Molte persone lo amano ma altrettante lo temono. Parliamo del Botulino, con l’arrivo della pandemia l’impiego della tossina botulinica in Medicina estetica ha avuto una notevole impennata ma, nonostante ciò, il suo uso è ancora molto dibattuto da gran parte della popolazione che ritiene tale sostanza pericolosa, spesso responsabile di un aspetto innaturale e poco espressivo.
Cosa si intende per “tossina”
Il termine “tossina” non deve tuttavia trarre in inganno. La tossina botulinica è infatti un farmaco, impiegato in ambito medico da oltre 40 anni, il cui utilizzo è stato approvato dall’FDA (Food and Drug Administration) americana nel 1989; è costituita da una vera e propria neurotossina purificata, derivata dal “Clostridium botulinum”. In campo estetico viene utilizzato e commercializzato il sierotipo A di cui a tutt’oggi esistono, in Italia, 5 diverse formulazioni autorizzate per l’impiego a livello dei muscoli del terzo superiore del viso, rispettando le indicazioni di impiego approvate dalle autorità competenti. Come agisce? Una volta iniettata nel muscolo con un ago molto sottile, la tossina favorisce il rilassamento della muscolatura trattata e produce uno spianamento delle rughe di espressione che si evidenzia, per lo più, dopo 3-5 giorni. Il blocco funzionale diminuisce gradualmente in 3-6 mesi per quanto riguarda la muscolatura striata del viso, mentre in caso di blocco neuroghiandolare, nei Pazienti affetti da Iperidrosi, il blocco si mantiene un po’ più a lungo. Molteplici sono i fattori che influenzano sia il risultato estetico sia la diffusione della tossina e la sua durata, tra questi vanno annoverati la dose, la concentrazione, il volume di farmaco iniettato, così come la velocità di iniezione e il sito di inoculo nel muscolo. Va da sé che, sebbene la preparazione della tossina botulinica segua regole standardizzate per quanto riguarda la diluizione e i siti di inoculo, il risultato dipende dalle scelte del singolo Specialista e non può prescindere da un’attenta comprensione delle aspettative del Paziente, dalla conoscenza dell’anatomia dell’area da trattare e da un’attenta valutazione della massa muscolare e della densità del tessuto.
Possibilità di impiego
La tossina non è semplicemente un ottimo alleato per contrastare i segni dell’invecchiamento ma, come risulta dall’imponente letteratura scientifica e dall’esperienza clinica che ne sottolineano la sicurezza biologica, è anche un prezioso presidio per il trattamento di diversi stati patologici in ambito neurologico, oftalmico e per la cura di svariate distonie muscolari. In campo estetico l’impiego della tossina botulinica è stato autorizzato all’inizio degli anni 2000 per il trattamento delle rughe glabellari, quelle sulla fronte e, successivamente, per la cura dell’Iperidrosi, ossia l’eccessiva sudorazione. Dalla prima indicazione autorizzata (“on label”) l’uso della tossina è stato poi esteso alla muscolatura del terzo superiore del viso per la correzione delle “zampe di gallina” intorno agli occhi e delle rughe frontali. Ad oggi l’utilizzo e le indicazioni “off-label”, cioè l’impiego del farmaco in sedi diverse da quelle autorizzate, sono in continua crescita.
Rughe del viso e muscolatura
Parliamo di utilizzo “off-label” per indicare l’impiego della tossina in sedi diverse da quelle autorizzate che, tuttavia, possono essere trattate sotto la responsabilità del Medico curante, previa corretta informazione al Paziente. Alcune indicazioni “off label” trovano impiego nella correzione del “sorriso gengivale”, caratterizzato da un’ eccessiva esposizione della gengiva dell’arcata mascellare superiore, per la riduzione del Bruxismo in caso di sviluppo eccessivo del muscolo sulla mandibola (ipertono del muscolo massetere), per ridurre la contrazione del muscolo della punta del mento che si evidenzia con il classico aspetto a “buccia d’arancia” e, ancora, per ridurre quelle fastidiose “pieghe della marionetta” agli angoli della bocca, legate ad un ipertono del muscolo depressore del labbro. Ma, ancora, la tossina botulinica, detta anche “botox”, può essere impiegata per ridurre le rughe a livello del naso, migliorare il “codice a barre” nelle Pazienti che evidenziano la comparsa di rughe verticali intorno alle labbra durante i movimenti della bocca e, ancora, per migliorare il profilo mandibolare o ridurre l’ipertono del muscolo platisma del collo. Oggi, grazie ai numerosi studi in corso, la tossina botulinica trova ampio spazio di applicazione anche per migliorare patologie come l’Acne o alcuni inestetismi spesso di difficile risoluzione come le cicatrici o quando, con la tecnica cosiddetta di “micro o mesobotox”, vogliamo migliorare la fine rugosità delle guance per avere un viso più fresco e riposato.
Un percorso personalizzato
La prima visita non solo è importante per ascoltare i Pazienti ma serve anche e soprattutto per osservarli mentre parlano, capire come i muscoli mimici si contraggono con le varie espressioni, notare la diversa profondità e disposizione delle rughe. Questo consente di effettuare un’accurata mappatura dei punti di inoculo, di personalizzare le dosi da iniettare e, se necessario, consigliare sedute più ravvicinate o in combinazione con altri trattamenti, come acido ialuronico o Laser. Indispensabili le fotografie pre e post-trattamento, sia a riposo che durante la mimica. Buona norma è quella di effettuare un controllo a distanza di 15 giorni quando l’effetto della tossina si è manifestato completamente, per eventuali piccoli ritocchi. Il trattamento con tossina botulinica, indipendentemente dal tipo impiegato, può essere ripetuto dopo tre/quattro mesi.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Le controindicazioni, oltre ad un ipersensibilità agli eccipienti in essa contenuti, quali albumina, lattosio e saccarosio, all’interazione con farmaci come gli antibiotici e a condizioni particolari come la gravidanza e l’allattamento, sono legate alla presenza di Malattie neuromuscolari come la Sclerosi Laterale Amiotrofica, la Miastenia e la Sindrome di Lambert Eaton. Gli effetti collaterali sono quelli comuni a qualsiasi pratica iniettiva e sono rappresentati da un leggero dolore, piccoli ematomi, arrossamento e bruciore nei siti di inoculo del farmaco; rara la comparsa di Cefalea che in genere non persiste più di qualche ora. Eventuali eventi avversi sono molto rari e in genere legati alla “mal-practice”; sono comunque poco significativi e completamente reversibili in qualche settimana. Nelle prime 24 ore dall’intervento è buona norma attenersi alle indicazioni fornite dal Medico curante per evitare un’eventuale anomala diffusione del farmaco. Sono sicuramente l’esperienza e la competenza del Medico che possono garantire ai Pazienti risultati soddisfacenti. I Pazienti oggi vogliono migliorare il loro aspetto in modo naturale, avere un viso fresco e rilassato, sentirsi attraenti e sicuri, eliminare qualche ruga ma mantenere quella mimica che consente di manifestare e condividere le emozioni, a qualsiasi età, e soprattutto la propria unicità.