Caratterizzata da disturbi anche visivi, la Cefalea oftalmica è una forma di mal di testa abbastanza comune ma dai sintomi estremamente vari.
Il mal di testa può essere del tipo “Emicrania” ovvero interessare una parte della testa (nella maggior parte dei casi), ma può anche localizzarsi in aree diverse, come nuca, fronte o attorno alle orbite.
Ancora più vari sono i sintomi visivi: i Pazienti descrivono disturbi alla vista molto diversi tra loro. “Vedo a quadretti, vedo scintille, vedo saette a zig zag, vedo buchi, vedo macchie colorate...”. Il sintomo più frequente è comunque la comparsa di luci colorate e lampi, e il “disfarsi” dell’immagine visiva che si scompone, perde la sua integrità e assume le caratteristiche di qualcosa di irreale.
Colpisce individui stressati
I motivi per cui la Cefalea oftalmica insorge non sono noti: talvolta il disturbo può avere origine da un difetto visivo non corretto (Ipermetropia e Astigmatismo ma anche Miopia), oppure può dipendere da un problema di tipo chiaramente neurologico o nervoso (ad esempio Nevralgie trigeminali, eccesso di tabacco e di farmaci, ansia).
Va detto però che la causa più frequente è psicologica: la Cefalea oftalmica colpisce infatti individui stressati, ansiosi, stanchi e quindi è indizio della necessità di riposo.
Come diagnosticarla?
Quando i disturbi visivi sono binoculari, interessano cioè entrambi gli occhi (e ciò avviene nella grande maggioranza dei casi), la diagnosi è semplice: si capisce con facilità che non è un problema oculare, ma di origine circolatoria cerebrale.
La diagnosi risulta invece più complicata quando i disturbi visivi sono monolaterali, si verificano cioè con interessamento di un solo occhio: problemi importanti della retina, quali trazioni e rotture, provocano la visione di macchie e lampi. Quindi, in questi ultimi casi, occorre prendere in considerazione l’ipotesi che si tratti di una malattia organica all’occhio e non solo di transitori disturbi funzionali.
Mal di testa forte e invalidante
Il dolore alla testa che si avverte può derivare da anomalie che si manifestano a livello cerebrale per cause non sempre conosciute (Cefalea primaria), ma solitamente circolatorie (soprattutto vasodilatazione), a seguito dell’attivazione di alcune fibre nervose o della contrazione di alcuni muscoli del collo e della testa.
Il mal di testa è di solito forte e invalidante. Può essere preceduto da una fase “premonitrice”, chiamata “aura” (Emicrania con aura tipica), caratterizzata dalla presenza di disturbi visivi definiti “scotomi scintillanti” (visione di flash e lampi di luce) e/o neurologici (disturbi della forza muscolare, della sensibilità e del linguaggio, malessere indefinibile).
Il mal di testa può durare mediamente dai 5 ai 20 minuti e comunque, generalmente, non più di 60 minuti. Vi sono comunque forme di Emicrania in cui la sintomatologia che si presenta durante l’aura non è accompagnata da mal di testa (aura emicranica non seguita da Cefalea).
La frequenza è molto varia: ci sono soggetti che accusano uno o due episodi all’anno e altri invece che hanno più crisi in uno stesso giorno. Vi sono quindi Pazienti la cui qualità della vita è compromessa in modo importante dalla Cefalea oftalmica.
Cosa fare?
Una visita oculistica è importante per escludere che vi siano cause oculari, che vanno dalle lesioni retiniche ai più banali difetti visivi mal corretti. Una volta escluse tali cause, occorre imparare a “gestire” le crisi di “mal di testa”. Occorre innanzitutto non spaventarsi: la consapevolezza che si tratta di un disturbo funzionale e non di una malattia aiuta ad abbreviare le crisi e a renderle meno frequenti.
È poi opportuno che ai primi segnali di crisi il Paziente si metta a sedere o si stenda in un luogo abbastanza buio per evitare gli stimoli visivi che sono spesso la causa scatenante la crisi (tecnicamente “trigger” ovvero il “grilletto” da cui partono i disturbi).
Prima di assumere farmaci ci sono rimedi sempre a portata di mano: il più importante è il caffè. Un caffè doppio (o anche una delle tante bevande contenenti caffeina) solitamente abbrevia molto la Cefalea. Talvolta, se la crisi di mal di testa è preceduta da aura o da disturbi visivi, l’assunzione precoce di caffeina porta alla cosiddetta “Cefalea oftalmica senza Cefalea”, ovvero i disturbi visivi non sono accompagnati da Cefalea o la Cefalea, se insorge, è più breve ed è meno dolorosa.
Quando consultare il Neurologo?
Nei casi più gravi, ovvero quando le crisi sono frequenti con sintomi neurologici evidenti (come mancanza di forza, spasmi, vertigini, nausea o parestesie), bisogna consultare un Neurologo.
La terapia gestita dal Neurologo potrà essere più complessa: possono essere prescritti derivati dell’ergot, triptani e molecole che inibiscono parzialmente la trasmissione tra neuroni.
In conclusione, è importante ribadire che la Cefalea oftalmica è spesso solo un disturbo funzionale che si supera con la serenità e la consapevolezza, un angolino buio e una tazza di caffè.