Autore: Prof. Giorgio Zoli

 

Diagnosi e terapia

La Colonscopia, cioè l’esame endoscopico del colon, costituisce lo strumento diagnostico cardine in questi Pazienti, permettendo di analizzare le pareti intestinali e di prelevare in modo indolore dei campioni della mucosa sui quali effettuare esami istologici. Altri esami frequentemente utilizzati sono quelli del sangue, radiologici, ecografici e microbiologici delle feci. In alcuni casi, nonostante il ricorso ad esami complementari e malgrado l’esperienza dell’Operatore, è difficile porre una diagnosi esatta nel corso del primo attacco. In questo caso saranno spesso il decorso clinico e l’evoluzione a dirimere i dubbi diagnostici. Relativamente alla terapia, poiché la causa della Colite ulcerosa rimane ignota, non esiste un trattamento medico in grado di ottenerne una completa guarigione. Quindi, l’obiettivo principale della terapia è quello di evitare che si verifichino riacutizzazioni, ottenendo la remissione della malattia stessa e il benessere, il più duraturo possibile, del Paziente. Accanto ai farmaci tradizionali (salicilati, corticosteroidi tradizionali sistemici, corticosteroidi a basso assorbimento, immunosoppressori e ciclosporina) vengono utilizzati anche quelli di ultima generazione, detti “biologici” (infliximab e adalimumab) che svolgono un’azione antiinfiammatoria specifica.
L’intervento chirurgico è necessario nelle forme severe che non rispondono entro pochi giorni al trattamento farmacologico intensivo, oppure nelle forme croniche, invalidanti, resistenti al trattamento medico o che presentano effetti indesiderati importanti. Ovviamente, la terapia chirurgica diventa indispensabile quando la malattia viene complicata dall’insorgere o di una displasia (anormale sviluppo cellulare) grave, lesione chiaramente precancerosa, o di un tumore.

La prevenzione

In realtà non esistono regole precise o ben definite per prevenire la comparsa di questa malattia. Tuttavia, come per tante altre patologie, la regola principale rimane una vita sana, non sedentaria e una corretta alimentazione, con un contenuto equilibrato e bilanciato di carboidrati, proteine e grassi.
Infine, il fumo ha un effetto protettivo sulla possibilità di insorgenza della malattia. Non è infrequente, infatti, che la Colite ulcerosa compaia in maniera anche improvvisa dopo la sospensione del fumo; quest’ultimo però non ha un’efficacia terapeutica cioè, in un soggetto affetto da Colite ulcerosa, il cominciare a fumare non cura la Malattia.


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