarica (trattamento per ripristinare il normale flusso sanguigno al cuore). La durata media del trattamento è stata di 5 anni.
Durante lo studio, 1.336 partecipanti hanno sperimentato un evento cardiovascolare grave (6,6% nel gruppo placebo e 6% nel gruppo vitamina D). Il tasso di eventi cardiovascolari gravi è risultato inferiore del 9% nel gruppo che assumeva vitamina D rispetto al gruppo placebo (equivalente a 5,8 eventi in meno ogni 1.000 partecipanti). Il tasso di infarto è stato inferiore del 19% e il tasso di rivascolarizzazione coronarica è stato inferiore dell'11% nel gruppo della vitamina D, ma non vi è stata alcuna differenza nel tasso di Ictus tra i due gruppi. I risultati suggeriscono che l'integrazione di vitamina D può ridurre il rischio di eventi cardiovascolari maggiori. I Ricercatori aggiungono inoltre l'ipotesi che questo effetto protettivo potrebbe essere più marcato nei soggetti che assumono statine o altri farmaci cardiovascolari al basale e suggeriscono la necessità di ulteriori valutazioni per contribuire a chiarire questo aspetto.

L'EFSA, European Food Safety Authority e il Ministero della Salute hanno lanciato, in occasione  della Giornata Mondiale della Sicurezza Alimentare (che si tiene ogni anno il 7 giugno), la terza edizione della campagna di comunicazione #EUChooseSafeFood.
Con l’obiettivo di informare e sensibilizzare i cittadini italiani a prendere nel quotidiano decisioni informate relative alle scelte alimentari, in ogni fase della catena alimentare, la campagna pone l'accento anche sull'importanza di evidenziare il ruolo fondamentale della scienza e le direttive formulate dagli esperti dell’EFSA, grazie a cui il cibo sulle nostre tavole è controllato e sicuro.
Quest'anno l'iniziativa vede coinvolti ben 16 Paesi dell’UE, e, in Italia, verte su tre temi: la salute delle api e la stretta correlazione con le colture che dipendono dall’impollinazione, le malattie di origine alimentare provocate da batteri provenienti da alimenti crudi, in particolare l’echinococcosi cistica, e i contaminanti nei prodotti alimentari, quali nello specifico il mercurio e il metilmercurio.
Come spiega il Dottor Alberto Spagnolli, Senior Policy Advisor dell’EFSA, l'intento di questa terza edizione è proprio quello di far comprendere ai cittadini quanto importante sia il lavoro degli esperti scientifici, per rendere sicuro il cibo sulle nostre tavole e al tempo stesso di aiutarli a sviluppare consapevolezza e senso critico rispetto alle scelte che compiono quotidianamente in materia di alimentazione.

La campagna, che durerà fino a settembre, si rivolge in particolare ai cittadini tra i 25 e i 45 anni, alle donne e ai giovani genitori, utilizzando un linguaggio semplice, intuitivo e accattivante.
Hub della comunicazione è il sito web disponibile nelle varie lingue (it.euchoosesafefood.eu) da cui è possibile scaricare il toolkit #EUChooseSafeFood che include immagini, brevi video e contenuti per post sui social media, ideati per un ampio coinvolgimento anche di associazioni e stakeholder del settore.


Sarà realizzato a Roma il "Centro per la salute e il benessere della donna", uno spazio promosso dall'Università La Sapienza e dal Policlinico Umberto I, con la Fondazione Atena Onlus e in collaborazione con Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt). Il poliambulatorio si troverà negli spazi di Palazzo Baleani, al quale si potrà accedere tramite uno sportello di accoglienza raggiungibile telefonicamente o recandosi presso la sede e si occuperà  della cura delle donne, dall'adolescenza alla terza età, con percorsi di prevenzione e cura. 
Tra i servizi offerti vi saranno quelli per il benessere psicologico e per la salute nutrizionale, ma anche per la riproduzione, la gravidanza, la menopausa, la prevenzione e la cura dei tumori e alle malattie rare.
Alla prevenzione sarà dedicata un’equipe di medici specialisti e con esperienza in medicina interna e di genere che valuterà, attraverso un approccio olistico, i bisogni della donna nei diversi momenti della sua vita. Questa valutazione complessiva sarà realizzata in maniera coordinata con le attività di screening già esistenti sul territorio. Per le donne che segnaleranno un bisogno specifico, invece, verrà individuato un referente infermieristico/case manager, che le seguirà per tutta la durata del percorso, garantendo un accesso facilitato alle prestazioni presso il Policlinico Umberto I e alla rete dei servizi regionali, e consentendo una continuità nella gestione dell’iter di cura e terapia in ospedale.

 

Per tutelare e gestire al meglio la risorsa idrica, è indispensabile definire azioni immediate ed unire le forze in una nuova alleanza tra istituzioni e industria, associazioni e comunità di cittadini. Solo percorrendo questa strada sarà possibile trovare soluzioni di sistema che producano effetti positivi sull’intero ciclo dell’acqua. Questo è il messaggio principale emerso dall’evento AQUAE! World Water Day 2023, svoltosi a Roma in occasione del World Water Day 2023 promosso dall'Università di Roma “Foro Italico” e dalla Siti, Società Italiana di Igiene in partnership con ACEA, e realizzato in collaborazione con Edulia Treccani Scuola e FairPlay4U di Manuela Trombetta, ha potuto contare sui contributi, tra gli altri, di Richard Connor, Editor in Chief UNESCO World Water Assessment Programme. Nel corso dell’incontro è stato presentato il rapporto 2023 dell’Onu dedicato allo stato delle acque, intitolato quest’anno «Accelerating Cooperation and Partnership on Water».Grazie alle diversificate competenze dei partecipanti, la discussione ha così affrontato i cambiamenti climatici, ed in particolare gli effetti della siccità, che impongono scelte coraggiose per conciliare le esigenze del singolo con quelle della comunità. Città ed aree rurali sono chiamate ad armonizzare la gestione dell’acqua per i rispettivi usi. Non c’è infatti più spazio per approcci esclusivi ed individualistici, ma occorre una visione inclusiva e d’insieme basata sulla “sostenibilità” senza compromettere il futuro delle nuove generazioni.
Tutelare la risorsa idrica ed eliminare gli sprechi significa anche favorire la circolarità, il riciclo ed il riuso dell’acqua ma non è solo una questione di quantità, ma anche di qualità sulla base dell’utilizzo specifico. I liquami, per esempio, pur se adeguatamente trattati, sono dannosi per la vita nei mari, ma possono essere una risorsa preziosa come fertilizzanti per i terreni agricoli. In questo contesto anche l’innovazione gioca un ruolo decisivo. Infine, è stato approfondito il nodo della formazione, che AQUAE promuove attraverso il format del Talk Show affrontando i problemi e indicando soluzioni, cercando di favorire la condivisione, l’incontro e il confronto tra i diversi attori.
AQUAE! World Water Day 2023 si è svolto con il patrocinio di UNESCO, MASE, MASAF, MEF, ISPRA, CNR, ENEA, ASI, Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, Comune di Roma, Comune di Rieti, RAI per la Sostenibilità.

Per guardare l'intervista al Professor Vincenzo Romano Spica, Direttore Scientifico di AQUAE: https://www.youtube.com/watch?v=KgfAtXFTAFQ 

 

Autorizzata la sperimentazione da parte del Ministero della Salute di DTxO (Digital Therapeutics per l’ Obesità) il nuovo trattamento personalizzato che, attraverso il proprio smartphone ,contribuirà a migliorare la gestione dei Pazienti con Obesità trattati in regime ambulatoriale. Attraverso DTxO, un dispositivo medico in formato app, le persone affette da Obesità possono ottenere un’assistenza personalizzata : grazie ad un particolare algoritmo che elabora le prescrizioni del team di cura del Paziente, il sistema affianca la persona, motivandola e incoraggiandola nel suo percorso fornendole raccomandazioni utili al raggiungimento del suo obiettivo. Nel campo della cura delle patologie croniche, compresa l’Obesità, è sempre più rilevante la possibilità di intervento non farmacologico e, in questo contesto in continuo divenire, l’utilizzo della tecnologia potrebbe rappresentare un altro efficace strumento terapeutico. Grazie all’ausilio di dispositivi tecnologici come un semplice smartphone,  lo Specialista potrebbe monitorare sempre più da vicino le abitudini del Pazienti e, laddove scorrette, correggerle garantire una migliore qualità delle cure e rafforzare sempre più il rapporto Medico-Paziente.
Per scaricare l’app: https://apple.co/3VXn0zu

Adottare sane abitudini a tavola è uno step fondamentale per mantenere in salute il nostro cuore e tenere sotto controllo la pressione arteriosa, questo il primo consiglio della Dott.ssa Marialuisa Conza, biologa nutrizionista, borsista all’Università di Harward.
Seguendo le direttive dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e delle Società Scientifiche la prevenzione ed il trattamento della Ipertensione arteriosa comincia a tavola individuando alimenti a basso contenuto di sale e di grassi, adottando un regime dietetico ricco di cereali, legumi, verdura e frutta, molto utile anche per il controllo del peso corporeo. Ma prima di procedere a tracciare il piano alimentare ad hoc  è utile rilevare che questa patologia è particolarmente  diffusa nei paesi più industrializzati; ciò lascia dedurre che le  cause eziopatologiche di maggiore impatto siano di natura ambientale (stile di vita, alimenti, bevande, livello di attività fisica, indice di massa corporea, distribuzione del grasso corporeo eccetera, eventualmente aggravate da predisposizioni familiari o di natura genetica.
Ecco quali sono  i punti fondamentali di un regime alimentare da adottare per arginare l’Ipertensione arteriosa con i suoi effetti deleteri:

  • Mangiare cinque porzioni o più di frutta e verdura al giorno
  • Consumare vari tipi di cereali integrali al giorno
  • Mangiare latte e latticini scremati, pesce, legumi, pollo senza pelle, carni magrissime
  • Scegliere i grassi con meno di 2 grammi di grassi saturi per porzione , quali ad esempio, l’olio extravergine di oliva o le margarine senza grassi idrogenati o olio di canola
  • Bilanciare sistematicamente il numero delle calorie introdotte con quello delle calorie consumate
  • Mantenere un buon livello di attività fisica per bruciare le calorie in eccesso, camminando o nuotando almeno 30 minuti al giorno o di più se si vuole anche dimagrire
  • Limitare i cibi alti in calorie o poveri di sostanze nutritive , le bibite zuccherine e i dolci che contengono molte calorie
  • Non mangiare più di 2.400 milligrammi di sodio al giorno
  • Se donna, non assumere più di un bicchiere di vino a pasto, se uomo non più di due

Attraverso uno stile di vita più salutare e un adeguato controllo medico nei soggetti ad elevato rischio cardiovascolare si potrebbero evitare il 40-50% degli eventi cerebrovascolari. A dirlo è il "Documento informativo per il cittadino sulla prevenzione delle malattie cerebrovascolari lungo il corso della vita", prodotto dall’Alleanza italiana per le malattie cardio-cerebrovascolari, patto volontario volto al contrasto delle patologie cardio e cerebrovascolari sottoscritto tra Ministero della Salute, Società scientifiche, Associazioni dei pazienti e altri Enti operanti nel settore.
Il documento mira a fornire alla popolazione informazioni basate sull’evidenza scientifica in materia di prevenzione delle malattie cerebrovascolari, sviluppando, in particolare, i fattori di rischio, la promozione degli stili di vita salutari e la prevenzione primaria per fasce di età e in gravidanza; contiene anche indicazioni su come riconoscere l’insorgenza dei segni e dei sintomi dell’ictus e dell’attacco ischemico transitorio (TIA) e sulle azioni da intraprendere tempestivamente quando si sospetta un ictus o un attacco ischemico transitorio (TIA).

Per scaricare il documento: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_5782_0_file.pdf