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Vino e salute, quali evidenze scientifiche?

Autore: Prof. Attilio Giacosa

Chi beve alcol con moderazione ha un rischio di Malattie cardiovascolari più basso, rispetto a chi è completamente astemio 

Vino e salute è un argomento molto dibattuto ed estremamente attuale, su cui è necessario fare chiarezza, anche alla luce delle attuali evidenze scientifiche. Infatti, se è assodato che l’abuso di alcolici è seriamente dannoso per la salute, la letteratura medicoscientifica evidenzia che un consumo moderato di vino nell’arco della vita adulta esercita un ruolo protettivo, specialmente in abbinamento a corretti stili alimentari e, in particolare, se abbinato al comportamento alimentare tipicamente mediterraneo.

Bere mediterraneo

Questo concetto è stato sintetizzato nell’assioma “bere mediterraneo” ed è stato oggetto di una importante review pubblicata sulla rivista Nutrients. La ricerca è il frutto della collaborazione di un gruppo di ricercatori indipendenti e afferenti a diverse istituzioni accademiche italiane formato da Silvana Hrelia e Marco Malaguti (Bologna), Attilio Giacosa (Milano), Laura Di Renzo (Roma), Luigi Bavaresco (Piacenza) ed Elisabetta Bernardi (Bari). Questa pubblicazione riassume lo stato dell’arte a livello scientifico sul rapporto fra consumo moderato di vino e salute. In particolare l’articolo evidenzia le differenze fra vino e altre bevande alcoliche nella modulazione delle vie biochimiche e dell’espressione genica dei componenti bioattivi presenti nel vino e conferma che il vino, se consumato moderatamente, non solo non aumenta il rischio di Malattie cronico-degenerative, ma è anche associato a possibili benefici per la salute, soprattutto se inserito nel modello comportamentale alimentare tipico della di Dieta Mediterranea.

Consumo moderato di vino, effetti sulla salute

Per la valutazione del consumo moderato di vino e gli effetti sulla salute, il pool di ricercatori ha selezionato 24 studi scientifici, tramite ricerche su banche dati di letteratura scientifica, pubblicati tra il 2010 e il 2022. In particolare, 8 studi riguardavano le Malattie cardiovascolari, 3 il Diabete di tipo 2, 4 le Malattie neurodegenerative, 5 il Cancro e 4 la longevità. Ne è risultato un lavoro che descrive davvero il vino a 360 gradi, non solo per quanto riguarda la sua relazione con le principali patologie del nostro tempo (Malattie cronico degenerative), ma anche perché sottolinea la sua relazione con la Dieta Mediterranea, fornisce elementi di viticoltura ottimale e discute gli aspetti biochimici alla base degli effetti positivi dei nutraceutici che contiene.

Le sostanze benefiche del vino

Il vino è un rilevante contenitore di composti bioattivi, che includono polifenoli, come flavonoidi, catechina, quercetina, antociani e stilbeni, come il resveratrolo; ma anche melatonina e viniferina. Il resveratrolo, anche a bassissime concentrazioni, agisce modulando vie intracellulari in grado di aumentare le difese detossificanti dell’organismo e di attivare vie antinfiammatorie, antiossidanti e antiproliferative, potenziando le difese endogene. La viniferina, sostiene la Prof.ssa Silvana Hrelia dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna, è l’ultimo fitocomponente identificato nel vino e manifesta una capacità fino a 6 volte superiore rispetto al resveratrolo nel proteggere la funzionalità endoteliale. In generale, quando il vino viene assunto con moderazione e nell’ambito di una Dieta Mediterranea, questo contribuisce all’assunzione di più di 1,5 grammi al giorno di componenti bioattivi. Questi composti intervengono nella protezione del danno epatico causato dall’alcol.


La protezione del danno epatico

Qualcuno potrebbe obiettare che sì, il vino è ricco di polifenoli e antiossidanti ma contiene anche una parte alcolica, che certamente non è salutare. In effetti, durante il suo metabolismo, l’alcol viene ossidato ad acetaldeide, una sostanza in grado di bloccare la maggior parte della tossicità dell’etanolo, che porta allo sviluppo di patologie croniche, tra le quali quelle epatiche, le cardiovascolari e i tumori. Ebbene, i componenti bioattivi della Dieta Mediterranea e del vino che abbiamo citato poco fa riescono, grazie alle loro proprietà biologiche, a potenziare il metabolismo dell’acetaldeide e possono contribuire alla protezione dal danno epatico indotto dall’alcol.

Bere alcol con moderazione

L’eccesso di alcol in quanto tale è certamente deleterio per la salute; ma molti studi internazionali dimostrano che assumere piccole dosi di alcol può essere positivo per il cuore. Più studi che hanno analizzato i dati di molti consumatori moderati di alcolici dimostrano che chi beve alcol con moderazione ha un rischio di Malattie cardiovascolari più basso, rispetto a chi è completamente astemio. Per moderati bevitori si intende meno di un bicchiere di vino al giorno per le donne, e tra uno e due bicchieri per gli uomini. In effetti, piccole quantità di alcol sono in grado di far crescere i livelli di colesterolo HDL, quello considerato “protettivo”. L’analisi dei dati oggi disponibili dimostra che rispetto agli astemi, chi beve tra i 5 e i 15 grammi di alcol al giorno manifesta una riduzione del 26% del rischio di Malattie cardiovascolari e una riduzione del 51% del rischio di mortalità per queste patologie, se il consumo di alcol è preferenzialmente dovuto al vino rosso. Inoltre, chi beve abitualmente vino rosso con moderazione manifesta valori glicemici inferiori e una minor frequenza di Diabete rispetto agli astemi. L’abuso di alcolici, fra gli altri danni, incrementa certamente i processi neurodegenerativi; ma il consumo moderato di vino influisce positivamente sul rischio di disturbi cognitivi. In particolare, il consumo moderato di vino riduce il rischio di Demenza, Depressione, Declino cognitivo e Ictus. Il dato epidemiologico più eclatante è che il consumo moderato di vino riduce la mortalità rispetto all’essere astemi. Il Copenhagen Prospective Population Study ha dimostrato che l’effetto positivo del vino sulla mortalità per tutte le cause è superiore rispetto alle altre bevande alcoliche. L’aderenza marcata al «modo moderato di bere Mediterraneo» (ovvero di vino) si associa ad una riduzione della mortalità pari al 45% rispetto al 31% osservato quando si considera solo il consumo moderato di alcol, indipendentemente dal tipo di bevanda alcolica. Questi benefici si osservano con il consumo medio di vino in quota pari a 20 g al giorno di alcol e nello specifico con l’assunzione di 3-30 g/giorno di alcol nelle donne e 12-60 g/giorno nell’uomo.

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