Autore: Dott. Alfredo Raglio

 

Musicoterapia in ambito psichiatrico e neurologico

La Musicoterapia ha mostrato la sua efficacia nella Schizofrenia, sulle condizioni psichiche e mentali in  generale e soprattutto sui sintomi negativi. Anche nella Depressione ha evidenziato significativi risultati nel miglioramento del tono dell’umore.
Esiti interessanti sono stati riscontrati nell’applicazione della terapia musicale nell’Autismo, migliorando l’interazione sociale, la qualità della relazione con le figure genitoriali, la comunicazione verbale ma anche la reciprocità sociale ed emotiva, e aumentando le capacità adattive a livello sociale. Anche nell’ambito delle Demenze sono emersi risultati significativi principalmente nella riduzione dei disturbi psichici e comportamentali che accompagnano il declino cognitivo, soprattutto nella fase moderato-severa della malattia. L’approccio musicoterapeutico riabilitativo ha evidenziato risultati significativi soprattutto nella riabilitazione neuromotoria. L’utilizzo del ritmo facilita infatti il recupero dei deficit motori in patologie quali la Malattia di Parkinson e l’Ictus, così come il canto viene utilizzato attraverso l’impiego di specifiche tecniche di intervento nella riabilitazione del linguaggio.

Utile supporto in ambito oncologico e medico

La musica e la Musicoterapia hanno mostrato anche rilevanti effetti nell’ambito oncologico riducendo la componente ansiosa, la percezione del dolore e migliorando il tono dell’umore. Nell’ambito delle cure palliative la musica può incidere positivamente sul livello della qualità di vita così come l’ascolto musicale individualizzato produce interessanti effetti sul piano cognitivo e psicologico. L’ascolto musicale, secondo l’approccio Music Medicine, viene frequentemente impiegato nelle fasi pre-operatorie per ridurre l’Ansia e lo stress oppure in altre condizioni in cui siano presenti sintomi quali il dolore acuto e cronico al fine di ridurne la percezione.  

Studi e ricerche: cosa accade in Italia

Nonostante l’assenza di un riconoscimento formale della Musicoterapia sul piano istituzionale, sono presenti in Italia numerose esperienze applicative, di ricerca e formative che coinvolgono l’ambito accademico e importanti Istituti di ricerca. Vediamo quali sono.

  • Nell’ambito delle Malattie neurologiche, sono in atto studi e progetti di ricerca presso l’IRCCS Fondazione S. Maugeri, in collaborazione con il Dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina Sperimentale e Forense dell’Università di Pavia, e presso l’Istituto Auxologico Italiano e l’Istituto Neurologico Carlo Besta.
  • Anche il Dipartimento di Scienze Biomediche e Chirurgico-Specialistiche, Sezione di Clinica Neurologica dell’Università di Ferrara, sta sperimentando l’utilizzo della musica a supporto della Riabilitazione neuromotoria.
  • Tra le Istituzioni private, la Fondazione Sospiro da oltre vent’anni applica la Musicoterapia nell’ambito delle Demenze, finanziando studi che hanno prodotto pubblicazioni internazionali di rilievo.
  • Nell’ambito delle Neuroscienze e della Musica, la Fondazione Mariani promuove esperienze di ricerca, e l’IRCCS Ospedale S. Raffaele va citato per importanti contributi scientifici in collaborazione con altre Istituzioni nazionali e internazionali.
  • Nell’ambito della Terapia Intensiva Neonatale, segnaliamo esperienze significative presso il Reparto di Terapia Intensiva Neonatale e Neonatologia dell’Ospedale Filippo del Ponte di Varese e presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Materno Infantili e dell’Adulto dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

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