Autore: Dott. Giuseppe GullottaDott.ssa Melissa Gullotta

Il trattamento con antibiotici

La terapia per la cura della Pertosse consiste in un ciclo di antibiotici appartenenti prevalentemente alla famiglia dei macrolidi o dei sulfaminici. Se assunto prima della fase della tosse violenta, il principio attivo abbrevia il tempo della contagiosità e la durata della malattia, ma non sempre, purtroppo, ciò corrisponde anche ad una riduzione dei sintomi. Per alleviarli, quindi, vengono prescritti farmaci anti-tosse, sedativi e antispasmodici. ricovero è raccomandato per i bambini sotto un anno. Da citare, infine, che in passato sono state effettuate terapie ormonali per via sottocutanea con risultati soddisfacenti .

La chiave è la prevenzione

Lo strumento di prevenzione più importante contro questa malattia è senza dubbio il vaccino che, in Italia, è obbligatorio per tutti i nuovi nati a partire dal 2001. Consiste in tre dosi nel primo anno di vita e in due richiami al compimento del sesto anno e del quattordicesimo. È un vaccino che garantisce una buona risposta immunitaria ma non prolungata nel tempo, ecco perché sono necessari più richiami. Il vaccino, come i richiami, possono essere effettuati a qualsiasi età. Presente ormai da qualche decennio, oggi viene prodotto grazie all’Ingegneria genetica e risulta ben tollerato. È disponibile da solo oppure associato al vaccino anti-difterico-tetanico ed è consigliabile a tutti i lattanti che, come abbiamo visto, sono i soggetti più a rischio di sviluppare possibili complicazioni della malattia.

Il ruolo delle future mamme

Nel nostro paese è raccomandata e gratuita anche la vaccinazione per le donne in gravidanza non vaccinate o non immuni (è possibile verificarlo con un semplice prelievo di sangue) alla 27esima e alla 36esima settimana, in quanto l’immunizzazione aumenta la quantità di anticorpi che la madre passa al bambino. In caso di mancata vaccinazione in gravidanza, è utile effettuarla anche durante i primi tre mesi di vita del neonato, non solo per le mamme, ma anche per tutti coloro che verranno in contatto con il piccolo, così da costruirgli intorno una vera e propria cintura di sicurezza. 


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