Una fra le più frequenti richieste al Pediatra di fiducia riguarda la crescita del proprio bambino, solitamente la mamma, ma ormai altrettanto spesso il papà, vuole sapere se il proprio figlio ha una statura e un peso adeguati all’età.
L’accrescimento, lo sviluppo e la crescita rappresentano l’insieme delle modificazioni degli organi, apparati e strutture esterne del corpo che si verificano nell’arco di tempo compreso tra il concepimento e il termine della pubertà. Di questo processo la statura e il peso sono gli indici più facilmente misurabili, il cui controllo è fondamentale nella valutazione dello stato di salute del bambino. La valutazione della crescita consente poi di ottenere informazioni molto utili sullo stato di salute psico-fisica del bambino, in particolare durante l’età evolutiva.
La crescita è regolata da fattori ereditari, ormonali e alimentari e si verifica attraverso una serie di passaggi graduali e caratteristici. Per la statura ha particolare importanza l’ereditarietà ed è, in genere, proporzionale alla statura dei genitori. L’alimentazione, invece, interviene soprattutto sull’accrescimento ponderale, ossia sul peso del bambino: sono ormai noti gli effetti negativi sulla crescita del sovrappeso o addirittura dell’obesità, provocati da cattive abitudini alimentari.
Le fasi della crescita
La crescita del bambino viene solitamente suddivisa in quattro periodi:
- prima infanzia: dalla nascita fino a 2 anni;
- seconda infanzia o età del gioco: da 3 a 6 anni;
- la terza infanzia o l’età della scuola: da 7 a 10 anni;
- adolescenza: da 11 a 18 anni.
La prima infanzia si caratterizza come il momento di maggiore crescita del bambino. Nell’età del gioco e nell’età della scuola la crescita procede a un ritmo minore, ma con velocità costante. Durante l’adolescenza, quindi con la pubertà, si ha un’accelerazione della crescita, che porta l’organismo alla completa maturazione fisica e sessuale. Ma vediamole nel dettaglio.
La prima infanzia
Dopo la nascita il neonato perde il 5-10 % del proprio peso per la progressiva e fisiologica riduzione dei liquidi. Anche la temperatura e l’umidità ambientale influenzano il calo di peso. Dopo circa 8-10 giorni il neonato riacquista il peso che aveva alla nascita e inizia a crescere. Il periodo della prima infanzia rappresenta il momento di più rapida crescita dell’organismo. La maggior parte dei neonati raddoppia il peso intorno ai 5 mesi e lo triplica a 1 anno. Nel corso del primo anno la statura aumenta del 55% e la velocità di crescita passa da 2 cm al mese nel primo anno a 1 cm al mese a 2 anni. Anche la circonferenza cranica (circa 35 cm alla nascita) aumenta anche di 12 cm nel primo anno di vita.
Il secondo anno e l’età del gioco
La crescita del bambino tra i 12 mesi e i 6 anni è caratterizzata da un costante e continuo aumento delle dimensioni corporee. Tra il primo e il secondo anno di vita il bambino cresce in altezza di circa 12cm (e aumenta il suo peso di circa 3,5Kg). Nei primi 4 anni di vita la sua statura media aumenta tra i 6 e gli 8 cm l’anno (e di circa 2-4Kg l’anno per il peso). La circonferenza cranica dai 2 ai 3 anni cresce di circa 5cm, mentre in seguito aumenta in media 1 cm l’anno. Intorno ai 6 anni il peso del cervello del bambino è il triplo di quello della nascita.
L’età scolare
Tra i 7 e gli 11 anni la crescita è costante e regolare nella maggior parte dei bambini. Fino agli 11 anni il bambino cresce in media 5cm all’anno, mentre il suo peso si aggira intorno ai 2,5kg all’anno. L’accrescimento medio delle bambine è leggermente superiore a quello dei bambini. Infatti, intorno ai 10 anni le femmine sono in media più alte di 1cm e pesano circa 1Kg in più dei loro coetanei maschi. Differenze che diventano sempre più evidenti dopo i 10 anni, perché le femmine raggiungono la maturità sessuale prima dei maschi.
L’adolescenza
L’adolescenza inizia prima della pubertà, periodo in cui si raggiunge la maturità sessuale e la capacità riproduttiva, e si conclude al completamento dello sviluppo che avviene verso i 16 anni per le femmine e i 18 anni per i maschi. Il conseguimento della maturità sessuale è l’evento più caratteristico della pubertà. Nei maschi la velocità di crescita durante l’adolescenza varia da 5 a 9 cm circa l’anno e dura per un periodo più lungo rispetto alle femmine (6-8 anni contro i 4-6 anni). Nei maschi è evidente un maggiore sviluppo del tessuto muscolare rispetto alle femmine, le quali invece presentano un accumulo maggiore di tessuto adiposo. Ne deriva un incremento del rendimento muscolare più evidente nei maschi.
Controllare la crescita
La valutazione dell’accrescimento è molto importante e va fatta con regolarità e precisione, in quanto il rilievo tempestivo di arresti dello sviluppo, soprattutto del peso, può far capire che qualcosa non va: le malattie di una certa gravità, per esempio il malassorbimento, causano un immediato arresto del peso e, a lungo andare, anche della statura. Il controllo del peso si esegue con una comune bilancia e richiede che il bambino sia controllato sempre nella stessa condizione, ossia a digiuno possibilmente con l’intestino vuoto, nudo o sottraendo il peso dei vestiti. Per misurare l’altezza, nei primi due anni, si sdraia il bambino supino su di un piano rigido delimitando le estremità del suo corpo con due libri. Dopo i due anni il metodo migliore consiste nell’appoggiare il bambino a una parete o all’intelaiatura di una porta con i piedi uniti e le spalle rilassate, invitandolo a fissare un punto della stanza all’altezza dei suoi occhi: si appoggia quindi un libro rigido sulla testa e si segna sul muro l’altezza.
La crescita di statura
Per la crescita di statura del bambino si possono considerare tre periodi:
- dalla nascita al quarto anno di vita: è il momento di maggiore crescita con un aumento di circa 20 centimetri nel primo anno, 10-11 nel secondo, 8 nel terzo e quarto;
- dal quinto anno fino alla pubertà, con un aumento di circa 5 centimetri all’anno;
- la pubertà e l’adolescenza (dai 10 ai 16 anni nella femmina, dai 12 ai 18 nel maschio): nei maschi la velocità di crescita durante l’adolescenza varia da 5 a 9 cm l’anno e permane per un periodo più lungo (circa 2 anni) rispetto alle femmine.
La statura media alla nascita è di circa 50,5 cm nel maschio e di 49,5 cm nella femmina; al termine del primo anno di vita il lattante raggiunge i 73 cm per raddoppiare la sua lunghezza attorno ai 4 anni e triplicarla durante la pubertà. Dopo la pubertà l’adolescente cresce solo nel tronco per l’aumento dell’altezza di ogni vertebra (2-3 cm in totale). L’aumento di statura si verifica a sbalzi, pertanto periodi di stasi anche lunghi non devono essere fonte di preoccupazione per i genitori.
La crescita ponderale
L’andamento della crescita del peso del bambino è molto variabile e irregolare. Il primo anno di vita è il momento di maggiore incremento: il peso medio di un neonato è tra 3,2 e 3,5Kg circa, mentre in seguito il bebè cresce tra i 25-30g al giorno nel primo trimestre (pari a circa 1kg al mese), tra i 20-25g nel secondo trimestre, (pari a circa 0,5 Kg al mese) tra i 15-20 g nel terzo trimestre e tra i 10-15 g nel quarto trimestre (circa 300 g al mese).
Nei primi sei mesi di vita il peso dovrebbe essere valutato una volta alla settimana, in giornate e orari fissi, riportando i valori su un quaderno. Di solito un bambino raddoppia il suo peso neonatale a 4-5 mesi e lo triplica verso il primo anno di vita (per esempio, se il peso alla nascita è di 3,200 Kg, a 5 mesi in media sarà intorno ai 6,500 g e ad un anno intorno ai 9,800 Kg). Dal secondo all’ottavo-nono anno il bambino cresce in media 2-3 Kg all’anno, mentre poco prima della pubertà c’è un maggior incremento dell’accrescimento (quindi di statura) come se l’organismo si preparasse ad affrontare lo scatto staturale. Il peso può continuare ad aumentare anche dopo la pubertà ed è il periodo in cui, se esistono precedenti familiari, si dovrebbe porre particolare attenzione alla prevenzione del sovrappeso e dell’dell’obesità, attraverso la messa a punto di corrette abitudini alimentari.
Lo sviluppo psicomotorio
Lo sviluppo psichico e quello motorio del bambino sono strettamente collegati e costituiscono la base su cui si formerà la personalità del bambino. Come l’accrescimento anche lo sviluppo psico-motorio varia nel tempo in relazione ai fattori ambientali e, in minor misura, genetici. Non è importante che un bambino stia seduto, cammini o parli prima degli altri bambini, dato che spesso ha raggiunto questi traguardi in seguito a stimoli sensoriali ed emotivi che lo mantengono in un continuo stato di eccitazione. Inoltre i genitori non devono preoccuparsi di eventuali “ritardi”, purché rientrino in limiti di tempo non eccessivi. Compito della famiglia è quello di controllare che l’evoluzione di tutte le componenti del processo di sviluppo psicomotorio, psiche e attività di relazione, avvenga in modo armonico. In caso di dubbi si consiglia di consultare il Pediatra perché un intervento precoce, nei primissimi mesi di vita, può migliorare la diagnosi a distanza.
Aiutiamoli a crescere
Per aiutare il bambino a crescere in salute, un momento importante è rappresentato dalla visita pediatrica fatta dal Pediatra di famiglia, un utile scambio tra genitori e medico, in cui il Pediatra fa osservazioni e risponde alle eventuali domande dei genitori sui temi della crescita e dello sviluppo normale nel bambino. Nel corso di ogni visita, nei primi 4 mesi, i bambini devono essere pesati e misurati (peso, altezza e circonferenza); tale controllo va ripetuto a 6, 9 e 12 mesi. In queste occasioni si valuta lo sviluppo, si discutono fatti e problemi particolari e si esegue un esame obiettivo. I parametri di crescita del bambino vengono confrontati tra loro per poter stabilire se la crescita è adeguata. Lo sviluppo verrà anche valutato attraverso alcuni esami approfonditi.
Le visite periodiche
La prima visita avviene in genere a due settimane dalla nascita. Il bambino avrà di norma recuperato il peso della nascita e il Pediatra raccoglierà le informazioni sull’allattamento, la regolarità intestinale, la diuresi, il sonno, la gelosia dei fratelli e le misure di sicurezza adottate, nonché sulla stanchezza e le eventuali frustrazioni dei genitori.
A 2, 3, 4 e 6 mesi il bambino viene nuovamente pesato. Al bambino verranno praticate diverse vaccinazioni: antidifterica, antitetanica, antipertosse (un’unica vaccinazione, detta trivalente), antipolio e antiepatite B. A 9 mesi non sono previsti vaccini, ma si valutano crescita e sviluppo del bambino. A 1 anno si prendono in considerazione le misure di prevenzione degli incidenti nonché il grado di crescita e di sviluppo del bambino.
La successiva vaccinazione del bambino è prevista a 15-18 mesi: è consigliabile la vaccinazione contro Morbillo, Parotite e Rosolia oltre all’Antipolio e alla Trivalente.
Alcuni Pediatri ed alcune Regioni, fra cui la Sicilia in modo del tutto gratuito, altre con il contributo economico dei genitori, somministrano anche il vaccino contro l’Haemophilus influenzale, contro il Meningococco e il Rotavirus. È possibile affrontare con il Medico-Pediatra la prevenzione degli incidenti e degli avvelenamenti (molto frequenti a questa età), il comportamento, lo svezzamento e l’educazione del bambino. Tra i 2 e i 5 anni i bambini vanno visitati una volta l’anno per controllare crescita e sviluppo ed esaminare eventuali disturbi. A 5 anni iniziano i controlli odontoiatrici.