Malattie reumatiche, quanto conta lo stile di vita?

Autore: Dott.ssa Chiara BazzaniProf.ssa Angela Tincani

Diagnosi precoce, primo strumento di prevenzione

Come è stato anticipato, molto spesso non è possibile risalire alla causa precisa che ha scatenato una data Malattia reumatica. Per questo, in campo reumatologico è difficile poter intervenire con programmi specifici di prevenzione primaria, cioè volti a impedire l’insorgenza della malattia. È invece possibile, anzi fondamentale, avviare sistemi di prevenzione secondaria, atti a prevenire le complicanze di malattia una volta che questa è insorta. Primo strumento di prevenzione secondaria è sicuramente la diagnosi precoce, che consente l’attuazione di un programma terapeutico mirato e tempestivo volto a spegnere l’attività di malattia in tempi rapidi.
Per una corretta gestione della malattia, oltre ovviamente all’impiego di presidi terapeutici farmacologici, anche in Reumatologia è indispensabile attivare percorsi riabilitativi e promuovere modifiche allo stile di vita del Paziente, allo scopo di limitare il danno d’organo e di prevenire l’evoluzione verso la disabilità o la perdita di funzione.

I campanelli d’allarme

Alcuni importanti segnali devono essere tenuti in considerazione, perché suggestivi di una Malattia reumatica all’esordio. Tali segnali possono essere numerosi e diversi da malattia a malattia. Sicuramente il sintomo più frequente e trasversale alle diverse Malattie reumatiche è dato dal dolore infiammatorio a carico di una o più articolazioni; comparendo spesso di notte e a riposo, esso si accompagna a rigidità mattutina prolungata (più di 30 minuti dal risveglio) e ad evidente gonfiore articolare o tendineo. Altri sintomi suggestivi sono:

  • dolori muscolari persistenti accompagnati da possibile deficit della deambulazione e incapacità a svolgere le comuni attività quotidiane (lavarsi, vestirsi...);
  • eccessiva stancabilità, spesso associata a febbricola e dimagrimento;
  • dolore lombare persistente, ad esordio notturno, non alleviato dal riposo;
  • intenso e ricorrente sbiancamento delle estremità (prevalentemente delle mani) dopo esposizione al freddo (fenomeno di Raynaud);
  • persistente secchezza a carico di occhi e bocca, con ricorrenza di Congiuntiviti, malattie del cavo orale o deficit della deglutizione;
  • intensa reazione cutanea dopo esposizione solare, con comparsa di lesioni rosse e infiltrate nelle zone fotoesposte.

La presenza di uno o più di questi sintomi dovrebbe sempre essere riportata al Medico curante che, conoscendo la storia clinica del Paziente, potrà effettuare un primo screening, valutando l’effettiva necessità di un consulto reumatologico.

Importanza dello stile di vita

Adottare uno stile di vita sano è una raccomandazione che dovrebbe essere seguita da ogni individuo. Tale raccomandazione assume un significato ancora più rilevante per tutte quelle persone affette da malattia cronica e quindi predisposte ad una evoluzione verso un danno d’organo. Le Malattie reumatiche non fanno sicuramente eccezione, giovandosi grandemente di alcune semplici ma fondamentali modifiche dello stile di vita (vedi riquadro sottostante). Semplici gesti quotidiani e piccoli accorgimenti nella gestione delle attività abituali possono infatti radicalmente cambiare il decorso delle Malattie reumatiche, agevolando i trattamenti medici e migliorando le condizioni cliniche del Paziente.


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