INMI “Lazzaro Spallanzani”: un team mondiale d’eccellenza

Autore: Intervista alla Dott.ssa Marta Branca di Valentina Busiello

La Dott.ssa Marta Branca, Direttore generale dell'INMI “Lazzaro Spallanzani”, illustra il ruolo dell'istituto a livello italiano e mondiale nel contesto dell’attuale situazione pandemica

Dottoressa, può illustrarci in breve quale è il ruolo che l’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma svolge nel panorama italiano e mondiale nel contesto della situazione pandemica che stiamo vivendo?
Lo Spallanzani è un Istituto che da sempre si occupa di malattie infettive, ed ha la caratteristica peculiare di dedicarsi sia dell’assistenza dei malati che della Ricerca. Il nostro valore aggiunto è proprio questo: i nostri professionisti lavorano a stretto contatto tra loro, si occupano in team dell’assistenza ai pazienti e contemporaneamente della Ricerca nel laboratorio. Questo è un nostro punto di forza poiché tutti i dati passano “dal letto al laboratorio” e tutte le sperimentazioni e le ricerche sulle terapie sulle varie patologie possono essere sperimentate anche sui pazienti. Si tratta di una sinergia molto importante. Il nostro Istituto si occupa di malattie infettive a tutto tondo e quella attuale è soltanto l’ultima di una serie di emergenze nel corso delle quali siamo sempre stati in prima linea: penso all’epidemia di colera del 1973, a quella dell’HIV-AIDS, l’Ebola, e così via. Tutta la struttura, con i nostri professionisti, la nostra équipe di Medici, infermieri e operatorio socio-sanitari e il personale di laboratorio, è perfettamente pronto e preparato ad affrontare emergenze di questo tipo. I nostri professionisti sono addestrati e formati quotidianamente su come utilizzare i protocolli per il contagio, sui dispositivi per uso individuale, sui comportamenti più adatti per contenere tali contagi. Tra i viali e nelle corsie dello Spallanzani l’uso della mascherina è abituale e da sempre nella normalità quotidiana e non soltanto nelle emergenze come quella attuale. I nostri Ricercatori, insieme ai Medici, già studiavano quello che stava accadendo in Cina nelle prime settimane del 2020, erano pronti e preparati, conoscevano il nuovo virus che si stava diffondendo. Quando sono arrivati i primi pazienti Cinesi siamo così riusciti a diagnosticare in pochissimo tempo la malattia Covid-19 grazie ad una delle eccellenze mondiali del nostro Istituto, il laboratorio di Virologia, che nel giro di poche ore è stato in grado di isolare il nuovo virus, operazione indispensabile che permette di studiarlo meglio e di utilizzarlo per la messa a punto di test diagnostici, farmaci e vaccini. È questo il livello di eccellenza con il quale i nostri Medici, Infermieri, Ricercatori, Operatori Sanitari e OSS lavorano nella quotidianità, soprattutto quando non c’è l’emergenza. Questo è il nostro segreto.

Il suo è un ruolo ed una professione di spicco in un eccellente Istituto di Ricerca… Da quanto lo ricopre?
Ho fatto il Commissario Straordinario per lo Spallanzani dal maggio 2015, e dall’ottobre 2016 ne sono diventata Direttore Generale. Sono stata fortunata in questo poiché svolgo un lavoro che mi piace, per cui sento meno la fatica. L’INMI Lazzaro Spallanzani è un IRCCS, un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico pubblico. In Italia ci sono molteplici Istituti di questo tipo, sia pubblici che privati, che coniugano l’assistenza ai malati con la ricerca scientifica, ma il nostro è l’unico IRCCS italiano specializzato nelle Malattie Infettive, quindi è per questo che parliamo di punto di riferimento nazionale, con dotazioni di laboratorio che non si trovano in nessun altro laboratorio italiano, come il laboratorio BLS4 di massima sicurezza, dove è possibile lavorare con i patogeni più pericolosi, come Ebola e le febbri emorragiche. Grazie a queste dotazioni siamo stati anche un al centro dell’attenzione durante il periodo del bioterrorismo: abbiamo la tecnologia e le competenze per poter essere utili in queste aree.

Direttore Marta Branca ci illustra questi Livelli di Biosicurezza?
Un livello di Biosicurezza è un insieme di precauzioni di Biocontenimento richieste per l'isolamento di agenti biologici pericolosi in un ambiente chiuso. Il livello di contenimento varia dal più basso livello di biosicurezza 1 (in inglese biosafety level 1 biosicurezza livello 1 o BSL-1) fino al più alto livello 4 (BSL-4).


Pagina precedente 1/2 Pagina successiva »