Riso, il benessere in un chicco

Autore: Prof. Alberto Ritieni

 

Il Riso rosso fermentato

Si tratta di una semplice varietà colorata di Riso e non contiene nessuna statina naturale, ossia non ha elementi che possono agire sulla riduzione del Colesterolo.
Quello che è ben noto come nutraceutico è invece il Riso rosso fermentato ottenuto dal trattamento del cereale con il lievito Monascus Purpureus che, non solo conferisce all’alimento un colore ancora più rosso, dovuto anche in questo caso agli antociani presenti, ma lo arricchisce anche di sostanze chiamate monacoline, particolarmente efficaci nel contrastare gli alti livelli di colesterolo. Infatti la monacolina K (lovastatina) inibisce l’enzima che è alla base del processo di sintesi del colesterolo, permettendone così il riequilibrio. Il meccanismo di azione si può paragonare a quello delle statine più conosciute e commercializzate. Il Riso così trattato riesce a ridurre i livelli del colesterolo cattivo e, con un’assunzione giornaliera di estratto di Riso rosso fermentato in quantità variabili da 1,2 a 2,4 grammi, permette di ridurre dal 22 al 26% il colesterolo. Inoltre, questo cereale possiede ottime proprietà nella prevenzione delle Patologie cardiovascolari, ma un suo eccessivo consumo può causare Disturbi intestinali e Cefalea.
Occorre aggiungere che il Riso rosso usato in gastronomia è Riso rosso selvaggio non fermentato, mentre la monacolina K e le altre statine sono prodotte dalla fase di fermentazione e sono assunte sotto forma di estratto in forma farmaceutica; va, quindi, introdotto nella dieta quotidiana sotto consiglio medico per la sua negativa interazione con farmaci antibiotici e antivirali. Inoltre è bene ricordare che non può essere assunto per lunghi periodi e che donne in gravidanza o in allattamento, chi ha Epatopatie o Nefropatie oppure chi assume già farmaci per abbassare il colesterolo che contengono statine devono assolutamente evitarlo. Il Ministero della Salute ha stabilito in 3 mg al giorno il limite massimo di assunzione di statine da Riso rosso fermentato e il Regolamento Europeo stabilisce che la dose massima di monacolina K consentita all’interno degli integratori alimentari a base di Riso rosso fermentato è di 10 mg.

L’integrale

Infine, un cenno merita il Riso integrale. Ottenuto industrialmente non privando il Riso bianco della lolla, la pellicina che riveste esternamente il chicco, risulta particolarmente ricco di fibre. Questa caratteristica lo rende un alimento molto utile nelle diete dimagranti per l’effetto sazietà che può indurre e molto adatto e ben tollerato dai diabetici, per il suo indice glicemico associato. La presenza della lolla fa del Riso integrale un nutraceutico a tutti gli effetti perché veicola elevati livelli di vitamine, tra cui la vitamina B1 (tiamina), la vitamina B2 (riboflavina) e la vitamina B9 (acido folico). Inoltre, grazie alla vitamina PP (niacina), il Riso integrale protegge  l’apparato gastrointestinale e cardiocircolatorio; ma è ricco anche dal punto di vista dei microelementi: racchiude, infatti, ferro, selenio, fosforo, rame e zinco, proponendosi come un ideale integratore alimentare multivitaminico e ricco di sali minerali.


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