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Parodontite, un fattore di rischio per alcune malattie

Autore: Dott. Aldo Nobili

Studi scientifici hanno evidenziato che la Parodontite rappresenta un possibile fattore di rischio per Malattie sistemiche importanti

La Parodontite è un’infezione che colpisce il parodonto, cioè il tessuto di sostegno dei denti attraverso cui le radici sono ancorate alle ossa, e costituisce una delle malattie infiammatorie croniche con più alta prevalenza nella popolazione. Con il passare del tempo la Parodontite provoca la distruzione progressiva dei tessuti di sostegno dei denti (osso alveolare e legamento parodontale) e può essere responsabile di gravi menomazioni orali, costituendo la prima causa di perdita dei denti con condizioni che, oltre a tradursi in una limitazione della funzione, hanno un grave impatto negativo sulla vita di  relazione, compromettendo l’estetica del sorriso e rappresentando la principale causa di Alitosi.
Può colpire soggetti di ogni età, dai bambini agli anziani. Nella sua forma grave affligge almeno il 10-15% della popolazione italiana adulta, mentre nella sua forma più lieve arriva ad interessare fra il 20 e il 30% delle persone.

I fattori di rischio

Questa infezione è provocata da batteri che vengono acquisiti abbastanza precocemente nel corso della vita, probabilmente all’interno del nucleo familiare o con contatti interpersonali intimi. La sola presenza dei germi tuttavia non è sufficiente allo sviluppo della malattia; entrano infatti in gioco anche predisposizioni genetiche e stili di vita poco sani, tra cui il fumo, la cattiva igiene orale e un’alimentazione scorretta.
I fattori di rischio più importanti sono rappresentati dalla presenza di Malattie sistemiche, come per esempio il Diabete non controllato. Da notare che una patologia molto simile alla Parodontite (Peri-implantite) può colpire gli impianti dentali che vengono utilizzati per sostituire i denti mancanti.

Il ruolo della prevenzione

La diffusione della patologia è amplificato dalla carente diagnosi precoce e dalla mancanza di terapie appropriate, insieme all’effettiva disinformazione di larga parte della popolazione che non conosce le regole di una corretta prevenzione primaria e secondaria, da effettuare attraverso mezzi meccanici (spazzolino, scovolino o filo interdentale) e chimici (collutorio), regolari controlli dal Dentista o dall’Igienista dentale, adozione di stili di vita sani e cura per il proprio corpo.

Correlazione con la Malattia cardiovascolare...

Oltre ai danni relativi al cavo orale, con conseguente perdita delle funzioni masticatoria e fonatoria, nonché gravi problemi estetici, sono emerse problematiche dovute a correlazioni con importanti Patologie sistemiche, tra le quali la Malattia cardiovascolare che è al primo posto tra le cause di mortalità in Italia e in Europa.
Una prima osservazione è che la Malattia cardiovascolare condivide con la Parodontite numerosi fattori di rischio, quali età, sesso, stato socio-economico, stress e fumo. A questo si affianca l’elevata incidenza di Malattie cardiovascolari nei Pazienti affetti da Parodontite, evidenziata dalla letteratura mondiale, il cui studio più recente ha coinvolto circa trentamila individui.



Sono diverse le ipotesi formulate su come un’infiammazione in bocca possa aumentare il rischio di Infarto. Una chiama in causa la possibilità di un passaggio diretto dalla bocca al sistema circolatorio dei batteri responsabili della Parodontite, mentre altre suggeriscono il coinvolgimento di meccanismi indiretti, come una possibile risposta autoimmunitaria, o il ruolo svolto dall’infiammazione. Quest’ultimo sembra particolarmente interessante: l’infiammazione parodontale si accompagna ad una notevole produzione di mediatori dell’infiammazione che potrebbero passare nel sangue provocando danni a distanza, per esempio una disfunzione a livello dell’endotelio, il rivestimento interno dei vasi sanguigni.

...e con il Diabete

Altra associazione importante è quella tra Parodontite e Diabete, che è una delle Malattie croniche più frequenti; in Italia sono oltre due milioni i soggetti affetti, mentre è almeno di un milione il numero di individui che ne soffrono senza saperlo.
L’esistenza di una correlazione fra queste due malattie è stata osservata fin dagli anni ’50, e la frequenza con cui la Parodontite colpisce i diabetici è tale da portare gli Specialisti a definirla “la sesta complicanza del Diabete”. In pratica si ritiene che la presenza di Malattia parodontale possa peggiorare il controllo del Diabete. In effetti, si stima un rischio di circa tre volte superiore rispetto alla popolazione normale, soprattutto nei casi in cui si effettuino sporadici controlli glicemici. Quindi, considerata la stretta relazione tra Diabete e Parodontite, si comprende per quale ragione è particolarmente importante per il diabetico avere gengive sane e un buon livello di igiene orale e, di rimando, un bravo Odontoiatra dovrebbe essere particolarmente attento a verificare la possibilità che il Paziente possa essere diabetico. Lo studio odontoiatrico può quindi offrire l’opportunità di individuare la presenza di Diabete in un soggetto non consapevole di esserne affetto.

Parodontite e parto pretermine

Altro importante legame fra Parodontite e problematiche dell’intero organismo è quello con il parto pretermine, che è stato ipotizzato per la prima volta qualche anno fa da parte della Società Italiana di Parodontologia. L’ipotesi ha suscitato un vivo interesse, in quanto il parto pretermine rappresenta una delle principali cause di mortalità e di morbilità infantile. Da un punto di vista delle cause, il parto pretermine rappresenta una patologia multifattoriale in cui, accanto ai fattori genetici, si possono individuare quelli ambientali, come per esempio l’appartenenza a un basso ceto socioeconomico, lo stress, il fumo, l’uso di droghe, oltre che situazioni come la violenza domestica, tutti elementi che contribuiscono a spiegare la maggior diffusione del problema nei paesi poco sviluppati. C’è poi un evidente rapporto di causalità fra le infezioni materne e le patologie placentari, fetali e uterine. Un aspetto di particolare interesse è quello relativo ai processi infiammatori del tratto genito-urinario; questi possono verificarsi per trasmissione diretta, per esempio per un’infezione vaginale ascendente, oppure giungere per via indiretta da altri distretti del corpo. Ed è qui che entra in gioco la correlazione con le Parodontiti, poiché queste ultime possono rappresentare la causa di infezioni intrauterine di origine ematica.
Per quanto riguarda la terapia parodontale effettuata durante la gravidanza (dopo il primo trimestre), gli studi dimostrano che non ha effetti negativi né sulla madre, né sul feto.

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