Peeling: vantaggi e controindicazioni

Autore: Dott.ssa Fabiola Arcangeli

 

Le sostanze utilizzate

Le sostanze più utilizzate, da sole o in associazione (l’elenco è incompleto), sono: l’acido glicolico derivato dalla canna da zucchero, l’acido salicilico presente nella corteccia del salice, la resorcina che deriva dal benzene, l’acido mandelico che è presente nelle mandorle, l’acido piruvico, l’alfa-cheto acido presente nella mela, nella frutta fermentata da cui l’odore caratteristico, l’acido tricloracetico utilizzato da solo a concentrazione medio-alta per trattamenti localizzati.

Più idratazione e luminosità

Dopo un iniziale senso di secchezza, con l’intensificarsi del turnover epidermico e con l’aumentata penetrazione di acqua, il trattamento del Peeling determina una migliore idratazione e produce un aumento della luminosità e della tonicità della cute.
Si ottiene un effetto “microfiller” con conseguente spianamento delle rughe sottili, attenuazione delle Ipermelanosi; l’efficacia deve poi essere mantenuta nel tempo con l’utilizzo quotidiano di creme schiarenti e filtri solari. Si ottiene inoltre una prima attenuazione di cicatrici e smagliature a cui dovrà poi seguire un trattamento di rigenerazione tissutale.
I benefici di natura estetica vengono accompagnati anche da altri vantaggi importanti quali l’azione antibatterica, antinfiammatoria e sebo-regolatrice.


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