Autore: A cura della Redazione scientifica

Farina gialla di mais

Ricavata da una pianta erbacea della famiglia delle Graminacee (Zea Mais, comunemente nota come granoturco) già dal dodicesimo secolo, oggi è coltivata in tutto il mondo. La farina di mais è ottenuta tramite la macinazione dei semi di mais (ricavati dalle pannocchie) da cui si può generare un prodotto più o meno fine a seconda dell’uso richiesto. Il colore giallo della farina è dato dalla zeaxantina, un carotenoide con azione antiossidante. Il mais apporta inoltre alcune importanti vitamine: vitamina A, vitamina E e vitamina PP, ma le componenti più importanti del mais sono rappresentate dall’amido e dalle proteine. Queste ultime, che vantano un elevato contenuto di amminoacidi essenziali, risultano fondamentali per la formazione dei tessuti del corpo umano. È inoltre da considerare come fattore molto positivo l’apporto di sali minerali come potassio, calcio, fosforo, magnesio, ferro, rame, zinco, e selenio. Le persone affette da Celichia possono consumare alimenti a base di farina di mais, poiché questo cereale non forma glutine a contatto con l’acqua.

Lenticchie

Ricche di fibre, sali minerali e vitamine, questi legumi hanno numerose proprietà salutari determinate dal buon contenuto di proteine, fibre, folati, potassio e fosforo. In particolare un recente studio del 2013 pubblicato sulla rivista scientifica “British Journal of Nutrition” ha dimostrato che il loro consumo abituale può produrre una riduzione del colesterolo cattivo (LDL) e della pressione arteriosa. Gli studi attestano inoltre che l’elevato apporto di fibre solubili delle lenticchie sia in grado di ridurre l’assorbimento degli zuccheri semplici, stabilizzando il valore della glicemia. Il consumo di questi legumi produce anche l’aumento del tono energetico, grazie al ripristino delle riserve di ferro. Quest’azione ha un ruolo rilevante nelle donne durante le mestruazioni, in gravidanza e durante l’allattamento. Risultano infine utili anche nei bambini e negli adolescenti che, essendo in fase di accrescimento, hanno maggiore necessità di questo elemento.

Cavolfiore

Per tanto tempo dimenticato, oggi questo ortaggio è tornato sulle nostre tavole anche per merito di numerosi studi che ne hanno accertato le incredibili proprietà benefiche. Il cavolfiore è un importante alleato della nostra salute, estremamente utile ad incrementare le difese del sistema immunitario, riequilibrare la flora intestinale e, in generale, smaltire le tossine che possono produrre processi infiammatori e causare patologie. I principi attivi più rilevanti contenuti in questa verdura sono i glucosinolati e gli isotiocianati, che sono le sostanze responsabili dell’azione anticancerogena. I glucosinolati contengono una molecola di zolfo che determina l’odore, da qualcuno percepito come sgradevole, sprigionato dal cavolfiore soprattutto in fase di cottura.

Sedano

Pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Ombrellifere, è uno tra gli ortaggi più diffusi nella nostra cucina. Da consumare sia crudo che cotto, questo ortaggio è in grado di contrastare la ritenzione idrica, poiché svolge un’importante azione diuretica. Il suo elevato contenuto di fibre induce la riduzione dei trigliceridi e del colesterolo; la sedanina e altre molecole (come fenolo, mannite e inositolo) sono in grado di facilitare la funzione digestiva e l’assorbimento dei gas prodotti durante la digestione. La ricerca scientifica ha infine dimostrato che i suoi antiossidanti svolgono un’azione antinfiammatoria che contribuisce a migliorare i valori della pressione sanguigna.


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