Con il termine Epilazione si definisce la rimozione della parte non visibile dei peli (bulbo) che noi tutti, in misura maggiore o minore, abbiamo sulla pelle e, in seconda istanza, anche della parte visibile. Si può procedere con questa operazione su qualsiasi area cutanea, sia maschile che femminile, anche di Pazienti affetti da Ipertricosi (presenza di eccesso di peli) e Irsutismo (presenza di eccesso di peli in aree in cui normalmente non sono presenti). Una buona Epilazione richiede, innanzitutto, una grande conoscenza di come la luce e la pelle interagiscono fra loro, un’ottima capacità dell’operatore di personalizzare il trattamento e una tecnologia medicale (Laser o Luce pulsata) da conoscersi fin nei dettagli.
Quando parliamo di Epilazione
Il trattamento di Epilazione si distingue da quello di Depilazione; quest’ultimo consiste nella rimozione, con tecniche diverse (ceretta, crema, rasoio, ecc.), della sola parte visibile del pelo cioè il fusto, il che provoca una successiva ricrescita dei peli con un continuo ricorso, in tempi più o meno frequenti, alla loro rimozione. Le difficoltà incontrate per ottenere un’Epilazione permanente, ma ricordiamoci mai definitiva, derivano dalla necessità di distruggere follicolo e bulbo pilifero in maniera completa, senza danneggiare i tessuti circostanti; tale rimozione viene effettuata attraverso l’uso di tecnologie come la Luce pulsata (IPL medicale) e il Laser (Alessandrite, Diodo, NdYAG), entrambe validate dalla letteratura medico-scientifica.
Preziosa energia luminosa
L’efficacia delle tecniche utilizzate si basa sul principio della fototermolisi selettiva: in pratica l’energia luminosa erogata da una sorgente Laser (monocromatica, monoenergetica e perfettamente collimata) o da una Lampada IPL allo xenon (di lunghezza d’onda fra 515 e 1200 nm) selezionata in base alle caratteristiche del pelo, viene catturata dal pigmento del fusto (parte visibile del pelo), convogliata nel bulbo pilifero e, qualora sia presente melanina (cosiddetta fase anagen, cioè di crescita del bulbo), crea un danno irreversibile. Di conseguenza, solo i bulbi in fase di crescita potranno essere effettivamente danneggiati in modo irreversibile durante una seduta (all’inizio la percentuale è molto bassa); gli altri bulbi, invece, in fase catagen o telogen (fasi di blocco co della crescita e caduta dei peli), subiscono semplicemente uno shock termico che ne provoca uno sviluppo più lento. Sono quindi necessarie numerose sedute per trattare il maggior numero possibile di follicoli piliferi ed è proprio la successione delle sedute con tempistica prestabilita e, soprattutto, personalizzata in base alle necessità, che consentirà ai bulbi di sincronizzarsi nella fase anagen, in modo tale che la risposta al trattamento cresca via via che si procede con i trattamenti.
Più sedute per un ottimo risultato
Allo stato attuale si può affermare che, con le tecnologie disponibili, è possibile ottenere una riduzione dell’80% dei peli presenti con risultati duraturi; quelli che potrebbero rimanere risultano diversi dai precedenti sia per diametro che per colore, in altre parole, sono molto più sottili e chiari e quindi di più facile gestione. Dopo le prime tre sedute la maggior parte dei Pazienti ottiene una riduzione significativa della quantità dei peli, sia per la mortificazione dei bulbi sia per un loro rallentamento nel processo di crescita; tuttavia è necessario proseguire con almeno altri tre o quattro trattamenti per poter garantire una stabilità dei risultati ottenuti. Di solito il numero di sedute varia da 5 a 9 ma, come per tutte le procedure di Medicina estetica, la risposta è variabile in base all’esperienza dell’operatore e alla situazione personale del Paziente (assetto ormonale, colore della pelle, densità dei peli). La prima seduta ha lo scopo di sincronizzare la fase anagen (crescita) alla fase non anagen (decrescita) del pelo: ciò può causare un’apparente ricrescita che, in realtà, non è altro che una crescita contemporanea di tutti i peli rimasti.
Preparazione e trattamento
Prima di procedere alla seduta, al Paziente vengono fatti indossare degli occhiali specifici per proteggersi dalla lunghezza d’onda in uso. Quindi la pelle viene lavata e deve apparire priva di lesioni. I peli devono essere rasati e cortissimi (massimo 0,5 mm) altrimenti si rischia di disperdere l’energia sulla loro lunghezza con il rischio di inefficacia e di bruciature cutanee. Se il sistema di Depilazione precedente consisteva nell’utilizzo di ceretta, questa deve essere effettuata almeno un mese prima dei trattamenti, così da consentire la ricrescita anche dei peli precedentemente strappati; per il rasoio, invece, sono sufficienti un paio di giorni. Più peli sono presenti, più possibilità ci sono di colpire bulbi in fase anagen (crescita) e quindi di eliminarli. A questo punto, la seduta consiste nell’erogare impulsi di energia luminosa Laser o di Luce pulsata (attraverso una guida ottica in zaffiro e un gel freddo di accoppiamento preventivamente distribuito sulla pelle, viene applicata una luce intensa) sino alla copertura completa dell’area da trattare. È possibile avvertire disagio o dolore (sensazione di puntura o di bruciore o di schiocco di elastico sulla cute) che tuttavia la maggior parte dei Pazienti è in grado di tollerare senza problemi. Inoltre, esiste un ridotto rischio di reazioni allergiche, come ad esempio modifiche alla struttura e alla pigmentazione della pelle: per questo motivo, nel corso della prima sessione, viene eseguito un Test allergologico sull’area da trattare (non sempre necessario se l’operatore è esperto) e, laddove la prudenza lo richieda, il trattamento verrà eseguito a “macchia di leopardo”.
Indicazioni...
Il trattamento con Tecnologie Laser e Luce pulsata medicale è indicato per la rimozione dei peli superflui da qualsiasi superficie cutanea, ed è finalizzato alla riduzione costante a lungo termine dei peli nei tipi di pelle I-V o alla riduzione permanente della ricrescita. È il trattamento per eccellenza nei casi di Ipertricosi, Irsutismi di origine ormonale (per esempio sul mento) e nei soggetti affetti da Follicolite, qualora questa dipenda da un eccesso di sebo o da un diametro importante del pelo (la ghiandola sebacea e il fusto del pelo condividono la stessa uscita e sono in competizione, per cui qualsiasi trattamento per eliminarlo diverso dall’Epilazione potrebbe causare Follicolite).
... e controindicazioni
La riduzione permanente della ricrescita viene definita come una “riduzione costante a lungo termine della ricrescita pilifera” dopo un regime di trattamento. Non è possibile infatti per nessun tipo di Laser, tanto meno con tecniche antecedenti, determinare a priori e in modo preciso il numero di sedute, le tempistiche e la qualità dei risultati. Tali tecniche non possono essere utilizzate sulla cute affetta da Neoplasie cutanee maligne, lesioni precancerose, in presenza di nei atipici, su cute sede di infezioni o lesioni cutanee come Herpes, Lupus eritematoso sistemico, AIDS, in Pazienti che stanno effettuando Terapia immunosoppressiva o con farmaci fotosensibilizzanti (tetracicline, fluorchinolonici, isotretinoina, antistaminici, iperico o anticoagulanti), su persone con recente esposizione al sole, su pelli eccessivamente secche, con storia di Disturbi ormonali non controllati, Coagulopatie emorragiche e, ancora, in caso di gravidanza e allattamento. Per tutti questi motivi, prima di ciascun trattamento, il Medico esegue sempre un’accurata anamnesi del Paziente.
Effetti collaterali
L’Epilazione può comportare nelle zone trattate arrossamento e sensazione di calore che può perdurare anche per 24-48 ore, mentre l’insorgenza di un leggero gonfiore e arrossamento attorno ai follicoli (Edema perifollicolare) è una reazione voluta e significativa del buon esito del trattamento. In rari casi è possibile osservare sulla cute trattata aree di iperpigmentazione o di ipopigmentazione quasi sempre transitorie, soprattutto se l’area in oggetto era stata, in precedenza, esposta al sole. In rarissimi casi, dopo la seduta, possono risultare ustioni con vescicole, tuttavia transitorie e con ripristino totale dell’integrità della pelle. Cicatrici cheloidee, su esiti di ustioni, sono state descritte in letteratura in quei Pazienti che presentano una tendenza genetica alle cicatrici. In occasioni sporadiche, il trattamento può risultare inefficace o dare luogo a possibili infezioni dell’area trattata, se non vengono seguite le indicazioni prescritte. In generale non si conoscono particolari svantaggi nell’applicazione di questo tipo di trattamenti, a patto che i soggetti vengano rigorosamente selezionati, seguiti in ambienti dedicati, e da Medici esperti anche nel trattamento di eventuali effetti indesiderati.
Ancora qualche consiglio
Non è opportuno eseguire il trattamento di Epilazione sulla pelle abbronzata (anche da Lampada UVA), non perché non sia possibile, ma perché l’efficacia non potrà essere comparata alla stessa operazione effettuata su cute normale e chiara. Il tempo che deve intercorrere dall’ultima esposizione al sole al trattamento di Epilazione deve essere di almeno due mesi e, laddove dovesse persistere l’abbronzatura, è consigliato l’uso di scrub cutaneo; in caso di cute eccessivamente secca può essere consigliata anche una crema all’urea (10%) nei dieci giorni che precedono la seduta. È consentito esporsi al sole, ma sempre con fotoprotezione, dopo un mese dall’ultima seduta, in modo tale da evitare eventuali iperpigmentazioni. Nel caso di depilazione al viso è consigliato fotoproteggersi anche durante la stagione invernale con creme fotoprotettive SPF 50+. Nei 30 giorni che precedono la seduta, per togliere i peli si deve usare solamente il rasoio, così da indurre la crescita del maggior numero di peli possibile; l’ultima rasatura prima della seduta potrà avvenire da circa 2 giorni (nelle prime sedute) fino a 5 (nelle ultime) per un rallentamento importante della crescita del bulbo. Si raccomanda di non utilizzare cosmetici subito dopo il trattamento, solo creme lenitive, e di procedere con il trucco dopo almeno un giorno; inoltre è opportuno seguire una prassi igienica accurata, soprattutto se il trattamento riguarda grandi superfici, evitare bagni troppo caldi, massaggi e attività sportive violente finché la pelle non abbia riacquistato l’aspetto normale. I trattamenti, in genere, si ripetono dopo 3-4-6-8-12 settimane a seconda dell’area considerata, del tempo trascorso dalla prima seduta, dal numero complessivo delle sedute e dalla risposta biologica del Paziente.