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Pelle e nutrizione

Autore: Prof. Ignazio Stanganelli

L’alimentazione ha un ruolo concreto nel percorso di cura dei Tumori della pelle e delle Malattie infiammatorie dermatologiche 

È sicuramente un fatto noto a tutti che avere buone abitudini alimentari risulta essenziale per la salute e il benessere dell’organismo. Questo sia per l’effetto diretto dell’assimilazione di alcune sostanze, pensiamo per esempio all’ampia categoria degli antiossidanti, sia per la capacità di giovare all’efficacia del microbiota intestinale ed al suo equilibrio. Il microbiota intestinale è l’insieme dei microrganismi che si trovano nel nostro apparato digerente, formato da un numero elevatissimo di specie batteriche che svolgono un’intensa e importantissima attività metabolica e che possono influenzare le funzioni dell’organismo.
La rilevanza della dieta e dei cibi che scegliamo, nonché l’equilibrio del microbiota intestinale, vanno però ben oltre il comune concetto di benessere: il microbiota intestinale svolge infatti anche un ruolo importante nella difesa dell’organismo contro diversi patogeni, nonché nella stimolazione e modulazione del sistema immunitario, promuovendo il mantenimento di una mucosa intestinale sana e contrastando lo stato infiammatorio che caratterizza, per esempio, alcune patologie cutanee.
Proprio a questo proposito, sono sempre più numerose le evidenze scientifiche che attribuiscono all’alimentazione un ruolo concreto nel percorso di cura dei Tumori della pelle e delle Malattie infiammatorie dermatologiche: un efficace composizione del microbiota intestinale, infatti, può migliorare la risposta ad alcune terapie, compresa l’Immunoterapia, utilizzate nella cura dei Tumori e di Malattie cutanee come la Dermatite atopica.

I Tumori cutanei

In particolare Carcinomi e Melanoma sono oggi tra le Patologie oncologiche più diffuse e possono presentarsi a qualsiasi età, soprattutto avanzata. Essi sono causa di decine di migliaia di interventi chirurgici e decessi ogni anno e la loro incidenza annuale è in continua crescita.
Tra i Carcinomi, che sono i tumori maligni più frequenti in assoluto nella popolazione caucasica, il Carcinoma spinocellulare è sicuramente il più aggressivo e annovera circa 19.000 casi solo in Italia. Questo tipo di forma tumorale è caratterizzata da una crescita rapida e si presenta con lesioni rosse nodulari, dure e squamose o come ulcere o escrescenze molli; a volte si formano anche croste che possono generare prurito o sanguinare. Queste manifestazioni compaiono il più delle volte sulle parti del corpo, come viso, mani e avambracci di persone che, magari per lavoro, sono esposte per molte ore ai raggi solari e quindi alle radiazioni ultraviolette. Interessano soprattutto gli uomini, gli “over 50”, le persone di pelle chiara, i soggetti immunodepressi e chi ha avuto trapianti. Pur essendo una forma tumorale particolarmente aggressiva, la guarigione è possibile nel 95% dei casi, se viene effettuata una diagnosi precoce, tramite Dermatoscopia, nel corso di una visita dermatologica, unita ad una tempestiva rimozione chirurgica della massa tumorale.

Malattie infiammatorie cutanee

Non solo tumori: la dieta e le buone abitudini alimentari giocano un ruolo attivo anche nella risposta dell’organismo alla presa in carico di Patologie di natura infiammatoria che possono colpire la pelle, come la Dermatite atopica. Questa condizione, con incidenza maggiore in età pediatrica, è una malattia infiammatoria cronica della pelle che si associa a un aumentato rischio di sviluppare Allergie alimentari, Asma, Rinite allergica, e altre Malattie infiammatorie immuno-mediate.
Tra le cause sono presenti fattori genetici, immunologici, ambientali, infettivi, alterazioni della barriera cutanea ed infiammazione. Anche lo stress psicologico può essere una delle cause scatenanti dei sintomi o può determinare un loro peggioramento improvviso. Anche in questo caso, lo stile di vita e le abitudini alimentari, incidendo sulla salute del microbiota intestinale, possono rafforzare o indebolire il sistema immunitario e quindi la capacità dell’organismo di rispondere alle cure.

L’importanza dei Team multidisciplinari

Alla luce delle conoscenze maturate oggi, è quindi cruciale non solo assistere e informare il Paziente sugli aspetti clinici e sulle innovazioni terapeutiche, ma anche coinvolgerlo in tutte le fasi e in tutti gli aspetti sia delle Patologie cutanee infiammatorie e dei Tumori della pelle, anche grazie al nuovo ruolo dell’Onco- Dermatologia, perno di una presa in carico davvero efficace. Quando ci si appresta alla presa in carico di un malato oncologico, è infatti fondamentale valutare anche il quadro nutrizionale presente e costruire il piano alimentare futuro. Accanto al percorso oncologico, quindi, si deve prevedere un vero e proprio percorso parallelo che fornisca consulenza e indicazioni nutrizionali precise sulla base di accurate analisi. È evidente quindi che, nel moderno concetto di presa in carico, debbano essere coinvolte figure professionali con formazione e ambiti di specializzazione diversi: l’operato del Team oncologico va infatti integrato e supportato da un Medico di Nutrizione clinica e da un Dietista, responsabili dell’analisi iniziale della situazione nutrizionale del Paziente, per arrivare a un vero e proprio percorso nutrizionale personalizzato che lo assisterà nell’intero percorso di cura. Naturalmente, in questo Team il Dermatologo ha un ruolo cruciale: esperto nella diagnosi e cura delle Malattie della pelle, contribuisce all’identificazione di un percorso diagnostico-terapeutico adeguato che conduca al più presto il Paziente presso il Centro di riferimento, assicurando la collaborazione tra tutte le figure professionali coinvolte nel percorso assistenziale e di cura. Un’altra figura molto importante in questo contesto è il Medico di Medicina generale, che è molto spesso il primo punto di contatto per il Paziente e che quindi deve conoscere a fondo le patologie per riconoscerle tempestivamente, sapendone anche definire il grado di gravità per un rimando corretto e tempestivo al  Centro specialistico. Ma non solo: il Medico di famiglia deve conoscere anche l’intero percorso terapeutico del Paziente e partecipare alla stesura dello stesso, affiancandolo dopo la presa in carico presso il Centro di riferimento.


Alimentazione, preziosa risorsa di cura

Abbiamo quindi compreso come le corrette abitudini alimentari possono mantenere l’organismo sano e in equilibrio, sia in ottica preventiva che con l’obiettivo di facilitare la risposta alle eventuali terapie in corso, fornendo sostanze che hanno una parte attiva anche a livello immunitario. Pensiamo per esempio ai polifenoli contenuti negli estratti del Tè verde, che agiscono sulla fotoprotezione e sull’apoptosi cellulare; pensiamo ai legumi, che regolano, per esempio, l’omeostasi; l’olio extra vergine di oliva, che con i suoi grassi polinsaturi ricchi di vitamina E è un ottimo antiossidante e protegge facilitando la fotoprotezione. E poi frutta, verdura: insomma, l’alimentazione mediterranea è sicuramente l’ecosistema nutrizionale che ha tutte le carte in regola per fare bene all’organismo e facilitarne la risposta immunitaria anche in caso di terapie in corso, ma conoscerla a fondo non è semplice: per questo il Team multidisciplinare di cui sopra è fondamentale per una presa in carico a 360 gradi del Paziente.

Il progetto “Immunoterapia e Nutrizione”

Per far sì che questo approccio integrato tra il mondo della nutrizione e il mondo della terapia farmacologica potesse entrare nella prassi clinica, sono stato invitato a partecipare, insieme a un Board scientifico di stimatissimi colleghi, al progetto “Immunoterapia e Nutrizione”. L’iniziativa, partita dalla Campania a ottobre 2020, è stata presentata lo scorso 25 Marzo anche in Emilia-Romagna. Il Board scientifico che lavora al progetto è composto dal Dottor Paolo Ascierto, Direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative presso l’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione “G. Pascale” di Napoli e dalla Professoressa Gabriella Fabbrocini, Direttore UOC di Dermatologia Clinica presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Federico II di Napoli. L’obiettivo è naturalmente quello di cercare di valorizzare l’offerta di cura con la definizione e il relativo aggiornamento di percorsi terapeutici che, come riconosciuto anche dal Ministero della Salute, dovrebbero garantire anche una profonda attenzione all’apporto nutrizionale del Paziente, oltre che l’impiego appropriato dei farmaci innovativi.
Il progetto ha, inoltre, il patrocinio delle associazioni di Pazienti, A.I.Ma.Me - Associazione Italiana Malati di Melanoma e Tumori della pelle e ANDeA - Associazione Nazionale Dermatite Atopica, l’organizzazione di Pazienti e cittadini “Cittadinanzattiva”, oltre a IMI, Intergruppo Melanoma Italiano, Fondazione Melanoma onlus e IOR, Istituto Oncologico Romagnolo.

L’Integruppo Melanoma Italiano

L’IMI, di cui sono Presidente dal 2020, svolge una cruciale attività nel campo della ricerca scientifica e sanitaria in campo oncologico e, grazie al contributo degli oltre quattrocento soci, Specialisti in numerose aree diversificate, rappresenta un modello virtuoso di aggregazione multidisciplinare con la missione di contribuire all’approfondimento epidemiologico, preventivo, biologico, molecolare, diagnostico, clinico, terapeutico e sperimentale delle problematiche attinenti sia al Melanoma che ai Tumori maligni non Melanoma come i Carcinomi cutanei avanzati.
Gli studi compiuti, o in corso di attuazione, nell’ambito delle diverse aree di attività sono numerosissimi, con risultati che collocano l’IMI tra i gruppi cooperativi più efficaci nel contesto nazionale ed internazionale. 

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