Ogni attimo della nostra vita è accompagnato da un movimento nel nostro corpo: il ritmo anche lieve del respiro, la forma che cresce e decresce, un piccolo spostamento del peso, un sussulto in una parte del corpo. Il movimento, sempre presente finché il cuore batte, diviene nella Danzamovimentoterapia (DMT) ciò che Rudolf Laban (studioso del movimento vissuto nella prima metà del 900 al quale dobbiamo la “Laban Movement Analysis” (LMA) un sistema per osservare leggere e descrivere il movimento) chiamava “terra del silenzio, linguaggio silenzioso”. Proprio attraverso questo linguaggio, che ha una propria grammatica ed è più arcaico rispetto a quello verbale, si rivelano aspetti intimi e spesso inconsci della propria storia e di quello che si è come individui. Per questo la danza ed il movimento possono costituire così un importante strumento trasformativo e di cura.
La Danzamovimentoterapia
Si tratta di una disciplina specifica che considera la persona nella sua interezza. La DMT utilizza il movimento, l’espressione del corpo, il processo creativo e la relazione come principali mezzi d’intervento per favorire l’equilibrio fisico, emotivo e mentale, promuovere processi di crescita emotiva, sociale e psicologica, permettere con tecniche specifiche di accostarsi alla persona ed ai suoi eventuali disagi nel rispetto profondo dell’unicità della sua esistenza, riscoprendone le risorse e le sorgenti creative. Oggi in Italia la Danzamovimentoterapia è una disciplina che opera in molti settori e in diversi contesti istituzionali e privati come centri riabilitativi, cooperative, scuole, consultori, carceri, comunità terapeutiche, psichiatriche, RSA. Le sedute si rivolgono a bambini, adolescenti, adulti, anziani e possono essere all’interno di un setting individuale o in gruppo a seconda della tipologia dell’utenza e degli obiettivi specifici che ci si pone. La DMT è consigliata non solo quando ci sono problematiche conclamate (specifiche patologie o disturbi d’ansia, alimentari, ecc.) o disagi, blocchi e stasi ma anche per promuovere benessere e salute in un circuito positivo verso una maggiore crescita interiore, consapevolezza di sé, migliore capacità di relazionarsi con sé e con gli altri. Il Danzamovimentoterapeuta in Italia è una figura professionale che diventa tale dopo una specializzazione almeno triennale, all’interno della quale apprende i principi cardini di questa appassionante professione.
Una disciplina ad orientamento psicodinamico
La Danzamovimentoterapia a orientamento psicodinamico nasce negli anni quaranta negli Stati Uniti e deve le sue origini a danzatrici e danzatori sensibili che scoprirono il potenziale comunicativo del movimento e dell’espressione del corpo. Integrando le loro scoperte con i concetti di matrice psicoanalitica essi cominciarono così a fondare le basi di questa nuova disciplina utilizzata come mezzo e strumento di integrazione e crescita emotiva, sociale e psicologica. Il lavoro e gli studi dei vari autori hanno intuito nel tempo il potenziale terapeutico e trasformativo che il corpo e il movimento possono avere in una relazione di cura, confermato poi anche dalle ricerche ed evidenze scientifiche più recenti che spaziano dalla Psicologia evolutiva alle Neuroscienze e alla Psicobiologia. Infatti, così come è ampiamente documentato dalla letteratura psicologica e psicoanalitica, è proprio attraverso il corpo che avvengono i primi scambi tra bambino e caregiver ed è proprio la qualità di questo scambio a dare avvio a quello che il famoso Pediatra e Psicoanalista Donald Winnicott chiama “l’insediamento della psiche nel corpo”. Tale processo è fondamentale per il processo di crescita del bambino e per una vita sufficientemente sana dell’adulto che sarà. Le esperienze psicomotorie costituiscono inoltre i prerequisiti su cui si sviluppano tutte le successive competenze, anche quelle cognitivo-simboliche più sofisticate.
Danza come linguaggio dell’anima
La parola “danza” va intesa non come atto performativo, non si devono raggiungere infatti risultati immediati o avere determinate capacità. Con il termine “danza” intendiamo quel “linguaggio dell’anima” che ci dona la possibilità di poterci collegare alle profonde valenze trasformative del processo creativo attraverso il movimento, che diventa danza proprio perché, all’interno di un determinato contesto/ setting, viene visto, letto e compreso nelle sue comunicazioni più profonde e personali. Non si ricerca la bellezza del gesto ma la sua forza comunicativa; attingendo alle tracce incise nella memoria del corpo il soggetto ha la possibilità di assimilare elementi che favoriscono e alimentano anche una trasformazione psichica. Il movimento assume quindi una valenza simbolica, all’interno di una relazione che sa vedere, accogliere e riconoscere i bisogni e le emozioni in esso contenute.
La DMT come professione
La Danzamovimentoterapia come professione nasce durante il secolo scorso nel Continente Americano, in Europa e in altre parti del mondo, diversificandosi in una pluralità di modelli e orientamenti teorici, tecnici e applicativi. Nel nostro paese le prime esperienze risalgono agli anni settanta dove, grazie al lavoro portato avanti da diverse Associazioni e Scuole di Formazione, la Danzamovimentoterapia ha cominciato ad affermarsi come valido strumento di intervento in ambito riabilitativo, preventivo e socio-educativo, clinico. Nel 1997 viene fondata l’Associazione Professionale Italiana Danzamovimentoterapia (APID®) che riunisce oggi i più qualificati Danzamovimentoterapeuti provenienti da tutto il territorio nazionale. Questo iniziale atto fondativo ha permesso di porre le basi affinché questa disciplina, ancora poco nota nel contesto italiano ma con solide radici in alcuni paesi europei e nel continente americano, potesse crescere e svilupparsi sia nel rigore scientifico che nella qualificazione dei professionisti che essa forma. La crescita e lo sviluppo della professione, sostenuti anche da un continuo collegamento e confronto con le diverse Associazioni Professionali Europee di DMT, hanno poi portato nel 2010 alla costituzione dell’Associazione Europea di DMT (EADMT) di cui oggi l’APID® è full member (Lagomaggiore A., Massa M., 2021). Il Danzamovimentoterapeuta, attraverso un impegnativo training esperienziale-teorico e un approfondito lavoro su sé stesso (percorsi individuali e di gruppo), impara ad utilizzare le specifiche metodologie e tecniche di intervento; impara ad incontrare il cliente/ paziente non solo con gli occhi ma anche a sentirlo empaticamente attraverso le qualità specifiche dei suoi gesti e del suo manifestarsi espressivo corporeo.
A chi si rivolge
Tornare al corpo, all’interno del setting della DMT, rappresenta una possibilità di risorsa per tutti: per le persone che sono in difficoltà o con differenti problematiche oppure che attraversano fasi di vita critiche, ma anche per chi sente il bisogno di intraprendere un percorso di crescita interiore, o anche solo per attivare proprie parti creative, per il piacere di esprimersi e comunicare attraverso il corpo. Il movimento appartiene all’esperienza di ognuno di noi, ognuno può essere incontrato nei suoi aspetti più personali, così come in tutte quelle parti di sé che non hanno ancora un accesso al linguaggio verbale, ma che trovano nell’espressione del corpo, in una postura o in un gesto, una via elettiva di espressione e comunicazione. Nella complessità del periodo storico, culturale, sociale che stiamo attraversando, avere la possibilità di tornare, guidati da un professionista, all’esperienza corporea diviene importante per ritrovare le proprie risorse interne, imparare a mettere in relazione le esperienze corporee con i propri stati emotivi, trovare una propria migliore integrazione psicofisica.
Art Therapy Italiana
L’Associazione Art Therapy Italiana® è stata fondata nel 1982 allo scopo di promuovere la pratica dell’Arteterapia e della Danzamovimentoterapia in Italia, attraverso la formazione di professionisti qualificati in grado di progettare e condurre interventi specifici in ambito sanitario, sociale ed educativo. Dalla sua nascita essa si propone di formare figure professionali qualificate e allineate agli standard delle corrispondenti associazioni internazionali; per questo motivo Art Therapy Italiana costituisce un punto di riferimento sul territorio nazionale per tutti coloro che operano nel campo delle Terapie espressive. Art Therapy Italiana promuove e organizza specifici programmi formativi finalizzati alla formazione di figure professionali che operano in diversi settori e contesti. L’Associazione inoltre organizza corsi di formazione continua, Master annuali o pluriennali (con crediti formativi) di approfondimento su specifiche tematiche o di alta formazione su specifiche tecniche di intervento indirizzati a Danza e Arteterapeuti, Psicoterapeuti, Psicologi, Insegnanti, Educatori, Operatori sanitari, ecc.
Conclusioni
La DMT, in una visione olistica, guarda dunque all’individuo come a un intero ed il corpo viene considerato non solo nei suoi aspetti funzionali ma piuttosto nella sua dimensione espressiva e simbolica, come “contenuto e contenitore” di tutta la nostra storia di vita, di tutte le nostre emozioni.
Per approfondire: www.arttherapyit.org