INMI “Lazzaro Spallanzani”: un team mondiale d’eccellenza

Autore: Intervista alla Dott.ssa Marta Branca di Valentina Busiello

Parlando di tecnologia nel campo scientifico e di Ricerca?
Sicuramente nella parte scientifica è molto importante avere una tecnologia adeguata. Oggi le tecnologie evolvono con grande velocità ed è possibile realizzare molti obiettivi che prima sembravano quasi inconcepibili: basterebbe pensare a tutto il tema della Telemedicina, che ci permette di continuare a seguire tutti i nostri Pazienti cronici che non hanno il Covid ma hanno altre patologie infettive, come l’HIV-AIDS, la Tubercolosi, e così via. Stiamo realizzando una sperimentazione con i Medici di Medicina Generale di alcuni Distretti a cui apparteniamo, in collaborazione con un’azienda di tecnologia informatica e alcuni Medici che si sono resi disponibili a visitare a distanza i Pazienti e ad effettuare monitoraggi come il controllo dell’ossigenazione nel sangue, la misurazione della febbre, il controllo della funzione cardiaca. I Medici potranno monitorare il tutto a distanza e questo è sicuramente un aiuto, un ausilio, per avere in questo momento particolare una presenza sul territorio che sia non necessariamente fisica ma che tenga comunque sotto controllo i pazienti. La Ricerca, l’Assistenza e la Tecnologia sotto questa prospettiva possono fare la differenza.

Direttore Marta Branca, l’INMI Lazzaro Spallanzani è un’eccellenza non solo in Italia, ma in tutto il panorama mondiale. All’inizio del 2020 un team di tre ricercatrici dello Spallanzani isolò, tra i primi gruppi di ricerca al mondo a riuscirci, il nuovo coronavirus. Ce ne parla?
Possedere una capacità diagnostica importante ed avere questa sinergia tra ospedale e laboratorio ci ha consentito, una volta che sono arrivati i pazienti Cinesi, di effettuare immediatamente le operazioni che hanno consentito ai nostri laboratori di poter isolare il virus. Certo, non bastano macchinari, laboratori, ci vuole anche la capacità dei professionisti. In questo caso erano tre ricercatrici: la direttrice del laboratorio Maria Rosaria Capobianchi, nata a Procida, laureata in scienze biologiche e specializzata in microbiologia; Concetta Castilletti, siciliana, Responsabile dell’Unità Virus Emergenti dell’Istituto Spallanzani, alla guida del Dipartimento della Ricerca, dove lavora dal 2000 ed è soprannominata “mani d’oro“, specializzata in microbiologia e virologia; e Francesca Colavita, laureata in biologia applicata alla ricerca biomedica e specializzata in microbiologia e virologia all’Università Sapienza di Roma. Colavita e Castilletti avevano già collaborato in passato in un laboratorio in Africa, nel corso dell’emergenza per l’epidemia del virus Ebola. Anche il ministro della Salute Roberto Speranza ha ringraziato le tre scienziate, sottolineando come siano state tre donne a portare a termine l’isolamento del coronavirus. Grazie all’isolamento del virus è più facile comprendere i meccanismi di replicazione della malattia e si possono elaborare con maggiore rapidità i test sierologici per cercare gli anticorpi nelle persone infettate, nella prospettiva di trovare una cura. Il virus isolato e successivamente sequenziato, è stato immediatamente messo a disposizione della Comunità Scientifica internazionale: operazione molto importante poiché, mettendo a disposizione degli altri i risultati che vengono acquisiti, aumenta la possibilità di individuare nuove terapie e di sviluppare la ricerca. Arrivare per primi dà soddisfazione ma non è questo lo spirito che ci anima: ben più importante è la consapevolezza di fare un servizio utile. Tutte le nostre Ricercatrici e Ricercatori svolgono il loro ruolo con grande passione, impegno e dedizione. Questo ci dà orgoglio.

Quanto è importante il lavoro di squadra?
Il concetto di squadra è fondamentale perché in questo settore nessuno cammina da solo, ogni successo è condiviso, ogni lavoro e progetto portato a termine è merito della grande squadra dello Spallanzani. Da Direttore Generale non potrei realizzare nulla se non avessi al mio fianco tutta la mia squadra, tutto il gruppo e l’equipe di professionisti d’avanguardia: un lavoro di squadra realizzato da un team di eccellenza mondiale.

 


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