Autore: Prof. Marco BiagiDott. Giorgio CappellucciDott.ssa Giulia BainiDott.ssa Elisabetta Miraldi

Le preziose sostanze in essa contenute determinano numerose proprietà benefiche e ne fanno un ottimo tonico rigenerante per l’intero organismo 

Conosciuta come Withania, oppure “ciliegia d’inverno” o Ginseng indiano o ancora, dalla tradizione ayurvedica, Ashwagandha, il suo nome scientifico è “Withania somnifera (L.) Dunal”. Si tratta di una pianta medicinale della famiglia delle Solanaceae, che cresce come arbusto alto circa 50-70 cm, fino a oltre 1 metro, nelle zone aride dell’India, Sri Lanka, Afghanistan, ma anche nelle zone Mediterranee, compresa la Sardegna.

I suoi principi nelle radici

La parte della pianta che contiene in maggioranza i principi biologicamente attivi è rappresentata dalle radici essiccate. Le radici vengono raccolte fresche, in pieno inverno quando si presentano carnose e vigorose e vengono poi essiccate a bassa temperatura.
La Withania è utilizzata nella Medicina tradizionale asiatica e in particolare in Ayurveda da tantissimi secoli, dove trova posto come ingrediente in preparazioni utilizzate per curare affezioni respiratorie, problemi epatici, disordini digestivi, come tonico e afrodisiaco.
La moderna ricerca scientifica ha potuto confermare il ruolo di questa specie per la salute dell’uomo, in particolare inquadrandola per le sue proprietà adattogene e neuroprotettive. Prima di parlare più nello specifico delle proprietà della Withania, è necessario conoscerne i principi attivi e le preparazioni che vengono utilizzate.

I costituenti

Il contenuto fitochimico delle radici di Withania è molto ricco.
I costituenti più caratteristici e importanti sono i withanolidi, che sono lattoni steroidei presenti fino a circa lo 0,75% nelle radici essiccate. Sono poi presenti fitosteroli, alcaloidi tipici come le withanine, flavonoidi derivati di quercetina e kaempferolo e una grande quantità di polisaccaridi.

Migliora le funzioni generali dell’organismo…

L’attività adattogena (di riduzione dell’impatto negativo dello stress fisico o mentale) della Withania è stata dimostrata in modelli animali e in studi clinici: preparazioni diverse come droga polverizzata e estratto secco sono risultati efficaci nel ridurre l’ansia e migliorare la qualità della vita in soggetti con alto stress psico-fisico.
L’azione sull’asse ipotalamo-surrene, tipica di adattogeni come Ginseng e Rodiola, non è stata chiaramente dimostrata per Withania, ma i withanolidi e i polisaccaridi hanno la capacità di modulare l’attivazione dei sistemi adrenergici e serotoninergici.  

... e rafforza il sistema immunitario

All’azione adattogena della Withania contribuisce l’azione di tutto il fitocomplesso sul rafforzamento del sistema immunitario; il meccanismo d’azione sembra coinvolgere la regolazione dell’equilibrio dei livelli di citochine Th1 e Th2 e l’aumento dell’attività dei macrofagi (cellule immunitarie altamente differenziate nei vari tessuti dell’organismo, dove svolgono il ruolo di eliminazioni degli agenti patogeni). I macrofagi si concentrano dove c’è necessità di eliminare un batterio un prodotto di disfacimento dei tessuti o una cellula danneggiata.

Riduce lo stress

In uno studio clinico, l’azione adattogena di Withania è stata comparata a quella del Ginseng; l’efficacia nel ridurre lo stress è stata ritenuta paragonabile tra le due piante medicinali, ma la Withania è risultata meglio tollerata e scevra di effetti collaterali come la possibile comparsa di ipertensione associata solo ai ginsenosidi.


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