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Obesità nei bambini, gli errori da evitare

Autore: Dott. Giuseppe GullottaMelissa Gullotta

Le cattive abitudini alimentari e la scarsa attività fisica stanno purtroppo provocando un forte aumento dei casi

Circa 4 madri su 10 di bambini con Sovrappeso e Obesità non ritengono che il proprio figlio abbia un peso eccessivo. Purtroppo il trend è preoccupante, anche perché ci fa prevedere che, in futuro, i numeri inerenti l’Obesità infantile possano aumentare, con conseguente aumento di gravi patologie come Diabete, disturbi cardiovascolari, Tumori intestinali, ecc. L’Obesità infantile è un problema di notevole rilevanza sociale ed è un fenomeno denunciato a gran voce dai più autorevoli Pediatri e Nutrizionisti. Il dilagare del problema è frutto di un bilancio energetico positivo protratto nel tempo: si introducono più calorie di quante se ne consumino, anche a causa di uno stile di vita sedentario. Nonostante le campagne di sensibilizzazione nelle scuole, i dati più recenti riportano che quasi un bambino su due in Italia, specie in alcune regioni, ha problemi di eccesso di peso con un incremento di circa il 2% annuo.

I termini del problema

Nei bambini delle scuole primarie di età compresa fra 6 e 10 anni, si stima che il 24% sia in sovrappeso e il 12% abbia raggiunto una situazione di Obesità. Fra gli aspetti più critici rilevati vale la pena citare che l’11% dei bambini non assume la prima colazione e il 28% la assume in maniera non adeguata; un numero elevato (82%) consuma un pasto a scuola qualitativamente non corretto e, secondo i genitori, scarso è il consumo giornaliero di frutta e verdura dei propri figli. A questo si aggiunge il consumo di bevande zuccherate più volte al giorno (41% dei bambini). Infine, solo 1 bambino su 10 ha un livello di attività fisica raccomandato per la sua età, mentre 1 su 2 (il 50%) trascorre più di due ore al giorno davanti al televisore o con videogiochi ed ha un televisore in camera.
La situazione, confermata dai dati del 2012, risulta preoccupante: il 22,2% dei bambini è risultato in sovrappeso e il 10,6% in condizioni di Obesità: in una classe di 30 alunni, dunque, almeno 11 hanno problemi di peso. Le percentuali più alte si registrano nelle regioni del centro e del sud ma il problema interessa anche il resto d’Italia, con percentuali variabili. Si evidenzia, comunque, una leggera diminuzione dei dati rispetto a quanto rilevato nelle precedenti indagini.

Crescita ponderale e Obesità

La crescita ponderale del bambino può essere monitorata facendo riferimento alle tabelle dei percentili ossia i grafici che riuniscono i valori percentuali di peso e altezza, distinti per sesso ed età. Alla base di questi calcoli sta il fondamentale rapporto tra peso e altezza. La crescita è nella media se si pone intorno al 50° percentile ma la variabilità é piuttosto ampia. È molto importante che all’altezza corrisponda un adeguato peso proporzionale: più si supera la proporzione a favore del peso, più aumenta il rischio Obesità.
Il peso ideale è calcolato in base al BMI (Body Mass Index o Indice di Massa Corporea) e si calcola dividendo il peso (in Kg) per l’altezza (in metri) elevata al quadrato. È opportuno ricordare che la definizione di Sovrappeso/Obesità nel bambino è più complessa rispetto all’adulto. Si definisce obeso un bambino il cui peso supera del 20% quello ideale ed in Sovrappeso se supera del 10-20%, oppure quando il suo Indice di Massa Corporea risulta maggiore di quello previsto.


 

L’importanza della Prevenzione

Il rapporto OCSE del 2010 sottolinea quanto un approccio preventivo possa rappresentare una soluzione efficace per la lotta all’Obesità: facendo prevenzione nelle diverse fasce di età, in particolare sui bambini, si potrebbero infatti garantire importanti vantaggi per la salute con un costo economico contenuto che poco graverebbe sulle spese del Servizio Sanitario Nazionale; una strategia simile in Italia costerebbe al nostro Paese circa 17 euro a persona, una quota impercettibile che potrebbe salvare circa 150 mila vite l’anno. Per evitare i gravi danni per la salute prodotti dall’Obesità è necessario impostare corrette abitudini di vita fin dalla prima infanzia, trasferendo nei ragazzi una cultura di vita sana e supportando quelli che, invece, già sono a rischio.

Possibili rimedi

Come ogni patologia anche l’Obesità (o il Sovrappeso) comporta effetti negativi più o meno gravi non solo sulle condizioni di vita di chi ne soffre, ma anche su quella dei familiari e, indirettamente, sulla collettività. L’Obesità produce i suoi effetti negativi a livello di autostima e immagine che i bambini hanno di loro stessi, inducendoli spesso a quei comportamenti tipici ci di questa condizione: passare molte ore davanti alla televisione, non partecipare alle attività dei coetanei, scarso impegno scolastico, alterazione del carattere con conseguente emarginazione. Affrontare il problema attraverso la semplice imposizione di una dieta alimentare si è dimostrato una scelta poco efficace e talvolta controproducente. Per ottenere cambiamenti durevoli è perciò utile un approccio di tipo comportamentale che abbia come fine non solo la perdita di peso ma anche l’adozione di sani stili di vita. È necessario che i bambini in Sovrappeso si confrontino tra di loro, vivendo insieme un percorso rieducativo alimentare, fisico e psicologico che li porti a dimagrire gradualmente ma costantemente e soprattutto a vivere una vita sana.

Gli errori da evitare

Cominciamo allora a parlare per prima cosa degli errori che solitamente commettono i genitori riguardo all’alimentazione dei propri figli. Il più comune, dovuto magari alla fretta o al voler ottenere un buon “indice di gradimento“ nei bambini, è quello di offrire sempre gli stessi piatti: il risultato è che il bambino non si abitua a variare o, peggio ancora, si stanca del solito pasto, mangia poco e finisce per nutrirsi disordinatamente di cibi grassi e zuccherini fuori orario.
Il secondo errore è l’assunzione continua e costante di sostanze zuccherine e gassate nonché dei cosiddetti “cibi spazzatura” tipo brioches, gelati, cioccolatini, cotolette, formaggini. Altro errore comunissimo è quello di non abituare i propri figli ad una corretta ed equilibrata prima colazione, che consenta loro di fare il pieno di energia per la giornata.

Alcuni consigli

Innanzitutto è importante che la famiglia comprenda che l’Obesità è un rischio per la salute che può comportare gravi conseguenze ma che può essere altresì prevenuto adottando uno stile di vita sano e una corretta alimentazione. È inoltre importante comprendere che i “cibi spazzatura” non nutrono ma ingrassano, che una corretta alimentazione, che inizia con una sana colazione, passa da almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdure e che, infine, praticare un’attività fisica, possibilmente scelta dal bambino e con una frequenza di 3 volte la settimana, è importante per scongiurare l’insorgere dell’Obesità.
I genitori che si trovano a dover porre rimedio ad una situazione di Sovrappeso od Obesità, una volta impostato il percorso rieducativo (da concordare con il Pediatra di fiducia opportunamente affiancato da un Dietologo e da un Medico dello sport), dovranno monitorare mensilmente i progressi del bambino, rinforzando i successi e spiegando gli errori senza enfatizzarli, per un congruo periodo, in media 6-8 mesi. I genitori potranno divertirsi in cucina per creare fuori pasto a base di frutta o di verdura, preparando frullati, componendo insalate fantasiose proponendole in veste giocosa.

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