Stampa questa pagina

Cattiva alimentazione? Lo si vede dalla bocca


I primi segni e sintomi di carenze nutrizionali sono spesso visibili nel cavo orale, per tale motivo l’Odontoiatra riveste un ruolo importante nella loro diagnosi precoce 

È un dato ormai accertato che l’alimentazione condizioni lo sviluppo degli elementi dentari e dei tessuti orali. Spesso, proprio i primi segni e sintomi di scompensi nutrizionali sono visibili nel cavo orale, definito “lo specchio dello stato nutrizionale”. I Professionisti della salute orale possono essere di fatto i primi operatori in campo medico a diagnosticare tali problematiche.
Risulta quindi di fondamentale importanza un lavoro multidisciplinare bidirezionale basato sulla stretta interrelazione tra Odontoiatra e Nutrizionista: entrambi gli Specialisti hanno le competenze per valutare le conseguenze sistemiche e orali dei deficit nutrizionali e possono individuare le strategie terapeutiche idonee per la salute generale del Paziente.

I difetti di formazione dello smalto

Un eventuale danno dei tessuti duri dei denti è permanente e influenza l’estetica e la predisposizione all’insorgenza di malattie dentali in età adulta.
Lo sviluppo dello smalto dei denti ha inizio già nell’utero a partire dalla quattordicesima settimana di gestazione e prosegue fino al quarto mese dopo la nascita. Contemporaneamente alla calcificazione della dentizione decidua, si sviluppano i germi dei permanenti. La mineralizzazione della dentizione permanente inizia verso la nascita con i primi molari, e tutti gli elementi dentari (a eccezione dei terzi molari) di solito iniziano a mineralizzarsi prima dei tre anni di età. I difetti dello sviluppo dello smalto possono classificarsi principalmente in opacità (fluorosi o aree bianche o giallastre), causate per lo più da un’assunzione eccessiva di fluoro, o con difetti di superficie dello smalto (cavità, fessure o aree più ampie prive di smalto).

Se le vitamine sono carenti

Diversi sono i fattori che determinano i difetti di formazione dello smalto, tra questi troviamo: l’assunzione di farmaci, i fattori congeniti, i traumi, i disturbi del metabolismo; il deficit nutrizionale è solo una tra le varie possibili cause. La maggior parte dell’attenzione è rivolta verso un’assunzione eccessiva di fluoro, come causa principale di fluorosi e verso i disturbi del metabolismo del calcio e del fosforo, carenza di vitamine A, D e proteine, come cause nutrizionali dei difetti di superficie dello smalto.
L’anomalia più diffusa tra i bambini gravemente malnutriti è l’Ipoplasia lineare dello smalto, caratterizzata da un solco orizzontale della superficie vestibolare degli elementi dentari. Nei Paesi in via di sviluppo, l’Ipoplasia è comune e nei bambini è correlata alla malnutrizione. La malnutrizione durante la prima infanzia e problemi legati alla nutrizione materna (allattamento) possono provocare tale difetto dello sviluppo dello smalto.


 

Carie e malnutrizione

A partire dalla fine degli anni ’70, la diffusione della Malattia cariosa nel mondo è cambiata significativamente, con una netta diminuzione nella diffusione della patologia nei Paesi sviluppati ma con un aumento nei Paesi in via di sviluppo che va di pari passo con la crescita del consumo di zuccheri nella dieta. Nei Paesi in via di sviluppo in cui lo zucchero è disponibile, il livello di Carie osservato è più elevato di quello atteso e tutto ciò conduce all’ipotesi per cui la malnutrizione favorisca gli effetti cariogeni degli zuccheri.

Esistono tre potenziali meccanismi che spiegano come la carenza proteica, energetica o entrambe aumentino la predisposizione ad ammalare di Carie:

  • la malnutrizione: provoca la formazione anomala dello smalto che risulta scarsamente calcificato e quindi suscettibile all’azione lesiva dei cambiamenti del pH della bocca ad opera dei biofilms batterici (aggregazione di microrganismi); la carenza di vitamina A è implicata come fattore critico che si associa frequentemente ad uno scarso apporto calorico/proteico. Una carenza protratta di vitamina A durante lo sviluppo dei denti comporta un’atrofia dell’organo dello smalto e una difettosa calcificazione della dentina (sostanza presente nel dente la cui funzione principale è di fornire il supporto allo smalto);
  • la sottonutrizione: determina un ritardo nell’eruzione e quindi nel passaggio dalla dentatura decidua a quella permanente;
  • la funzione delle ghiandole salivari: il terzo meccanismo per cui la malnutrizione proteico-energetica provoca l’aumento della predisposizione alla Carie dipende dai suoi effetti sulla funzione delle ghiandole salivari e la qualità di saliva prodotta. Tutte le principali vitamine e minerali sono necessari al funzionamento ottimale delle ghiandole salivari, pertanto le carenze nutrizionali influenzano sia la formazione delle ghiandole stesse sia la loro funzionalità, come pure la composizione qualitativa e quantitativa della saliva. È bene ricordare che un flusso salivare adeguato in qualità e in quantità è essenziale per il mantenimento dei processi di autodetersione meccanica del cavo orale e per contrastare gli acidi prodotti dai microrganismi che risiedono nei biofilms batterici.

Carenze nutrizionali e infiammazioni della bocca

Le carenze nutrizionali hanno un effetto significativo anche sull’integrità e sulla salute delle mucose della bocca. La malnutrizione può contribuire all’atrofia della mucosa orale e di conseguenza portare all’insorgenza di stati infiammatori caratterizzati dalla presenza di erosioni, ulcerazioni, scompaginamento della fisiologica struttura del dorso linguale con perdita delle papille filiformi. Le carenze nutrizionali si evidenziano inoltre frequentemente sulle labbra, negli angoli della bocca e attorno ad essa con diversi gradi di stati infiammatori, fissurazioni coinvolgenti la semimucosa labiale e la cute periorale, quadri clinici inquadrati generalmente con il termine di “Cheilite angolare”. Uno stato nutrizionale non ottimale favorirà inoltre la predisposizione a infezioni micotiche e batteriche, come la Candidosi e le Infezioni da Stafilococco.

Cron Job Starts