Stampa questa pagina

Mascherine, attenzione alla voce

Autore: Dott.ssa Alessandra Borghese

Un utile decalogo su come utilizzare correttamente le mascherine per preservare la voce da eventuali danni provocati dall’uso continuativo di questo dispositivo

Sensazione di fiato corto, di secchezza delle mucose, giramenti di testa improvvisi, sensazione di peso alle gambe, voce quasi “prosciugata”, necessità di alzare il volume della propria voce perché altrimenti gli altri non ci sentono... ed è subito “danno”. Ecco quali sono alcuni dei sintomi derivanti dall’uso prolungato delle mascherine durante il periodo del temuto Covid-19. 
Si può fare altrimenti? Probabilmente no, laddove il bene più importante consiste nel preservare la salute propria e quella altrui. Del resto, lo scriveva anche il filosofo Immanuel Kant: “La libertà dell’uomo finisce quando inizia quella dell’altro”. È una questione di rispetto per il vicino, o per quelli che camminano a una distanza inferiore ad un metro da noi e che potrebbero avere l’improvvisa sensazione di starnutire, tossire o gridare. 
Al di là dei meccanismi di sicurezza applicati nella gestione di questa minaccia virale ancora in corso e sottovalutata da molti, eccovi alcuni consigli per preservare la voce, soprattutto per chi ne fa un uso professionale, ed è costretto a indossare la mascherina per molte ore al giorno, senza pause: 

1 - L’importanza di idratarsi
Assicurarsi di bere almeno ogni 30 minuti un bicchiere d’acqua a temperatura ambiente, al fine di mantenere una buona idratazione corporea generale e, soprattutto, delle mucose.

2 - La distanza
Evitare di parlare a grandi distanze, magari da una stanza all’altra (questo vale sempre in realtà), o di parlare in presenza di rumori di fondo molto fragorosi che coprono ulteriormente la nostra intensità vocale. 

3 - L’uso dello smartphone
Allo stesso modo, evitare di inviare messaggi vocali o di effettuare telefonate mentre indossate la mascherina, poiché la voce è come se risultasse “coperta”; inevitabilmente l’interlocutore dall’altra parte della linea vi chiederà di ripetere, e voi vi sforzereste a parlare più forte, generando una “spinta” che va oltre le vostre possibilità. 

4 - Regolare il volume della voce
Rispettare i turni nel dialogo, altrimenti si rischia di “parlarsi addosso” e di determinare un innalzamento progressivo del volume della voce oltre che un’interruzione improvvisa dell’aria sonorizzata in laringe in uscita, costretta così ad arrestarsi bruscamente. 

5 - Mascherine con specchietto
Scegliere preferibilmente, per chi lavora in ambito “comunicativo”, mascherine dotate di specchietto anteriore (di quelle per soggetti non udenti) in maniera tale da sfruttare più il canale visivo-labiale, e dunque, di effettuare meno sforzi. 


6 - Usiamo la mimica facciale
Utilizzare di più il linguaggio del corpo, o più specificamente la mimica del volto: innalzate il muscolo frontale o contraete i corrugatori delle sopracciglia se non avete inteso bene un discorso o se non siete d’accordo con chi vi sta parlando;  annuite o dissentite con i movimenti del capo, ma non sforzate eccessivamente la vostra voce.

7 - Gola secca
Preferire di non “raschiare la voce”, perché in condizioni di secchezza delle mucose, sarebbe come “graffiare” le corde vocali. 

8 - No al fumo
Evitare di fumare, perché il fumo irrita le mucose, oltre ad essere cancerogeno! Se state passeggiando e indossate la mascherina, e nei dintorni non c’è nessuno, meglio abbassare la mascherina, respirare “aria pulita” piuttosto che accendervi una sigaretta. 

9 - Impariamo a respirare correttamente
E la respirazione? Sicuramente non la si può correggere e reimpostare “a distanza” qualora fosse alterata, ma ricordate: una corretta dinamica respiratoria prevede la discesa del diaframma durante la fase inspiratoria (quando prendiamo aria), con espansione della parete addominale, al fine di favorire il più possibile la distensione dei polmoni verso il basso e di consentire il massimo rifornimento di aria; durante l’espirazione (e cioè quando emettiamo aria) avviene il contrario: la parete addominale rientra, riportando il diaframma verso l’alto, permettendo così all’aria di venire fuori. 

10 - La visiera trasparente
Ultimo ma non meno importante tra i suggerimenti da seguire, alternate in ambiente di lavoro l’uso della visiera trasparente a quello della mascherina, perché utilizzare quest’ultima per tante ore non solo non ci permette di respirare bene, ma non è poi così igienico, visto che sarebbe opportuno cambiarla o pulirla ogni 3-4 ore. Lavate spesso le mani, poiché spostare la mascherina sul volto con le dita potrebbe aumentare il rischio di contatto tra le mani e il viso. 

Cron Job Starts