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Carotenoidi, i colori del benessere

Autore: Prof.ssa Lucia GuidiDott. Marco Landi

Oltre a determinare la colorazione di alcuni alimenti, i carotenoidi svolgono importanti funzioni antiossidanti e di prevenzione verso numerose patologie

Importanti molecole organiche, appartenenti alla grande classe dei terpeni, i Caroteneoidi vengono spesso associati all’immagine della carota, poiché il primo pigmento isolato, il carotene, fu ritrovato proprio in questo ortaggio.
La loro importanza è dovuta alla loro struttura chimica che li rende potenti antiossidanti in grado di neutralizzare efficacemente i radicali liberi, proteggendo le cellule e il DNA. Per questo motivo sono in grado di svolgere una funzione di prevenzione nei confronti di importanti processi patologici come neoplasie, malattie cardiovascolari e degenerative.

La colorazione

I Carotenoidi sono i pigmenti responsabili della colorazione dal rosso al violetto di molte piante ma anche di alghe e batteri. Essi sono infatti presenti in tutti gli organismi che effettuano la fotosintesi, nei quali svolgono un ruolo cruciale nella protezione dai danni causati dalla luce. Determinano quindi il colore di molti ortaggi e frutti come agrumi, ananas, albicocca, mango, carota, pomodoro, oltre che dei fiori ma sono presenti anche nelle foglie dove sono mascherati dalla presenza della clorofilla. I Carotenoidi sono presenti anche nel mondo animale dove sono responsabili della colorazione di uccelli come l’iris e il canarino o di organismi marini come i crostacei e il salmone. Infine, sono presenti in notevole quantità anche negli insetti tra cui ad esempio la coccinella.

Caroteni e xantofille

Da un punto di vista chimico i Carotenoidi sono lunghe catene di carbonio (formate da 40 atomi), con la presenza anche di doppi legami, che possono presentare o meno l’ossigeno. Nel primo caso si chiamano caroteni, nel secondo caso xantofille.
Ad oggi sono stati identificati circa 750 caroteni, ma certamente quelli più conosciuti sono i beta-caroteni e gli alfa-caroteni e circa 60 di essi presentano attività provitaminica, in quanto convertiti nell’organismo animale in vitamina A (retinolo).
Tra le xantofille le più conosciute vi è certamene la luteina. A seconda della loro struttura chimica, attribuiscono le colorazioni dal rosso (licopene), all’arancio (alfa-, beta- e gamma-carotene) sino al giallo (luteina, criptoxantina e violaxantina).
Il colore di frutta e ortaggi non deve tuttavia confondere poichè in alcune piante verdi, come il cavolo verde scuro rispetto al cavolo verde pallido, il contenuto in Carotenoidi è maggiore. Nella frutta invece il contenuto può cambiare in funzione della maturazione del frutto stesso.
In base alla loro attività biologica, i carotenoidi si suddividono essenzialmente in:

  • Carotenoidi provitaminici (beta-carotene, alfacarotene e gamma-carotene);
  • Carotenoidi che non hanno attività provitaminica (licopene, luteina, zeaxantina, criptoxantina);
  • altri Carotenoidi (violaxantina, astacene, astaxantina, crocetina, bixina, xantofilla). 

Carotenoidi provitaminici, per la salute degli occhi e non solo

La vitamina A, che deriva direttamente dai Carotenoidi, è essenziale negli organismi animali dove viene immagazzinata nei tessuti adiposi e nel fegato. Data la sua liposolubilità, anche la sua biodisponibilità dipende dal contemporaneo consumo di grassi, oltre che dalle modalità di cottura e dalla conservazione degli alimenti. Le sue funzioni nell’organismo animale sono molteplici, tra cui: crescita e riproduzione della cellula, visione oculare e modulazione del sistema immunitario.
I Carotenoidi sono presenti, come retinolo, in diversi alimenti di origine animale come: fegato, latte, uova, burro e formaggi.
Nella forma di provitamina sono presenti in: frutta e ortaggi dal colore giallo, arancio, rosso, verde e in genere negli ortaggi da foglia. Il beta-carotene è il più abbondante e il più importante Carotenoide nella dieta dell’uomo e, tra i 50 carotenoidi che possono essere convertiti in vitamina A, il beta-carotene è quello con attività pro-vitaminica più elevata. Le principali sorgenti di beta-carotene sono rappresentate da frutta e ortaggi dal colore giallo/arancio, ed anche gli ortaggi da foglia. Alcuni fattori aumentano la biodisponibilità del betacarotene tra cui la cottura e la presenza di grassi.


Carotenoidi non provitaminici, lotta alla degenerazione maculare

Luteina e zeaxantina sono presenti in elevata quantità nella regione maculare, nella retina e nel cristallino dell’occhio, dove prevengono e/o curano la degenerazione delle cellule visive, contrastando gli effetti dannosi dei radicali liberi indotti dai raggi UV. Numerosi studi hanno evidenziato come questi due Carotenoidi riducano il rischio di insorgenza (o comunque ne rallentano la progressione) della degenerazione maculare senile. Questi Carotenoidi diffusi nel mondo vegetale sono particolarmente presenti nella negli spinaci e negli ortaggi da foglia in genere.

Licopene, le proprietà anticancerogene

Questo Carotenoide è presente in elevate concentrazioni nel pomodoro maturo al quale attribuisce la tipica colorazione e rappresenta dall’80 all’85% di tutti i carotenoidi presenti in questo frutto. Tuttavia, si ritrova in notevoli quantità anche in anguria, albicocca e pompelmo rosa.
Tra i Carotenoidi è certamente quello con la maggiore capacità antiossidante. Nell’organismo animale si accumula nel fegato, nei testicoli, nelle ghiandole surrenali e nella prostata. La biodisponibilità di questo carotenoide, come quella di tutti gli altri, è molto influenzata dalla presenza di grassi nella dieta. Infatti, le sostanze grasse favoriscono l’estrazione del licopene.
Il licopene ha molteplici attività ed è in grado di agire a diversi livelli. Diversi studi scientifici hanno evidenziato la sua azione preventiva e curativa sui Tumori della prostata. D’altra parte, il licopene favorisce la prevenzione delle Malattie cardiovascolari, in quanto in grado di diminuire la conversione del colesterolo LDL nella forma che determina le placche aterosclerotiche alla base di numerose patologie, pertanto evita l’ostruzione delle arterie coronariche e quindi è in grado di prevenire infarti e ictus. Il licopene ha un’azione positiva anche sulla prevenzione dei Tumori dell’apparato digerente, della bocca, dello stomaco e infine del colon e dell’intestino. Numerosi studi hanno inoltre evidenziato che il consumo di licopene è associato ad una riduzione dell’incidenza del Tumore dell’esofago. Gli studi si sono ampliati ed hanno dimostrato come questo Carotenoide svolga un effetto preventivo verso il Tumore al pancreas, ma anche sul Cancro alla cervice.
Inoltre è stato evidenziato che persone anziane affette da malattie degenerative come Alzheimer e Morbo di Parkinson e con bassi livelli di licopene nel plasma, avevano maggiori difficoltà a svolgere le normali attività di movimento e coordinamento.

Protezione dai raggi UV

Altra azione positiva del licopene è quella protettiva nei confronti dell’esposizione al sole (e quindi ai raggi ultravioletti UV) della pelle. Gli UV, infatti, inducono la produzione delle specie radicaliche che causano danni ossidativi alle cellule, ma sono anche in grado di diminuire il livello di carotenoidi nel plasma.
Il licopene è in grado di assorbire le radiazioni UV e, anche per la sua elevata capacità antiossidante, è in grado di proteggere la pelle dagli effetti del fotoinvecchiamento.
In conclusione, ancora una volta emerge come la natura ci fornisca potenti molecole chimiche in grado di preservare e, addirittura, curare, alcune importanti patologie.

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