Meditazione, rimedio anti-stress

Autore: Silvia C. Turrin

 

I benefici

In questi ultimi anni, innumerevoli sono state le conferme scientifiche a sostegno della tesi secondo la quale la pratica della Meditazione buddhista sia in grado di conferire grandi benefici psicologici e fisici, che vanno ben oltre la semplice riduzione dello stress. La Mindfulness Immaginale è molto apprezzata non solo dagli assoluti neofiti, ma anche da chi può ritenersi esperto di Meditazione. Infatti, chi già conosce la Meditazione, si ritrova facilmente nella Mindfulness Immaginale poiché essa mette particolare cura nel preservare l’aspetto intimo, spirituale, sacro e profondo della Meditazione.
Se praticata con costanza ogni giorno, la Mindfulness Immaginale aumenta i livelli di attenzione e concentrazione e ciò è molto utile per affrontare diverse situazioni, non solo professionali. Inoltre, aumenta la calma interiore, pacifica i pensieri rendendoli più gestibili; permette altresì di capire disagi e disturbi, trasformandoli in nostri alleati. In questo modo, possiamo conoscere i nostri lati ombrosi, affrontarli e non essere più vittime di essi.

Andare oltre le emozioni e i pensieri negativi

I veleni più insidiosi che attaccano il nostro e l’altrui benessere sono l’ignoranza, l’avidità, l’arroganza e la gelosia; in particolare il desiderio è causa di emozioni deleterie come l’attaccamento e la rabbia. I pensieri negativi sono invece le nostre illusioni, che ci portano ad avere una proiezione sbagliata del sé, dei fenomeni e della nostra esperienza di vita. Non è facile, ma è possibile sciogliere gli attaccamenti verso persone, cose, ricordi o emozioni passate; anche le illusioni sono difficili da dipanare. Per fortuna ci viene in aiuto la pratica meditativa.
Per chi si accosta alla Mindfulness per la prima volta consiglio di indirizzarsi a un vero maestro, che abbia praticato molto e conosca anche le basi orientali della Meditazione, proprio perché la Mindfulness è incentrata sulla pratica meditativa.Personalmente, mi sono avvicinata alla Meditazione durante un viaggio nell’India del Nord; in seguito ho avuto modo di approfondire la pratica frequentando la scuola di Nonterapia/Imaginal Academy fondata dalla mia maestra Selene Calloni Williams. Quindi sono diventata Istruttrice di Mindfulness Immaginale. Grazie a questo percorso ho compreso quanto sia importante meditare, non solo per se stessi, ma anche per gli altri. Con il termine “meditare” non intendo solo la pratica in senso stretto, che prevede una condizione di isolamento e di profonda introspezione interiore. L’approccio meditativo dà molta importanza allo sviluppo della consapevolezza delle proprie emozioni, dei propri pensieri e delle sensazioni corporee. Ciò aiuta a diventare pienamente presenti nelle varie situazioni che si vivono, riuscendo a cogliere maggiormente i propri bisogni e quelli di chi ci sta di fronte. Questo nuovo atteggiamento permette anche di capire che i pensieri e le emozioni sono passeggeri e che quindi, ad esempio, noi non siamo la nostra rabbia; permette inoltre di sviluppare e accrescere qualità oggi più che mai necessarie, come empatia e compassione, quest’ultima intesa nel significato latino di “cum patior”, cioè “soffro con”.

Esercizi di consapevolezza e Meditazione sul respiro

Per avvicinarsi alla Mindfulness Immaginale prima di tutto consiglio di praticare quotidianamente e più volte al giorno una Meditazione esistenziale di consapevolezza, che consiste nell’essere più coscienti di ogni gesto che si compie e di ogni evento che accade nella vita quotidiana. Per esempio: mentre si beve un caffè o un tè possiamo pronunciare mentalmente “so che sto bevendo un tè”; se stiamo camminando “so che sto camminando con calma o velocemente”; e così via in molte situazioni. Questo metodo ci aiuta a essere concentrati sul momento presente e ad aumentare il nostro livello di attenzione. Un’altra pratica molto efficace per calmare pensieri ed emozioni è la Meditazione sul respiro. Nella postura a gambe incrociate o nella posizione del loto o semi-loto si rivolge l’attenzione al movimento dell’inspiro e dell’espiro. Mentalmente si afferma: “Inspirando, so che sto inspirando. Espirando, so che sto espirando”. Il respiro rimane naturale e spontaneo.

Consigli per la pratica

Gli esercizi di consapevolezza dovrebbero essere praticati due volte al giorno, mattino e sera. La posizione da adottare è quella seduta, a gambe incrociate (o nella postura del loto o del semi-loto, per chi pratica Yoga). La colonna vertebrale è ben dritta, ma non rigida, per facilitare la concentrazione. Importante è rilassarsi, calmare i pensieri portando l’attenzione alla respirazione.
Importante è anche mantenere la consapevolezza delle sensazioni fisiche che accompagnano il respiro: ci si può chiedere “la gamba destra la sento pesante o leggera?” oppure “il torace è aperto o lo sento soffocato da qualcosa?”.
Osservando e ascoltando il respiro si diventa più ricettivi di ciò che accade nel proprio mondo interiore: da un respiro affannoso si passa un respiro più leggero e tranquillo. Quando la mente sfugge e i pensieri vi portano via dal qui e ora ritornate al respiro. La pratica costante della Mindfulness aiuta a riconoscere le sensazioni interiori che si provano, se di serenità o di tensione. Riconoscendole è possibile trasmutarle da negative in positive. 

Per approfondire: Selene Calloni Williams, Silvia C. Turrin - Mindfulness Immaginale. Pratiche di meditazione e visione immaginale - Edizioni Mediterranee 2016


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