Estratti vegetali per proteggere la salute

Autore: Marco Biagi Ph.D.

 

Uno sguardo all’Oriente

Parlando di estratti immunostimolanti utili in caso di affaticamento psicofisico, la Cina e l’Oriente in genere ci forniscono da sempre i prodotti più interessanti. Ginseng, Eleuterococco, Andrografis e Astragalo sono piante medicinali con un potente effetto di attivazione immunitaria. Gli estratti ottenuti dalle foglie di Andrografis sono anche utilizzati efficacemente, come l’Echinacea, per la prevenzione delle comuni Malattie da raffreddamento. Per quanto riguarda invece l’Astragalo, l’Eleuterococco e il Ginseng, la parte della pianta utilizzata in Medicina sono le radici. In Cina si sostiene che queste piante siano utili per nutrire e tonificare diversi apparati, oltre ad aumentare l’appetito e il tono psicofisico.

Il Ginseng

Tra le piante orientali, il Ginseng è sicuramente la più studiata anche in Occidente, dove ha un posto di prestigio nei testi ufficiali di EMeA (“European Medicines Evaluation Agency”), OMS e diverse Farmacopee del mondo. Oltre alla già descritta capacità immunostimolante, data in particolare dai polisaccaridi, nelle radici di Ginseng sono presenti saponine denominate ginsenosidi, un particolare tipo di molecole in grado di agire sull’asse ipotalamo-surrene, determinando una migliore risposta allo stress. Il Ginseng, tra l’altro, può essere considerato tra le poche specie indicate anche per i Pazienti affetti da tumore con le difese immunitarie ridotte in seguito alla Chemioterapia. Il Ginseng può essere assunto come droga essiccata e polverizzata, al dosaggio di 1 g al giorno o, meglio, come estratto secco al dosaggio di 200 mg al giorno.

Il gel di Aloe

L’excursus sugli immunomodulanti non può che concludersi con il prodotto più indicato per le problematiche infiammatorie di tipo cutaneo, il gel di Aloe, a volte impropriamente chiamato succo di Aloe. In breve, infatti, in farmaceutica il succo di Aloe è quel liquido bruno che si ricava dalla parte più esterna delle foglie e che contiene un’alta concentrazione di antrachinoni, sostanze dotati di potere lassativo. La spremitura della parte centrale mucillaginosa delle foglie, che invece è priva di antrachinoni, fornisce quello che commercialmente si definisce succo, il gel di Aloe. Le specie più utilizzate per ottenere il gel sono l’Aloe vera (più correttamente denominata “Aloe barbadensis”), “Aloe ferox” e “Aloe arborescens”. Il gel di Aloe contiene oltre il 95% di acqua, un’alta concentrazione di polisaccaridi (tra cui il più importante singolo costituente, l’acemannano), sali minerali, vitamine e acidi organici. L’assunzione di due-tre cucchiai di gel di Aloe al giorno (con titolo minimo di 5 g/l di polisaccaridi totali) è molto indicata per regolare le patologie infiammatorie della cute, ma il gel di Aloe ha anche ottime proprietà di attivazione dei macrofagi e, per la sua composizione chimica, può essere considerato in senso generale un ottimo depurante


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