Autore: Prof. Sergio MondilloDott. Flavio D’Ascenzi

La Palestra della Salute

Per questo motivo sono sempre più importanti e fondamentali gli interventi specifici e personalizzati volti alla modifica dello stile di vita e alla vera e propria prescrizione dell’esercizio fisico, personalizzato in base alle diverse esigenze del singolo soggetto.
La Palestra della Salute di UPMC Institute for Health Chianciano Terme nasce con lo scopo di rispondere a questa necessità. La struttura, innovativa e altamente specializzata, offre un programma di Cardiologia riabilitativa (privato o in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale), ma anche programmi di educazione e tutoring al cambiamento di stile di vita per la prevenzione primaria e secondaria delle Malattie cardiovascolari, epatiche, metaboliche e oncologiche. Il programma è stato pensato sia per persone che già presentano problemi di salute (Coronaropatia, Infarto del miocardio, Diabete, Ipertensione, Dislipidemia, Steatosi epatica, ecc.) sia per persone in salute, che vogliono imparare a seguire un corretto stile di vita o che presentano fattori di rischio e familiarità per patologie cardiovascolari, cerebrovascolari e neoplasie.
Il programma di UPMC Institute for Health per la prescrizione dell’esercizio fisico prevede: un’accurata valutazione iniziale, clinica e strumentale (inclusa la prova da sforzo con Test al lattato), per verificare lo stato di salute della persona e l’adattamento dell’organismo durante lo sforzo; un percorso personalizzato di esercizio fisico prescritto dal Medico Cardiologo e controllato dal Fisioterapista e dal Personal Trainer, al quale vengono associate consulenze nutrizionali e motivazionali, coordinate da Nutrizionisti e Psicologi; una relazione finale contenente le specifiche sulle attività svolte, i risultati ottenuti, le raccomandazioni per il mantenimento degli obiettivi raggiunti e un programma di allenamento personalizzato da poter seguire al rientro a casa.

Un percorso di cura, prevenzione e riabilitazione

Nella fase di riabilitazione successiva ad eventi cardio- cerebrovascolari, un’attività fisica monitorata e adattata al Paziente e un intervento mirato di cura, prevenzione e recupero funzionale costituisce un aspetto fondamentale della terapia e del percorso di recupero.
La Cardiologia riabilitativa svolge un ruolo chiave in Pazienti con Cardiopatia ischemica, in ambito di prevenzione secondaria dopo Infarto del miocardio, e in Pazienti anziani, per prevenire la disabilità e mantenere lo stato funzionale.
Il percorso terapeutico del Paziente, infatti, non si conclude con l’intervento chirurgico o con la rivascolarizzazione percutanea; al contrario, prosegue nel post-operatorio con la proposta di una “nuova vita” e di un percorso di cambiamento che vede, proprio nella Cardiologia riabilitativa, il momento cruciale e la fase sensibile per ottenere il massimo dei benefici a seguito di un evento acuto o dopo un intervento al quale il Paziente si è sottoposto. Negli ultimi decenni, infatti, il concetto di Cardiologia riabilitativa è stato riconsiderato e rivalutato, definendosi come un intervento unitario e multidisciplinare di cura-prevenzione-riabilitazione. Un percorso che ha come obiettivo, non solo il recupero di una condizione di vita desiderabile, ma anche l’educazione del Paziente ad uno stile di vita che prevenga eventuali ulteriori eventi cardiovascolari.
La prescrizione personalizzata dell’esercizio fisico nel Paziente cardiologico, oncologico, neurologico, nello sportivo amatoriale e non, o in generale per tutte le persone, si traduce quindi in prevenzione, terapia, riabilitazione, aumento della sopravvivenza e miglioramento della qualità di vita.

Prevenzione per tutti

La prevenzione primaria delle Malattie cardiovascolari attraverso l’esercizio fisico può essere applicata anche a persone che già praticano sport. Oltre alla necessità di sottoporre a controlli e screening periodici coloro che si dedicano ad attività sportive agonistiche e non; è infatti fondamentale prescrivere in maniera adeguata l’attività fisica, soprattutto in quei soggetti affetti da patologie cardiache.
Oggi, infatti, la ricerca scientifica è sempre più orientata a studiare e identificare le varianti fisiologiche, quindi l’adattamento (benigno) del cuore dell’atleta, dall’eventuale patologia, e a quantificare l’impatto dello sport sul cuore, anche con l’obiettivo di scegliere i soggetti “idonei” da monitorare con esami mirati alle singole necessità. Tra questi l’ECG, che consente ad esempio di rilevare alterazioni precoci, e gli esami di Imaging (quali l’Ecocardiogramma e la Risonanza Magnetica Cardiaca) che possono essere predittivi di eventuali anomalie cardiache tali da mettere a repentaglio il sano e corretto svolgimento dell’attività sportiva.
La prevenzione primaria della morte cardiaca improvvisa nei giovani sportivi, e più in generale in tutta la popolazione che pratica sport, rappresenta in Italia un obiettivo di fondamentale importanza su cui si basa l’attività di prevenzione svolta dalla Medicina dello Sport e dalla Cardiologia.


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