Fattorie didattiche, imparare giocando

Autore: intervista al Dott. Antonio Zampiga Presidente Alimos di Antonella Ciana

La loro attività è regolamentata da una specifica Legge nazionale?
No, ma si può fare riferimento al D.L. n.228/2001 dove viene ridefinita la figura dell’imprenditore agricolo come “chi esercita un’attività diretta alla coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento di animali e attività connesse ivi comprese le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, ovvero di ricezione ed ospitalità come definite dalla legge”.

Quali sono le attività organizzate nelle fattorie didattiche?
Premetto che le iniziative proposte sono per alunni di tutte le età e vengono appositamente programmate con l’intento di far vedere e comprendere come ogni azione abbia forza e significato solo all’interno di una molteplicità di altre azioni, focalizzandone la sinergia. Le visite in fattoria vengono preparate adeguatamente dagli insegnanti e inserite nel piano dell’offerta formativa, costituendo occasioni di crescita e apprendimento che vanno infatti valorizzate. Visite e percorsi vengono svolti prioritariamente con un chiaro obiettivo didattico da raggiungere. Di fatto, gli alunni diventano protagonisti del processo di apprendimento, affiancati da due figure con ruoli diversi: l’insegnante svolge il ruolo di guida metodologica all’interno del processo didattico, mentre l’agricoltore si pone come una guida amica che conosce i segreti della campagna e insegna ai ragazzi attività pratiche per farli riflettere sul valore delle cose quotidiane.

La fattoria è allora un formidabile terreno di apprendimento attivo...
Sì, i ragazzi (ma anche gli adulti) partecipano direttamente alle attività agricole e possono concretizzare i loro saperi “sul campo”, che in questo caso non è un’immagine solo metaforica! Si impara a conoscere la fattoria nel contesto naturale e culturale in cui è inserita, si comprendono significato, fatica e abilità del lavoro agricolo, si acquisisce la consapevolezza di come l’uomo sia parte integrante dell’ambiente (da cui dipende e su cui influisce, rimandando al concetto di sviluppo sostenibile), si vengono a conoscere sistemi di coltivazione e di allevamento, con particolare riferimento all’Agricoltura ecocompatibile e, infine, si comprendono i cicli della natura e le relazioni fra le diverse componenti ambientali. Concretamente, la fattoria offre laboratori per permettere attività pratiche o esperienze dirette in un ambiente che offre occasioni di contatto con animali e piante nel loro ambiente naturale.

Si possono anche acquistare i prodotti?
Si può e, anzi, l’acquisto diretto presso i produttori locali andrebbe incentivato, perché la filiera corta offre vantaggi economici (un prezzo più economico per chi acquista e integrazione al reddito per chi vende), benefici per la salute e per l’ambiente, sostegno alla Biodiversità e accrescimento della cultura del cibo.

Anche sul fronte del benessere ci sono vantaggi?
Cibi locali e tradizionali, ambiente rurale, possibilità di passeggiare e praticare sport all’aria aperta per rigenerarsi e trascorrere qualche giorno lontano dalla città non può che fare bene. In diverse fattorie didattiche vengono proposti percorsi botanici e olfattivi alla scoperta e conoscenza delle varie essenze naturali e delle erbe spontanee, degustazioni guidate di prodotti salutari, laboratori alla scoperta di vecchie razze e varietà autoctone, oltre a biodanza, educazione sensoriale e attività di benessere affini.

Una guida pratica per l’accesso alla fattoria?
Sul sito di ALIMOS www.alimos.it sono consultabili gli elenchi delle fattorie didattiche accreditate a livello italiano. È opportuno, poi, prenotare la visita in fattoria direttamente presso l’azienda individuata, concordando data, tempi, attività da svolgere e costi relativi alle diverse esigenze manifestate. Visite e soggiorni possono essere fatti tutto l’anno, mentre in caso di percorsi didattici questi variano a seconda della stagione e, in caso di maltempo, le attività verranno svolte al coperto. Molte aziende forniscono, su prenotazione, pranzi, cene e merende con i loro prodotti, in alcune si può anche pernottare e fare “settimane verdi”. Al momento di salutarsi, infine, gli ospiti sono invitati a compilare la scheda di verifica dell’esperienza trascorsa in fattoria.


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