Autore: Dott.ssa Melissa Righi

Un buon apporto di minerali

Tra i minerali contenuti nelle Melanzane ricordiamo soprattutto il potassio, presente in quantità, 190 mg/100 g di prodotto, molto utile per il mantenimento del giusto equilibrio pressorio e per ridurre gli effetti del sodio, contribuendo alla fisiologica contrazione muscolare (compresa quella cardiaca) e alla regolazione dei fluidi corporei intra ed extracellulari; poi troviamo il fosforo, presente in quantità 20 mg/100 g di prodotto e il calcio, presente in quantità 15 mg/100 g di prodotto, prezioso per la salute di ossa e denti.

Rame, magnesio e manganese

In quantità minori sono presenti rame, magnesio e manganese: il rame, in particolare, è una risorsa utile per la produzione di globuli rossi e per il corretto svolgimento dei processi di coagulazione del sangue, oltre a garantire l’azione di alcuni enzimi e il trasporto del ferro; partecipa infine al metabolismo energetico, esercitando un’azione antiossidante, riducendo la produzione dei radicali liberi oltre ad essere coinvolto nella pigmentazione di pelle e capelli.
Il magnesio, invece, ha svariate proprietà, agendo sul trasporto e sulla regolazione dei livelli di calcio e del potassio nel sangue, permettendo così gli impulsi nervosi, il battito cardiaco e le contrazioni muscolari; inoltre è utile per la produzione dell’energia dell’organismo, per il controllo della Glicemia e della pressione arteriosa.
Il manganese, infine, è utile per il metabolismo di carboidrati, proteine e colesterolo, per il corretto funzionamento cerebrale e del sistema nervoso. In considerazione del contenuto medio/basso di potassio (190 mg/100 gr prodotto) e basso di fosforo (20 mg/100 gr prodotto), la Melanzana è quindi una valida scelta di contorno da inserire nel regime alimentare di persone con problematiche renali, poiché tali quantitativi non sovraccaricano la funzionalità degli organi.

Tante vitamine

Dal punto di vista vitaminico, la Melanzana è ricca di vitamine idrosolubili, ovvero quelle che non possono essere accumulate nell’organismo e pertanto, per essere disponibili, devono essere costantemente introdotte con l’alimentazione: si tratta in particolare delle vitamine del gruppo B, tra cui la vitamina B3 (niacina), necessaria per la respirazione cellulare, come cofattore nella produzione di energia e per il mantenimento di una buona circolazione sanguigna, oltre che per il funzionamento del sistema nervoso e la buona salute della pelle; la vitamina B9 (acido folico) e i folati, utili per la produzione di nuove cellule e di proteine, tanto che di norma viene addizionata nel periodo della gravidanza in quanto preziosa per lo sviluppo del feto; ancora la vitamina B1 (tiamina), in prima linea nella produzione dell’energia necessaria all’organismo per lo svolgimento delle normali attività quotidiane; infine la vitamina B6, che contribuisce alla formazione di globuli bianchi, rossi e degli ormoni.
In maggior quantità è presente anche la vitamina C (acido ascorbico), utile per il suo prezioso potere antiossidante e per il contributo al rafforzamento generale del sistema immunitario, ma non solo: questa vitamina, infatti, è coinvolta in diverse reazioni metaboliche importanti, come ad esempio la sintesi degli amminoacidi e come coadiuvante di alcune funzioni organiche quali l’assorbimento del ferro e la cicatrizzazione delle ferite; purtroppo questa vitamina è sensibile alle alte temperature.

Attenzione a solanina e istamina

Come tutte le Solanaceae, la Melanzana contiene una sostanza chiamata solanina, prodotta naturalmente dalla pianta come strumento di difesa contro insetti e piccoli animali che potrebbero cibarsi del suo frutto. Se introdotta in quantità importanti, la solanina può risultare tossica per l’uomo, ma fortunatamente la sua concentrazione diminuisce notevolmente dopo la cottura, per cui è consigliato consumare le Melanzane esclusivamente cotte.
Va segnalata inoltre la presenza di istamina, una sostanza che può scatenare, nei soggetti predisposti, reazioni di tipo allergico: tale contenuto purtroppo non varia dopo la cottura, per cui questo ortaggio va escluso a priori dalla dieta delle persone allergiche e non consumato in caso di problematiche o Malattie infiammatorie dell’intestino.

Molteplici usi

Pur non essendo ricca di nutrienti essenziali, la Melanzana è molto utilizzata in tante cucine di tutto il mondo, poiché il frutto spugnoso al suo interno, è in grado di assorbire sughi e salse e trasformarsi in un piatto unico: viene impiegata ad esempio per realizzare la Parmigiana, famosissimo piatto della cucina italiana la cui origine è contesa tra Parma, Napoli e la Sicilia, a base di Melanzane fritte e poi gratinate in forno con passata di pomodoro, basilico, aglio e uno o più formaggi che variano a seconda del luogo di realizzazione e delle abitudini culinarie locali (pecorino, scamorza, mozzarella).
Un altro piatto nostrano molto conosciuto, questa volta di indubbia origine siciliana, è la Caponata, dove la Melanzana è protagonista tra una serie di altri ortaggi (ne esistono diverse varianti a seconda delle rivisitazioni) che vengono fritti, conditi con succo di pomodoro, sedano, cipolla, olive e capperi oltre all’aggiunta di una salsa agrodolce e varie altre spezie e condimenti. La Melanzana viene spesso utilizzata anche per la realizzazione di piatti vegani e vegetariani, proprio in ragione della particolare consistenza che le permette di essere facilmente sostituibile alla carne, ovviamente non dal punto di vista nutrizionale.


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