Adiposità localizzate, che fare?

 

Indicato per il trattamento del doppio mento...

A questo punto la domanda nasce spontanea: perché questo farmaco, che agisce sul grasso, può essere utilizzato solo per il doppio mento? Inevitabilmente, per permettere al lettore la giusta comprensione dell’argomento, bisogna fare delle precisazioni: i farmaci per essere registrati ed essere messi in commercio devono avere una indicazione ben precisa della zona anatomica da trattare e, visto che gli studi scientifici inerenti il sodio desossicolato si erano concentrati nella regione presente sotto il mento, ecco perché questo farmaco è stato registrato con questa specifica indicazione.

...ma anche di altre adiposità

Per far meglio capire il concetto prendiamo l’esempio del botulino, farmaco da anni utilizzato per trattare le rughe della fronte, della glabella e di quelle perioculari (zampe di gallina), che quando fu immesso nel commercio aveva le indicazioni estetiche solo ed esclusivamente per il trattamento delle rughe glabellari, mentre le altre aree venivano trattate “off-label” (i farmaci off-label vengono impiegati per il trattamento di malattie e disturbi non previsti nel riassunto delle caratteristiche del prodotto, autorizzato dal Ministero della Salute); la successiva attività clinica e di ricerca ha poi dato il via all’autorizzazione ufficiale per il trattamento delle altre zone elencate. Allo stesso modo, il farmaco contenete sodio desossicolato per ridurre l’adiposità presente sotto il mento può essere utilizzato, “off-label”, per il trattamento delle adiposità corporali.
Pertanto, ad oggi, dopo circa 20 anni dai primi lavori scientifici inerenti le “punturine sciogli-grasso”, possiamo con esattezza sapere la dose da infiltrare nelle adiposità localizzate per la loro riduzione non chirurgica ma, paradossalmente, il numero di Pazienti e Medici che pensano che questa procedura avvenga attraverso le infiltrazioni di fosfatidilcolina è ancora elevato!

La seduta infiltrativa

Il sodio desossicolato all’1%, infiltrato per ridurre le adiposità localizzate, come detto in precedenza, oggigiorno ha un protocollo ben specifico: bisogna infiltrare 0,2 ml di soluzione per ogni cm2.
Le aree da trattare devono sempre essere piuttosto contenute (ricordiamo che queste punture non sono utili per perdere peso ma semplicemente per ridurre piccole Adiposità localizzate) e per la corretta infiltrazione del sodio desossicolato è utile disegnare, sull’area da trattare, una vera e propria griglia che possa permetterci facilmente di effettuare le infiltrazioni, distanziate 1 cm le une dalle altre.
Le infiltrazioni non saranno uguali alla classica Mesoterapia, anzi, il sodio desossicolato deve essere infiltrato nel grasso sottocutaneo e mai nel derma (in questo secondo caso si potrebbero determinare gravi complicanze); una volta infiltrato il farmaco il Paziente avvertirà una sensazione di bruciore, proprio per questo può essere molto utile associare una anestesia locale sull’area da trattare.

I benefici ottenuti

Subito dopo l’infiltrazione, l’area trattata si presenterà gonfia, arrossata e, talvolta, indurita per diverse settimane; solitamente il gonfiore post infiltrazione dura 3-4 settimane e solo successivamente, nei due mesi seguenti, sarà possibile apprezzare una lenta e progressiva tensione sulla cute sovrastante l’adiposità localizzata. Una valutazione oggettiva del risultato raggiunto è possibile non prima di tre mesi dalla seduta; in base alla condizione di partenza (quantità di grasso presente), di volta in volta, infiltrazioni dopo infiltrazioni (da eseguire ogni 3 mesi per avere una oggettiva valutazione del risultato ottenuto), si otterrà un progressivo miglioramento che, ricordiamo, sarà definitivo, in quanto le cellule di grasso una volta distrutte chimicamente, non possono più prodursi in quell’area anatomica.


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