Autore: Prof.ssa Lucia GuidiDott. Marco Landi

 

Capacità antiossidante

L’interesse della comunità scientifica per queste molecole è aumentato enormemente negli ultimi anni in virtù della loro elevata concentrazione nella dieta, ma anche, e soprattutto, per il loro contributo nella riduzione dell’insorgere di importanti malattie cronico-degenerative. Gli Antociani sono molecole che hanno un’elevata capacità antiossidante, anche se “in vivo” la loro attività biologica è bassa in relazione soprattutto alla loro bassa stabilità chimica e allo scarso assorbimento nel tratto intestinale. In particolare risulta scarsamente documentato il rapporto tra la quantità assorbita e quella realmente biodisponibile e bioassimilabile negli animali e nell’uomo da parte della flora intestinale. Sembra comunque che entro due ore dalla loro assunzione gli Antociani siano privati della loro componente zuccherina, liberando quindi antocianidine. Una dieta ricca di Antociani può necessitare di un contesto bioassimilatorio adeguato per espletare realmente significativi effetti benefici. Quindi, oltre alla difficoltà di attribuire un ruolo direttamente agli Antociani piuttosto che ai loro prodotti di degradazione durante la digestione, come per la maggior parte dei fitochimici, rimane ancora da chiarire l’esatto ruolo della singola molecola in quanto questa viene assunta nella dieta imprescindibilmente insieme ad altre sostanze fitochimiche.

Gli studi sui frutti di bosco

Studi nei quali venivano somministrati piccoli frutti di bosco (mirtilli, fragole, lamponi), sia freschi che come succhi di frutta, hanno evidenziato miglioramenti significativi nella riduzione dell’ossidazione delle lipoproteine a bassa densità (LDL) e della perossidazione lipidica, un aumento della capacità antiossidante del plasma, della dislipidemia e del metabolismo del glucosio. Seppure promettenti, questi studi rimangono ancora da confermare “in vivo”. Recentemente è stato inoltre riportato che, nonostante la loro limitata biodisponibilità ed il loro basso livello nel sangue a seguito dell’assorbimento, gli Antociani possono proteggere contro i danni indotti dallo stress ossidativo sulla superficie di rivestimento interno dei vasi sanguigni.

Azione anti-tumorale

Come detto, gli Antociani possono svolgere anche un’azione contro il Cancro, in particolare possono svolgere un’azione chemiopreventiva mediando il processo di apoptosi, cioè il suicidio programmato della cellula, atto a confinare le cellule cancerose.
La loro attività antinfiammatoria è attribuibile alla elevata capacità antiossidante e antiradicalica di questi composti, ma anche all’effetto di regolazione sull’espressione dei geni coinvolti nella risposta infiammatoria stessa. È inoltre nota la loro attività antimicrobica contro i batteri responsabili della Salmonellosi. Questa attività è stata evidenziata in seguito al consumo di piccoli frutti, nei quali però l’effetto è stato attribuito all’insieme di sostanze contenute piuttosto che alla sola presenza di Antociani. Anche il vino presenta questa attività antibatterica contro l’Escherichia coli ed anche contro alcuni batteri patogeni, come gli stafilococchi e la candida. Recentemente è anche emerso come gli Antociani siano in grado di prevenire la perdita di memoria causata dalla somministrazione di alcuni farmaci. Infine, è stato dimostrato che la dieta arricchita di Antociani può rappresentare un valido alleato contro l’Obesità.