Autore: Dott.ssa Rebecca Marzocchi

Programmare il movimento...

Una volta stabilita la dieta, è il turno dell’esercizio fisico, almeno trenta minuti di attività aerobica al giorno. Le opzioni più facilmente abbordabili sono sempre la camminata a passo veloce o la cyclette; in questo modo non c’è bisogno di un vestiario particolare o di doversi recare in palestra o in piscina, portando via altro tempo alla giornata, ma vanno benissimo anche la piscina, la corsa, l’attività aerobica svolta in palestra, ecc. La cosa importante è muoversi! Stranamente, tra dieta e movimento, ciò che solitamente incontra maggiore resistenza è proprio cominciare a fare attività fisica. Spesso questo consiglio viene sottovalutato quando, invece, è la parte più importante del programma finalizzato alla perdita di peso, soprattutto nei primi mesi della dieta. Mettere in gioco il movimento, infatti, è il trucco più importante quando si decide di ridurre il girovita, perché si cala più velocemente, si ottengono risultati maggiori, e soprattutto si riesce a mantenere il peso forma più a lungo; inoltre, si allena il corpo a bruciare calorie anche quando si dorme, con grande beneficio del metabolismo basale. Tuttavia, abbandonare le vecchie abitudini sedentarie è davvero difficile: di solito si tende a fare appello alla mancanza di tempo o di fiato durante l’allenamento, oppure ancora, a difficoltà fisiche ma, fatta eccezione per qualche raro caso, si trova sempre il tipo di movimento più adatto al proprio corpo e al proprio stato di salute.

... personalizzandolo

Se abbiamo problemi alle ginocchia, ad esempio, può essere indicata la cyclette o il nuoto; se il peso è davvero eccessivo meglio prediligere la piscina, anche solo muovendosi in acqua per un po’. Se siamo fuori allenamento, possiamo partire con sessioni ridotte di quindici minuti la prima settimana, aumentando via via di cinque minuti fino ad arrivare ai trenta giornalieri. Dopo 7-10 giorni di attività fisica regolare aumentano i livelli di endorfine e di serotonina, neurotrasmettitori cerebrali che migliorano il tono dell’umore, riducono l’ansia, lo stress e la fame nervosa. Passato questo periodo, è davvero difficile rinunciare al movimento, perché lo stato di benessere è tale che, se non svolgiamo attività fisica, ne sentiamo la mancanza, provare per credere!

Cavalcare l’onda

Il momento migliore per iniziare una dieta è quello in cui il livello di motivazione è alto e la volontà di modificare il peso è tale da poter sostenere il sacrificio di mangiare meno e muoversi di più. Cambiare lo stile di vita, per quanto sbagliato, è molto difficile, ma fare scelte drastiche è altrettanto sbagliato, del resto non possiamo vivere senza mangiare! Per iniziare una dieta dimagrante, però, non possiamo aspettare che tutto intorno a noi sia tranquillo e che non ci siano problemi, non faremmo altro che rimandare all’infinito; dobbiamo ascoltare, piuttosto, il nostro grado di motivazione, chiederci quanto sia importante per noi in questo momento cambiare il nostro stato di salute e il nostro aspetto.


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