Tempo, come gestirlo al meglio

Autore: Dott. Massimo Agnoletti

 

... e le sue dimensioni psicologiche

Il Profilo Temporale è assimilabile ad una “fotografia” del nostro stile cognitivo-emotivo e motivazionale che determina la modalità di effettuare scelte, pensieri e comportamenti, e naturalmente di gestione del tempo. Ogni Profilo Temporale è composto da dimensioni psicologiche che possono cambiare nel tempo in base alla specifica tipologia e frequenza di esperienze che facciamo in continuazione e che definiscono la nostra giornata quotidiana.
Due dimensioni sono relative alle nostre esperienze passate negative e positive (chiamate rispettivamente il “passato negativo e il “passato positivo”); due riguardano il nostro presente (il “presente fatalistico” legato a quanto ci sentiamo protagonisti degli eventi significativi che sperimentiamo, ed il “presente edonistico” che misura invece la frequenza di esperienze piacevoli che conduciamo); ed una è inerente il nostro futuro (l’insieme di aspettative sui progetti ed obiettivi che perseguiamo). Dalla composizione di queste cinque dimensioni possiamo capire molto sulla modalità specifica di gestione del tempo che possediamo.

Alcuni esempi

Se il nostro Profilo Temporale è focalizzato, ad esempio, sul “presente edonistico” e da una dimensione del futuro poco intensa (profilo “cicala”), venire a conoscenza delle istruzioni per creare liste di cose da fare o priorità sarà poco efficace soprattutto nel medio e lungo termine. Alla lunga, infatti, le nozioni apprese per gestire meglio il tempo non cambieranno la nostra qualità di vita e la gestione effettiva del tempo non si modificherà; questo perché non riusciremo a farla diventare una vera e propria abitudine positiva per il fatto che non riusciremo ad essere veramente consapevoli dei benefici che potremmo ottenere nel futuro. Invece, coloro che posseggono un Profilo Temporale focalizzato sulla componente temporale del futuro e dall’avere una scarsa propensione al “presente edonistico” (profilo “formica”), pianificano i loro obiettivi e per questo sono più propensi a utilizzare in modo efficiente il loro tempo mettendolo a servizio degli scopi da raggiungere, ma sacrificando il lato edonistico della vita.
Per concludere, ci sentiamo più “formiche” o “cicale”? In quali ambiti predomina l’una rispetto l’altra? Rispondere a questa domanda può farci capire più chiaramente la nostra modalità di gestione del tempo, permettendoci quindi di fare più cose in meno tempo ma anche di perseguire l’obiettivo più complesso di vivere una vita più soddisfacente e serena.

 


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