Occhi affaticati davanti al computer

Autore: Dott. Matteo FagnolaProf. Silvio Maffioletti

 

La postazione di lavoro

Un’inadeguata illuminazione della postazione di lavoro rappresenta un fattore di rischio per la CVS. L’illuminazione eccessiva dell’area circostante il monitor determina infatti una maggior difficoltà di lettura dei caratteri, oltre a un aumento dell’abbagliamento e dei possibili riflessi. Questa condizione può certamente anticipare ed esacerbare l’insorgenza di un affaticamento visivo; è bene quindi impostare un’illuminazione costante in tutto il campo visivo attorno al monitor, con sorgenti luminose non troppo intense ed evitando il neon. Se nella stanza, poi, sono presenti finestre eccessivamente illuminate è bene dotarle di tende o vetri oscurati e, quando risulta impossibile intervenire sulle sorgenti luminose, è opportuno spostare la postazione di lavoro.
Le indagini hanno dimostrato che un aumento della domanda accomodativa e di convergenza produce un cambiamento nella risposta dei muscoli della testa, del collo e delle spalle. È importante posizionare lo schermo a una distanza compresa tra i 50 e i 100 cm (a seconda delle sue dimensioni) e a un’altezza che ne permetta la visione mantenendo gli assi visivi inclinati di circa 15° verso il basso.
Una strategia importante per prevenire la CVS è rappresentata dalla gestione delle pause. Negli Stati uniti, il National Institute of Occupational Safety and Health ha verificato che pause brevi ma frequenti possono ridurre notevolmente i sintomi di chi lavora al computer.