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Lavanda, anti-stress naturale

Autore: Dott. Danilo Carloni

Grazie al naturale effetto ansiolitico e al prezioso sostegno del tono dell’umore, svolge un’azione riequilibrante ed armonizzante 

Definita in modo suggestivo “la meraviglia viola” per le innumerevoli proprietà benefiche, la Lavanda, “Lavandula Angustufolia Mill.”, è una pianta rustica, sempreverde, che fa parte della grande Famiglia delle Labiate. Si ritiene che appartenga ad una specie indigena delle regioni settentrionali del Mediterraneo, sebbene alcuni autori ne identifichino le origini anche in Iran o nelle Isole Canarie; oggi viene coltivata anche in Europa Meridionale e in molte zone dell’Est Europeo, nonché in Russia e negli Stati Uniti; la si può considerare diffusa in varie zone del pianeta, addirittura fino in Svezia, dove lo studioso francese M. Felix ne ha descritto un esemplare ben adattato al freddo.

Tante specie diverse

Il genere Lavanda comprende ben 28 specie tipiche delle zone temperate, fra queste spiccano per interesse erboristico la Lavandula angustifolia (o Lavanda vera o Lavanda officinale), la Lavandula spica (o Lavanda latifolia) e la Lavandula stoechas; tuttavia, solo la specie Angustifolia è considerata officinale, cioè ad uso medicinale, mentre le altre solitamente trovano impiego in campo cosmetico. Lavandula officinalis Chaix è ritenuto il nome corretto della specie medicinale anche se, secondo le Regole Internazionali della Nomenclatura Botanica, il nome legittimo è Lavandula angustifolia Mill. I Lavandini sono invece degli ibridi creati prevalentemente dall’attività delle api che, realizzato un contatto fra varie specie di Lavandula, determinano la forma ibridata naturale; la produzione mondiale di olio essenziale di Lavanda commerciale si concentra sui Lavandini, questo per la maggior facilità di coltivazione, maggior vitalità dell’ibrido e per il maggior contenuto di olio essenziale; tra gli ibridi più importanti vanno inseriti quelli di origine francese.

Raccolta e lavorazione

La Lavanda è dotata di fusto erbaceo da giovane e legnoso una volta adulta, che può raggiungere i 120 cm di altezza e presenta al vertice le tipiche infiorescenze a spiga di colore viola: la specie officinale ha foglie strette (da qui il termine Angustifolia) di colore grigio-verde collocate in modo opposto sul fusto. In genere viene raccolta tra la fine di giugno e il mese di luglio, in quello che viene definito “il tempo balsamico” della pianta, cioè il periodo in cui le sommità fiorite sono più ricche di olio essenziale, componente che viene estratto con il metodo detto “di corrente di vapore”. Questa particolare procedura si avvale di un distillatore sul cui fondo viene collocata dell’acqua portata in ebollizione. Il vapore prodotto attraversa una griglia posta al di sopra del livello dell’acqua, sulla quale sono state precedentemente disposte le spighe di Lavanda: il vapore, attraversandole, ne estrarrà così il prezioso olio essenziale poi recuperato per raffreddamento del vapore stesso.

L’olio essenziale

La Lavanda officinale (Lavandula angustifolia Mill.) viene apprezzata in campo medicinale per il suo importante contenuto in olio essenziale, considerato tra i più sicuri e adatto a tutti: infatti, può essere preso in considerazione, seppur con le dovute cautele, anche in ambito pediatrico. La sicurezza di impiego è legata principalmente alla composizione chimica, che evidenzia la presenza prevalente di esteri (soprattutto linalile acetato), alcoli (in particolare linalolo), mono e sesquiterpeni, mentre il contenuto di canfora (più tossica) è molto basso. Gli oli essenziali hanno la caratteristica di essere formati da composti volatili o aromatici che sono in grado di espandersi facilmente nell’aria e stimolare il nostro sistema olfattivo che, collegato al sistema nervoso centrale, produce svariati effetti benefici sul nostro organismo (da qui il termine Aromaterapia): inoltre, i costituenti dell’olio essenziale di Lavanda officinale assunti per bocca sono in grado di superare facilmente la barriera ematoencefalica (una sorta di filtro che ha la funzione di trattenere sostanze nocive per il cervello) e di raggiungere i centri nervosi; la contemporanea interazione delle sostanze volatili con il sistema olfattivo, determina un aumento della produzione di serotonina e dopamina, importanti mediatori chimici coinvolti nel mantenimento del tono dell’umore e della sensazione di appagamento.

Farmaco naturale anti-stress

Le particolari proprietà della Lavanda, efficaci per il nostro sistema nervoso centrale, vengono esaltate anche da un altro meccanismo d’azione, quello legato alla capacità di attivare il sistema del G.A.B.A., ovvero l’acido gamma amino butirrico, diffuso nel cervello e nel midollo spinale (i suoi recettori sono il bersaglio dei farmaci ansiolitici ed ipnotici): grazie a questa preziosa proprietà, l’uso di questa pianta medicinale consente un miglior controllo degli stati d’ansia e svolge un’azione riequilibrante e armonizzante. D’altra parte la Lavanda è la pianta medicinale più studiata per i suoi effetti ansiolitici: viene descritta nelle monografie dell’EMA (European Medicines Agency) come Farmaco Vegetale Tradizionale indicato per il trattamento dello stress mentale di medio grado e come rimedio utile per il trattamento dell’insonnia e i suoi effetti rilassanti sono stati ampiamente verificati valutando alcuni parametri dell’attività elettrica del cervello: dopo l’inalazione dell’olio essenziale, infatti, all’esame elettroencefalografico le onde elettriche cerebrali mostrano l’andamento tipico di uno stato di relax e benessere.
Questa sua azione sedativa è evidente sia nell’animale che nell’uomo: significativo è l’effetto sul topolino da esperimento che, dopo essere stato reso iperattivo a seguito dell’assunzione di caffeina, ha riconquistato rapidamente la condizione di normalità grazie alla semplice inalazione dell’olio essenziale di Lavanda.


 
Un aiuto per gli stati ansiosi

I disturbi d’ansia rappresentano di gran lunga la malattia psichiatrica più diffusa nell’Europa occidentale e sono responsabili di una serie di manifestazioni di disagio come irrequietezza, affaticamento, difficoltà a concentrarsi, irritabilità, tensioni muscolari e difficoltà a prendere sonno. Queste importanti problematiche vengono normalmente affrontate mediante la prescrizione di farmaci ansiolitici come le benzodiazepine e gli antidepressivi, ma la Lavanda officinale ha mostrato di possedere un’azione simile proprio a quella delle benzodiazepine: un interessante studio ne paragona l’efficacia a quella della nota molecola anti-ansia Lorazepam, evidenziando un’azione analoga ma priva degli effetti collaterali derivanti dall’uso del farmaco. Gli effetti ansiolitici e sedativi dell’olio essenziale, permettono di attribuire alla Lavanda anche una significativa efficacia nel trattamento dell’insonnia, azione riscontrata nell’adulto anche mediante l’assunzione della tintura: il riposo notturno risulta migliorato, sia nella qualità che nella durata, non solo nell’adulto, ma anche nell’anziano e nel bambino.
Vari studi scientifici hanno poi evidenziato che la Lavanda vanta azioni positive anche sul tono dell’umore, dimostrando effetti antidepressivi analoghi a quella di farmaci specifici come Imipramina la cui azione viene potenziata da quella di Lavanda.

Favorisce il sonno nei bambini

In ambito pediatrico, specie per i bambini più irrequieti, prima della nanna, può essere utile effettuare un piccolo massaggio con olio essenziale di Lavanda diluito in olio di Oliva sulla pianta dei piedini: si otterrà un immediato effetto rilassante per un sonno più sereno e profondo. In occasione del bagnetto serale, invece, può essere una buona abitudine quella di disperdere nell’acqua un cucchiaio di olio di Mandorle dolci o di Oliva con quattro-cinque gocce di olio essenziale di Lavanda: l’inalazione dei composti volatili produrrà un effetto rilassante che favorirà il sonno del piccolo.

Altri effetti benefici

Durante alcune fasi particolari della vita, come ad esempio la menopausa, a causa del calo degli estrogeni cui è collegata la diminuzione dei livelli di serotonina (da cui l’alterazione dei meccanismi di termoregolazione), si possono verificare manifestazioni sgradevoli come le cosiddette vampate di calore, concausa di alterazioni psichiche anche importanti come ansietà, irritabilità e depressione: in tale contesto, l’inalazione dell’olio essenziale di Lavanda produce effetti positivi sull’incidenza e sull’intensità dei sintomi vasomotori e favorisce una condizione di rilassamento; i preziosi componenti della Lavanda agiscono non solo come “calmante dello spirito” ma anche del corpo: in caso di spasmi e crampi spesso derivanti da “somatizzazioni ansiose”, infatti, può essere utile massaggiare la zona contratta con l’olio essenziale opportunamente diluito in olio di Mandorle dolci. In caso di spasmi addominali, il massaggio dovrà essere praticato con movimento lento e circolare in senso orario e in direzione centripeta; tale applicazione è stata utilizzata anche in Pediatria per il trattamento delle coliche infantili: il massaggio sul pancino con olio essenziale di Lavanda diluito, infatti, attenua il dolore e induce un effetto calmante.

Come si utilizza

Riguardo alle preparazioni, quella più utilizzata è la classica tisana tradizionale, per la quale sono necessari 1-2 g di pianta essiccata per ogni tazza d’acqua da assumere tre o quattro volte al giorno; molto spesso si utilizza anche la tintura madre nella dose di 60-80 gocce disperse in poca acqua ripetute due o tre volte al giorno, riservando un’assunzione per la sera prima di coricarsi. L’olio essenziale può essere assunto anche per bocca, dopo i 12 anni, tramite capsule gelatinose in dose di 20-80 mg in un’unica somministrazione. Non ultima per importanza è la modalità aromaterapica: tramite l’applicazione di un paio di gocce di essenza di Lavanda sui polsi o ponendone quattro o cinque su un diffusore oppure su un semplice fazzoletto, attraverso l’inalazione delle molecole odorose, sarà più facile mitigare la rabbia e le emozioni violente, allontanando ansietà, paure e tristezza ritrovando equilibrio e armonia.

Ben tollerata dall’organismo

In generale gli estratti di Lavanda vengono tollerati molto bene dal nostro organismo: la letteratura scientifica, infatti, riporta solo sporadiche reazioni di ipersensibilità cutanea dovute all’applicazione locale dell’olio essenziale; per l’utilizzo in gravidanza, durante l’allattamento e per i bambini più piccoli, è tuttavia necessario consultare preventivamente il Medico; le altre avvertenze sono riferite a soggetti che presentano allergie specifiche ai componenti della pianta.

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