Gravidanza, è importante l’Acido Folico

Autore: Dott. Mauro Stronati

 

L’importanza dei folati

Le donne che non programmano una gravidanza o che semplicemente attraversano una fase riproduttiva e non applicano misure anticoncezionali, dovrebbero assumere supplementazione di Acido Folico quotidianamente, sin dall’adolescenza.
È noto che tutte le donne in età fertile dovrebbero seguire una dieta sana e bilanciata ricca di alimenti contenenti folati, come agrumi, banane, latte, fragole, frutta secca, fegato, lievito di birra, legumi, barbabietole, cavoli, asparagi, spinaci e cereali integrali, tenendo presente che, se questi alimenti  non vengono conservati o cotti in modo adeguato, il contenuto di Acido Folico può ridursi.
Per quanto riguarda l’Europa è stata scelta una politica sanitaria che prevede un’assunzione volontaria di Acido Folico. Uno studio europeo ha, però, recentemente provato che la sola raccomandazione della profilassi farmacologica volontaria non è sufficiente a ridurre l’incidenza delle malformazioni neonatali.

Alimenti fortificati

In conclusione, oggi la prevenzione migliore e più efficace della Spina Bifida e degli altri gravi difetti del tubo neurale risulta essere la fortificazione di alcuni alimenti di grande consumo con Acido Folico. La Società Italiana di Neonatologia è da anni impegnata su diversi fronti per la prevenzione e diagnosi precoce delle malformazioni neonatali a carico del tubo neurale sensibilizzando il Ministero della Sanità sulla problematica e auspicando un’azione di profilassi con Acido Folico attraverso la fortificazione obbligatoria di alcuni alimenti selezionati (per esempio le farine) sulla scia della positiva esperienza americana. Per favorire il consumo di alimenti fortificati con Acido Folico le aziende alimentari italiane potrebbero, anche autonomamente, scegliere i prodotti da fortificare, affiancando così le campagne di informazione per le donne e le famiglie che la Società Italiana di Neonatologia sta già portando avanti attraverso la rete dei Neonatologi presenti su tutto il territorio nazionale.

I dosaggi corretti

L’effetto protettivo si manifesta con dosaggi variabili (ottimali 0,4-0,5 mg al giorno), assunti almeno un mese prima del concepimento e fino alla dodicesima settimana di gravidanza. Dosaggi anche maggiori potrebbero essere necessari per le donne a rischio.


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