Anziani, come prevenire le cadute

Autore: Dott. Patricio Spallarossa

 

Come prevenirlo

Oggi più che mai è possibile giocare le carte migliori per ridurre il rischio di cadute negli anziani: mantenere uno stile di vita sano e attivo, le articolazioni mobili, la muscolatura elastica, tonica e reattiva sono azioni che permettono di contrastare il naturale decadimento muscolare e la perdita di coordinazione e reattività fisica. Il Fisioterapista, professionista della “salute del movimento”, è lo Specialista che può aiutare il Paziente nel suo percorso di riattivazione e rafforzamento motorio. Come? Valutando, monitorando e studiando il miglior programma riabilitativo sulla base delle condizioni specifiche di salute. A supporto degli Specialisti, si affianca anche la più moderna tecnologia che sfrutta Robotica e Intelligenza Artificiale per un’analisi ancora più precisa dei deficit motori. È il caso, ad esempio, di Hunova, robot di ultima generazione che supporta il Fisioterapista nella valutazione diagnostica e nella definizione, sempre più precisa e personalizzata, dei programmi riabilitativi. Grazie al supporto di questo robot, in Humanitas Mater Domini viene eseguito il Silver Index, un test attraverso il quale lo Specialista è in grado di valutare in modo preciso le condizioni di equilibrio del Paziente, la risposta biomeccanica e i limiti di stabilità, il tutto grazie all’analisi di ben 130 parametri riferibili alla qualità dei movimenti, tra cui le oscillazioni del corpo, del tronco, la velocità e la precisione di reazione a stimoli esterni improvvisi. Il risultato viene definito a seguito dell’esecuzione di test statici e dinamici svolti dal Paziente sulla pedana robotica, come sedersi e alzarsi da una sedia per cinque volte, stare in posizione eretta a occhi aperti e ad occhi chiusi e rimanere in equilibrio su una superficie instabile. In base al risultato, il Fisioterapista identifica con maggior precisione le aree deficitarie, definendo così un percorso riabilitativo più personalizzato, volto a rafforzare gli arti e ad impedire future eventuali cadute.

Dialogare con il Paziente

La fase più importante della diagnosi e del percorso riabilitativo rimane pur sempre il contatto umano tra Medico e Paziente. Nella valutazione clinica, infatti, il ruolo decisivo è giocato dal dialogo con la persona, che permette di ripercorre i momenti precedenti la caduta, comprendendo così paure e limitazioni ormai radicate con l’obiettivo di scardinarle durante il percorso; anche i parenti giocano un ruolo fondamentale: non devono mai colpevolizzare il proprio familiare per l’evento accaduto, ma collaborare nell’incentivarne l’autonomia, con piccole attenzioni all’ambiente e ai comportamenti “rischiosi”, ad esempio, ricordarsi di non appoggiare le borse della spesa a terra, ma su una sedia o sul tavolo, rimuovere gli ostacoli che possono essere presenti in casa (tappeti, vasi), accompagnare o fare attività motorie con i propri cari in modo che si mantengano tonici e attivi.


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