Autore: Prof. Ettore Cassandro Dott. Giuliano Sequino

 

Terapia personalizzata

Non vi è al momento alcuna terapia farmacologica che possa sicuramente determinare la scomparsa di un Acufene idiopatico, non causato cioè da altre patologie individuabili. Fortunatamente, però, esistono trattamenti per gli Acufeni che da circa vent’anni vengono effettuati con buoni risultati. Fondamentale è sen'zaltro agire sulla sfera emozionale del Paziente attraverso un accurato sostegno psicologico, soprattutto dove già sussistano disturbi del sonno o dell’umore associati all’Acufene. Fondamentale è stilare, in Centri di riferimento che si occupino del problema, protocolli di trattamento personalizzati che, a seconda dei casi, possono prevedere una terapia medica, la correzione dello stile di vita ed un’eventuale protesi acustica con applicazione di mascheratori, ossia dispositivi in grado di alleviare il sintomo attraverso l’emissione di suoni rilassanti. Questi trattamenti, coadiuvati da un buon supporto psicologico, possono migliorare notevolmente la qualità di vita del Paziente. 
Tra le varie terapie, una possibilità è sicuramente la TRT (Tinnitus Retraining Therapy). Essa associa una terapia riabilitativa psicologica ad un trattamento di arricchimento sonoro attraverso un generatore di suoni. In questo caso, attraverso la terapia non si cerca di ridurre l’intensità o la frequenza dell’Acufene, ma di migliorare sensibilmente la reazione associata alla percezione del disturbo.
In casi selezionati di Acufene intrattabile, inoltre, è possibile effettuare un ciclo di iniezioni di cortisone nella membrana del timpano dell’orecchio. Il trattamento è indolore e viene ripetuto dopo una settimana, con un numero di iniezioni variabile da 1 a 4.

Le ultime scoperte

Oggi, le più recenti acquisizioni di Fisiopatologia teorizzano la presenza di una “memoria uditiva” aberrante, sostenuta da meccanismi di neuroplasticità. In altre parole, il sistema nervoso è in grado di modificare la sua struttura e adattarsi in risposta a determinate stimolazioni. Queste teorie potrebbero condurre a nuove forme di trattamento, volte a superare il concetto di mascheramento sonoro e Sound Therapy, per configurare vere forme di stimolazione acustica neuromodulatrice, in grado cioè di innescare una modificazione dei neuroni che permetta di riacquistare la funzionalità del sistema uditivo.
Per concludere, in caso di Acufeni, è fondamentale rivolgersi ad un Otorinolaringoiatra o Audiologo che, escluse eventuali cause organiche a carico dell’apparato uditivo o sistemiche, possa indirizzare il Paziente verso la migliore terapia possibile. Non c’è niente di più falso che credere che dall’Acufene non si guarisca: il 60% delle cause riconosciute del disturbo sono infatti curabili. 


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