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Gola infiammata, che fare?

Autore: Dott. Massimo Magnani

Per prevenire la Faringite cronica è opportuno eliminare tutti i fattori predisponenti l’irritazione della gola

Caratteristico della stagione autunnale e invernale, il “mal di gola” è un fastidioso disturbo di cui a volte non ci si riesce a liberare, vediamo insieme di cosa si tratta e come affrontarlo, soprattutto se tende a cronicizzare.
La faringe è un organo che va dalla base del cranio all’esofago e riveste un ruolo importante sia nella respirazione che nella deglutizione. Qualsiasi sostanza patogena proveniente dall’ambiente esterno può ovviamente danneggiarla provocando le cosiddette Faringiti, cioè infiammazioni della mucosa e della sottomucosa della faringe; mentre le forme acute sono generalmente provocate da virus o da batteri, quelle croniche più frequentemente riconoscono altre cause.

Faringite cronica

Consiste in una persistente irritazione della gola sotto forma di prurito, disturbi della deglutizione o dolore che si protrae per più di tre mesi. Anche se spesso il Paziente parla di “mal di gola”, in realtà il dolore non sempre è presente. Esistono sostanzialmente tre forme di Faringite cronica:

  • catarrale (o semplice): la mucosa faringea è leggermente arrossata, con follicoli linfatici evidenti, spesso con presenza di muco di consistenza e quantità variabile;
  • ipertrofica: la mucosa faringea è di colore rossovivo, ispessita e irregolare per la presenza di follicoli linfatici ingrossati e di colore rosso-violaceo (Faringite granulosa); anche in questo caso può essere presente muco;
  • atrofica: la mucosa faringea si presenta assottigliata, secca, liscia, di colorito roseo o rosso, con vasi rilevati e ben visibili; le secrezioni sono ridotte o assenti. Una variante di questa forma è la cosiddetta Sindrome di Terracoli in cui la Faringite atrofica si associa ad una Artrosi cervicale con osteofiti (escrescenze di tessuto osseo).

Se si infiammano naso e tonsille

Le cause che possono portare ad una Faringite cronica non sempre sono ben identificabili e spesso sono molteplici. I fattori più frequentemente chiamati in causa sono la respirazione a bocca aperta, il contatto con sostanze irritanti e le infezioni/ infiammazioni persistenti delle aree anatomiche vicine alla faringe, come naso, seni paranasali e tonsille.
Tra queste ultime ricordiamo la Rinosinusite acuta ricorrente (le infezioni del naso o dei seni paranasali possono scendere in faringe), la Rinosinusite cronica (le secrezioni retronasali presenti in questa condizione determinano un’irritazione progressiva della gola) e la Tonsillite cronica, cioè l’infiammazione costante delle tonsille che sono quindi più facilmente soggette alla ricorrenza di infezioni che possono estendersi alla faringe.

La respirazione a bocca aperta

Come abbiamo detto, anche l’abitudine a respirare a bocca aperta può causare una infiammazione della faringe. Il naso è l’area anatomica in cui l’aria respirata viene preparata per giungere ai polmoni; qui l’aria viene riscaldata, umidificata e depurata. Tutte le condizioni che comportano un difficoltoso passaggio di aria dal naso costringono a respirare a bocca aperta, riducendo o eliminando la funzione del naso e favorendo il passaggio di aria non filtrata in gola. Vediamo quali sono:

  • Rinite allergica, vasomotoria o di altra natura: la mucosa nasale è più gonfia e quindi gli spazi sono più ristretti; inoltre anche nelle forme allergiche intermittenti la mucosa è costantemente infiammata anche nei periodi intercritici (infiammazione minima persistente); questa condizione può peggiorare a causa delle secrezioni retronasali di cui abbiamo parlato poco fa;
  • deviazione del setto nasale: praticamente nessuno ha il setto nasale perfettamente diritto; quando però la deviazione è marcata, soprattutto se si associa ad Ipertrofia dei turbinati, l’ostruzione nasale diventa importante ed è risolvibile solo con un intervento chirurgico;
  • Poliposi nasale: si tratta di una forma di Sinusite relativamente frequente, generalmente caratterizzata da formazioni benigne spesso soggette a recidive. Il trattamento medico di scelta si basa sull’uso di corticosteroidi per via topica nasale o, in alcuni casi, anche per via sistemica. Il trattamento chirurgico al giorno d’oggi è esclusivamente endoscopico.

 

Evitare il contatto con sostanze irritanti

Una frequente causa di Faringite cronica è rappresentata anche dall’esposizione a sostanze irritanti, che comprende:

  • inquinamento ambientale: l’aria inquinata, specialmente nelle aree industriali, è una causa comune di Faringite cronica e può essere associata a Congiuntiviti, Bronchiti e peggioramento delle Allergie. Inoltre, condizioni climatiche particolari, come la scarsità di piogge, favoriscono la persistenza nell’aria degli agenti inquinanti aumentando l’intensità della Faringite cronica;
  • aria condizionata: l’uso ormai pressoché costante di questo presidio sia in casa che negli ambienti di lavoro e in auto può favorire le infiammazioni ricorrenti delle vie respiratorie; è quindi necessario che la differenza di temperatura fra l’esterno e l’interno non sia superiore ad alcuni gradi. Spesso la sensazione di calore è generata dall’afa, per cui una riduzione della sola umidità può aiutare a ridurre il fastidio senza provocare i danni di un’aria condizionata troppo intensa;
  • sostanze chimiche: l’inalazione di vapori irritanti (presenti ad esempio nell’ambiente di lavoro o contenuti nei prodotti per la pulizia della casa) favorisce l’insorgenza della Faringite per un’azione diretta o anche a seguito dell’irritazione nasale;
  • fumo di sigaretta: ormai sono a tutti noti i danni determinati dal fumo di sigaretta; vale qui la pena ricordare la pericolosità anche del fumo passivo soprattutto nei confronti dei bambini;
  • alcool: l’eccesso di alcoolici altera le mucose con cui viene a contatto, quindi anche la faringe. È inoltre da rimarcare che l’abuso di alcoolici favorisce lo sviluppo di Tumori del cavo orale e della faringe; il danno aumenta se vi è un contemporaneo utilizzo di altre sostanze irritanti come il fumo di sigaretta;
  • cibi piccanti: anch’essi alterano le mucose con cui vengono a contatto, per cui l’assunzione eccessiva e prolungata di tali alimenti può portare a danni permanenti della faringe;
  • reflusso gastroesofageo: è favorito da alcune condizioni anatomiche (ernia iatale, insufficienza dello sfintere esofageo inferiore) ma anche da alcuni comportamenti alimentari, come ad esempio l’assunzione di alcool, caffè, menta o bevande gassate;
  • russamento: nei russatori il palato molle e l’ugola vibrano in maniera eccessiva durante il sonno potendo così provocare un’infiammazione locale. Inoltre, queste persone respirano generalmente a bocca aperta e questo favorisce l’irritazione della gola.

Come si manifesta

I sintomi della Faringite cronica sono spesso aspecifici e possono variare sia nella durata che nell’intensità. Tra i sintomi più frequenti ricordiamo un fastidio alla deglutizione, presente più frequentemente dopo avere ingerito alimenti solidi ma a volte anche liquidi; secchezza in gola o al contrario presenza costante di secrezione catarrale, per lo più modesta (quest’ultima condizione è più frequente in caso di secrezioni retro nasali); sensazione di corpo estraneo in gola e tosse secca, frequenti in caso di Reflusso gastroesofageo.

Il trattamento

Purtroppo non esiste una terapia che possa risolvere in maniera definitiva il problema.
Una visita specialistica otorinolaringoiatrica può però aiutare ad individuare le cause e ad impostare le terapie più idonee al singolo caso.
Importante è sottolineare che la terapia antibiotica non è assolutamente indicata nelle Faringiti croniche in quanto non sono sostenute da batteri.
L’uso di colluttori o spray orali antinfiammatori può contribuire ad alleviare i sintomi. Anche le cure termali inalatorie quali aerosol, inalazioni ed humages possono avere una certa utilità.
Tra le sostanze naturali, l’Echinacea, la Propoli e il Ribes Nigrum aiutano a combattere i sintomi della Faringite cronica.
In definitiva, però, la cosa essenziale è cercare di capire le cause che stanno all’origine della Faringite e successivamente eliminarle.
L’eliminazione dell’esposizione a sostanze irritanti, come il fumo di sigaretta, la riduzione dei cibi piccanti nella propria alimentazione e la risoluzione dei problemi nasali sono spesso molto efficaci per alleviare considerevolmente i disturbi legati a questo fastidioso problema.

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