Stampa questa pagina

Muscoli e attività fisica, strumenti per il benessere

Autore: intervista a Dott. Michelangelo Giampietro

Una corretta attività fisica può favorire il mantenimento o il recupero del tono muscolare, della mobilità e di una valida funzione cardiaca e respiratoria 

Nell’immaginario collettivo alla parola muscolo, immediatamente il pensiero corre alla palestra, al desiderio di un fisico scolpito, ma c’è molto di più! É, infatti, grazie ai muscoli che ci muoviamo, sorridiamo, respiriamo, digeriamo e regoliamo le nostre funzioni vitali ed è solo riconoscendone l’importanza che si può decidere di puntare a mantenerli in salute, principalmente con il movimento regolare e la sana alimentazione.
Grazie ai muscoli quindi regoliamo le nostre funzioni vitali senza mai dimenticare che abbiamo un muscolo più importante di tutti, che mantiene in attività l’organo che è sede della vita e dei sentimenti, il cuore; ed è anche al cuore che si orienta il nuovo volume proposto, nell’anno del suo 30° anniversario, dalla Fondazione Istituto Danone per continuare a diffondere conoscenza, prevenzione e sane abitudini: Muscoli in Salute - La Chiave del benessere a tutte le età (a cura di Silvia Di Maio e Federico Mereta - Edizioni Gribaudo).
Al suo interno, sono stati inseriti programmi di allenamento pratici e dettagliati in relazione a ciascun livello di salute e abilità motorie, con l’obiettivo di mantenere e migliorare l’efficienza fisica, attraverso semplici esercizi di condizionamento cardiovascolare- muscolare, flessibilità ed equilibrio.
Per approfondire questo interessante tema, abbiamo rivolto alcune domande a uno degli esperti che hanno contribuito alla stesura del volume, il Dottor Michelangelo Giampietro, Specialista in Medicina dello Sport e Scienza dell’Alimentazione.

Dottor Giampietro, a volte tendiamo a dare per scontato il benessere del nostro corpo, trattandolo quasi come una macchina che, finché non ci dà problemi, non necessita di particolari cure ed attenzioni; fra gli elementi che ne favoriscono il buon funzionamento, senz’altro i muscoli giocano un ruolo fondamentale, ma cosa succede quando il tono muscolare non è più quello di una volta?
Forse non tutti sanno che passati i 30 anni la massa  muscolare cala e che, superati i 75 anni, la forza muscolare può ridursi del 60%. Insomma: conoscere i muscoli, nel corso della vita, significa acquistare benessere e per farlo, oltre all’alimentazione e allo stile di vita, è fondamentale mantenere negli anni un adeguato allenamento ed esercizio fisico.

Quali sono quindi i vantaggi dell’essere fisicamente attivi?
L’attività fisica consente certamente di consumare energia per bilanciare quella introdotta con l’alimentazione, in questo modo favorendo la riduzione del grasso corporeo; ma rappresenta anche un fattore protettivo contro molte malattie (cardiovascolari, Diabete, Tumori, ecc.) per la sua azione antinfiammatoria e antiossidante, che contribuisce ad aumentare la salute e l’efficienza di tutto l’organismo, anche di cuore e polmoni, non solo nelle persone obese o in sovrappeso.

Quando è necessario iniziare a muoversi con regolarità?
Svolgere attività fisica in modo regolare è un’abitudine che deve iniziare fin da bambini. Come accade anche per le nostre ossa, infatti, quanto più muscolo accumuliamo in età giovanile, tanto maggiore sarà il “conto in banca”, ovviamente in chiave biologica, che saremo riusciti a ottenere e tanto più ne avremo a disposizione per la pensione, una volta superata la soglia degli “anta”.

Si può quindi dire che l’attività fisica riduca il rischio di ammalarsi?
Assolutamente sì. Una corretta attività fisica può favorire il mantenimento o il recupero del tono muscolare, della mobilità e di una valida funzione cardiaca e respiratoria. Ma non solo! È forse meno intuitivo, ma è fondamentale anche l’impatto positivo che l’attività fisica può esercitare sull’autonomia della persona. In seguito al lavoro muscolare, infatti, l’organismo produce molte sostanze ad azione positiva per la sua salute globale, e tra queste vi sono anche le beta-endorfine. Si tratta di sostanze oppioidi prodotte dalle nostre cellule, in grado di aumentare la sensazione di benessere psicologico e la tolleranza al dolore. Inoltre, queste molecole possono ridurre la paura e l’aggressività, coadiuvando persino le relazioni sociali.


Tante buone nuove, quindi! Ma ci sono dei limiti?
L’attività fisica regolare è un toccasana per la salute, a tutte le età. I primi a giovare del movimento sono i nostri muscoli, specialmente quando si svolgono attività appositamente personalizzate e pensate per le diverse fasi della vita. Avere dei muscoli in salute, a sua volta, contribuisce al benessere dell’intero organismo, ma se si esagera e non si è allenati, l’attività fisica può essere dannosa! Quindi fare movimento, ma con giudizio!

Se è vero che l’attività fisica regolare facilita il mantenimento del benessere, quindi è anche innegabile che “il troppo stroppia”... Quando ci cimentiamo in sforzi che il corpo non è in grado di sostenere, i rischi diventano superiori ai benefici?
Esattamente, e questo discorso vale, in primis, per un muscolo tutto particolare, specializzato, chiamato miocardio, che altro non è che il tessuto muscolare che permette al cuore di contrarsi e di “battere”. In altre parole, non bisogna rischiare la Sindrome di Highlander, quadro caratterizzato da richieste eccessive al proprio fisico, fatte inoltre senza avere il necessario allenamento.
Pertanto il detto “tutto muscolo e poco cervello” andrebbe cambiato in “muscoli, cervello e microbiota intestinale vanno di pari passo”, basti pensare che i muscoli formano il 40% del peso corporeo e ne possediamo più di 600; chi pratica un’attività fisica continuativa, in particolare in età avanzata, non ottiene soltanto benefici per la prevenzione dei disturbi cardiovascolari, ma anche per la funzionalità del cervello!

Ma quindi i muscoli cambiano con l’età?
Noi cresciamo e il muscolo cresce con noi, fino a raggiungere il picco massimo intorno ai 30 anni, passati i quali inizia invece lentamente a diminuire. La perdita di massa muscolare associata all’età può sfociare in un circolo vizioso: meno ci si muove, più si perde muscolo e più si perde muscolo, meno ci si muove. Il muscolo risente dell’età anche nei più “giovani dentro”: dai 70 anni in poi, ogni 10 anni, si perde circa il 15% della massa muscolare, che significa che a settant’anni il peso della muscolatura si è ridotto, rispetto al massimo sviluppo in età giovanile, del 40-45%. Muoversi diventa quindi fondamentale in quanto la quantità di muscolo cambia con il passare degli anni.

Infine, Dottor Giampietro, ci dica qualche piccola curiosità su sua maestà il Muscolo...
Ad esempio, lo sapevate che per fare un passo muoviamo circa 50 muscoli e per camminare oltre 200 e che per sorridere muoviamo 17 muscoli mentre per aggrottare le ciglia 43? Inoltre, con l’allenamento può anche verificarsi la rottura delle fibre muscolari che permettono la crescita del muscolo!
Il dolore muscolare post-allenamento si avverte solitamente dopo 24-48 ore e molti lo attribuiscono all’acido lattico, ma non è affatto così. I dolori dopo un allenamento svolto in modo corretto sono dovuti al cosiddetto DOMS, ovvero “Delayed Onset Muscle Soreness”, cioè indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata, che nulla ha a che fare con l’incolpevole acido lattico.
È possibile misurare la forza del muscolo con una stretta di mano, tanto che si è evidenziato che le persone con le mani forti presentano una forza generale molto sviluppata, e spesso può essere utilizzato anche come test di forza generale. I muscoli utilizzano il glucosio come fonte di energia e sono tra i protagonisti nel controllo degli zuccheri nel sangue.

Cron Job Starts