Autore: Dott. Giuseppe Bertolini

Quando la diagnosi è incerta

Spesso lo Specialista è consultato per il riscontro più o meno occasionale di elevati valori di titolo antistreptolisinico (TAS): si tratta di valori, rilevati attraverso un esame di laboratorio che si esegue sul sangue, che misurano la quantità (titolo) di anticorpi contro la streptolisina, una proteina contenuta nello Streptococco, che appunto causa la Tonsillite. Val la pena di sottolineare che, tranne in situazioni di quasi certa patologia da Streptococco Beta-emolitico, un unico dosaggio dei valori di anticorpi (TAS) è poco significativo. Esso va, infatti, valutato nel suo andamento temporale: un incremento del valore di 2-3 volte nell’arco di 2-3 settimane suggerisce una infezione in atto o recente e, tuttavia, non è mai un indice di complicanza quale, ad esempio, la Malattia Reumatica.
È altresì importante sottolineare che elevati valori di tali anticorpi, senza una storia di Tonsilliti acute ripetute, non giustifica una terapia antibiotica né, tanto meno, il trattamento chirurgico per l’eliminazione delle tonsille (tonsillectomia).

Se l’infezione è acuta...

Quando si verificano 7 episodi l’anno nell’ultimo anno, 5 episodi l’anno negli ultimi 2 anni, oppure 3 episodi l’anno negli ultimi 3 anni consecutivi, lo Specialista deve valutare l’opzione chirurgica. Tale valutazione è solitamente più utilizzata per la patologia in età pediatrica ma è possibile applicarla anche per una valutazione negli adulti.
La sintomatologia della Tonsillite acuta comprende:

  • dolore alla gola (faringodinia);
  • dolore alla deglutizione (odinofagia);
  • dolore auricolare a partenza dalla faringe senza malattia dell’orecchio (otalgia riflessa); • eccesso di salivazione da difficoltosa deglutizione (scialorrea);
  • alitosi;
  • febbre continua;
  • prostrazione e malessere generale.

...oppure cronica

Le Tonsilliti croniche sono invece più frequenti nell’adulto e si caratterizzano per frequente ma non importante dolore della faringe, episodica sensazione di corpo estraneo nella faringe e sporadiche Tonsilliti acute.

Terapia medica e...

La terapia medica in fase iniziale si può sintetizzare nell’uso di antipiretici e anti-infiammatori (Paracetamolo e Ibuprofene). Se la sintomatologia non recede entro 48 ore o in caso di dimostrata infezione da Streptococco (SBEA), è indicato il trattamento antibiotico. Per quanto riguarda il caso particolare del portatore cronico, è pratica clinica comune trattare solo in caso di sintomatologia da infezione da Streptococco (punteggio di Mc Isaac pari a 4-5). In assenza di un netto miglioramento clinico dopo 24-48 ore dall’inizio del trattamento, si consiglia di sospenderlo. La virulenza dello Streptococco nel Paziente è infatti ridotta, con scarsa o nulla capacità di diffondere l’infezione e di sviluppare complicanze.
Il trattamento al fine di eradicare l’agente patogeno in caso di cronicità invece non è raccomandato di routine; potrebbe essere indicato altresì nei rari casi di convivenza con persona affetta da Reumatismo articolare acuto, ripetute infezioni da Streptococco in famiglia, epidemia di Malattia reumatica o di infezioni invasive (sempre da Streptococco) in una comunità ristretta.

...terapia chirurgica

La terapia chirurgica per la rimozione delle tonsille (Tonsillectomia) è indicata in caso di episodi infettivi ricorrenti, disturbi respiratori ostruttivi, come la Sindrome delle apnee del sonno (OSAS) oppure nel caso di uno/due episodi di ascesso in una zona vicina ad una delle due tonsille (ascesso peritonsillare). Questa condizione, che coinvolge solo una delle due tonsille, solitamente è una conseguenza di una complicazione di un pregresso episodio di Tonsillite (bilaterale) mal curata.

Tonsillite monolaterale

In caso di Tonsillite dell’adulto bisogna considerare la Malattia tonsillare monolaterale, che interessa quindi solo una delle due tonsille. Si è detto che la Tonsillite coinvolge quasi sempre entrambe le tonsille, tranne nel caso dell’Ascesso peritonsillare, un’infezione che spesso coinvolge solo una delle due tonsille e gli spazi ad essa adiacenti. Situazioni di ingrossamento o lesioni poco dolenti di una tonsilla sola, eventualmente accompagnate da gonfiore non dolente dei linfonodi del collo in un soggetto adulto, magari fumatore e bevitore, devono destare attenzione ed essere quanto prima valutate da uno Specialista per escludere l’insorgenza di patologie più gravi.


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